Catechismo della Chiesa Cattolica

Indice

VII. Gli atti del penitente

1455 La confessione dei peccati

La confessione dei peccati ( l'accusa ), anche da un punto di vista semplicemente umano, ci libera e facilita la nostra riconciliazione con gli altri.

1424
1734

Con l'accusa, l'uomo guarda in faccia i peccati di cui si è reso colpevole; se ne assume la responsabilità e, in tal modo, si apre nuovamente a Dio e alla comunione della Chiesa al fine di rendere possibile un nuovo avvenire.

1456 La confessione al sacerdote costituisce una parte essenziale del sacramento della Penitenza: « È necessario che i penitenti enumerino nella confessione tutti i peccati mortali,

1855
1505

di cui hanno consapevolezza dopo un diligente esame di coscienza, anche se si tratta dei peccati più nascosti e commessi soltanto contro i due ultimi comandamenti del Decalogo, ( Es 20,17; Mt 5,28 ) perché spesso feriscono più gravemente l'anima e si rivelano più pericolosi di quelli chiaramente commessi »:41

I cristiani [ che ] si sforzano di confessare tutti i peccati che vengono loro in mente, senza dubbio li mettono tutti davanti alla divina misericordia perché li perdoni.

Quelli, invece, che fanno diversamente e tacciono consapevolmente qualche peccato, è come se non sottoponessero nulla alla divina bontà perché sia perdonato per mezzo del sacerdote.

« Se infatti l'ammalato si vergognasse di mostrare al medico la ferita, il medico non può curare quello che non conosce ».42

1457 Secondo il precetto della Chiesa, « ogni fedele, raggiunta l'età della discrezione, è tenuto all'obbligo di confessare fedelmente i propri peccati gravi, almeno una volta nell'anno ».43

2042
1385

Colui che è consapevole di aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la santa Comunione, anche se prova una grande contrizione, senza aver prima ricevuto l'assoluzione sacramentale,44 a meno che non abbia un motivo grave per comunicarsi e non gli sia possibile accedere a un confessore.45

I fanciulli devono accostarsi al sacramento della Penitenza prima di ricevere per la prima volta la Santa Comunione.46

1458 Sebbene non sia strettamente necessaria, la confessione delle colpe quotidiane (peccati veniali) è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa.47

1783
2468

In effetti, la confessione regolare dei peccati veniali ci aiuta a formare la nostra coscienza, a lottare contro le cattive inclinazioni, a lasciarci guarire da Cristo, a progredire nella vita dello Spirito.

Ricevendo più frequentemente, attraverso questo sacramento, il dono della misericordia del Padre, siamo spinti ad essere misericordiosi come lui: ( Lc 6,36 )

Chi riconosce i propri peccati e li condanna, è già d'accordo con Dio.

Dio condanna i tuoi peccati; e se anche tu li condanni, ti unisci a Dio.

L'uomo e il peccatore sono due cose distinte: l'uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua, o uomo.

Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che egli ha fatto.

Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive.

Le opere buone cominciano col riconoscimento delle opere cattive.

Operi la verità, e così vieni alla Luce.49

Indice

41 Concilio di Trento
42 Concilio di Trento;
San Girolamo, Commentarii in Ecclesiasten, 10, 11: PL 23, 1096
43 Cod. Diritto Can. 989;
Concilio di Trento
44 Concilio di Trento
45 Cod. Diritto Can. 916;
Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 711
46 Cod. Diritto Can. 914
47 Concilio di Trento;
Cod. Diritto Can. 988,2
49 Sant'Agostino, In Evangelium Johannis tractatus, 12, 13