Catechismo della Chiesa Cattolica |
Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria, e il loro trionfo celebra i doni della tua misericordia.61 |
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Il termine « merito » indica, in generale, la retribuzione dovuta da una comunità o da una società per l'azione di uno dei suoi membri riconosciuta come buona o cattiva, meritevole di ricompensa o di punizione. Il merito è relativo alla virtù della giustizia in conformità al principio dell'eguaglianza che ne è la norma. |
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2007 Nei confronti di Dio, in senso strettamente giuridico, non c'è merito da parte dell'uomo. |
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Tra lui e noi la disuguaglianza è smisurata, poiché noi abbiamo ricevuto tutto da lui, nostro Creatore. |
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2008 Il merito dell'uomo presso Dio nella vita cristiana deriva dal fatto che Dio ha liberamente disposto di associare l'uomo all'opera della sua grazia. |
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L'azione paterna di Dio precede con la sua ispirazione, mentre il libero agire dell'uomo viene dopo nella sua collaborazione, così che i meriti delle opere buone devono essere attribuiti innanzitutto alla grazia di Dio, poi al fedele. Il merito dell'uomo torna, peraltro, anch'esso a Dio, dal momento che le sue buone azioni hanno la loro origine, in Cristo, dalle ispirazioni e dagli aiuti dello Spirito Santo. |
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2009 L'adozione filiale, rendendoci partecipi per grazia della natura divina, può conferirci, in conseguenza della giustizia gratuita di Dio, un vero merito. |
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È questo un diritto derivante dalla grazia, il pieno diritto dell'amore, che ci fa « coeredi » di Cristo e degni di conseguire l'« eredità promessa della vita eterna ».62 I meriti delle nostre opere buone sono doni della bontà divina.63 « Prima veniva elargita la grazia, ora viene reso il dovuto. . . sono proprio doni suoi i tuoi meriti ».64 |
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2010 Poiché nell'ordine della grazia l'iniziativa appartiene a Dio, nessuno può meritare la grazia prima, quella che sta all'origine della conversione, del perdono e della giustificazione. |
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Sotto la mozione dello Spirito Santo e della carità, possiamo in seguito meritare per noi stessi e per gli altri le grazie utili per la nostra santificazione, per l'aumento della grazia e della carità, come pure per il conseguimento della vita eterna. Gli stessi beni temporali, quali la salute e l'amicizia, possono essere meritati seguendo la sapienza di Dio. Tutte queste grazie e questi beni sono oggetto della preghiera cristiana. Essa provvede al nostro bisogno della grazia per le azioni meritorie. |
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2011 La carità di Cristo è in noi la sorgente di tutti i nostri meriti davanti a Dio. La grazia, unendoci a Cristo con un amore attivo, assicura il carattere soprannaturale dei nostri atti e, di conseguenza, il loro merito davanti a Dio e davanti agli uomini. |
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I santi hanno sempre avuto una viva consapevolezza che i loro meriti erano pura grazia.
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Indice |
61 | Messale Romano, Prefazio dei santi I, che cita Sant'Agostino il « dottore della grazia », cf Enarratio in Psalmos, 103,7 |
62 | Concilio di Trento |
63 | Concilio di Trento |
64 | Sant'Agostino, Sermones, 298,4-5 |
65 | Santa Teresa di Gesù Bambino, Atto di offerta all'Amore misericordioso |