Ecclesia in Europa |
90 La Chiesa in Europa, in ogni sua articolazione, deve riproporre con fedeltà la verità del matrimonio e della famiglia.147
È una necessità che essa sente ardere dentro di sé perché sa che tale compito la qualifica in forza della missione evangelizzatrice affidatale dal suo Sposo e Signore, e si ripropone oggi con inusitata impellenza.
Non pochi fattori culturali, sociali e politici concorrono, infatti, a provocare una crisi sempre più evidente della famiglia.
Essi compromettono in diversa misura la verità e la dignità della persona umana e mettono in discussione, svisandola, l'idea stessa di famiglia.
Il valore dell'indissolubilità matrimoniale viene sempre più misconosciuto; si chiedono forme di riconoscimento legale delle convivenze di fatto, equiparandole ai matrimoni legittimi; non mancano tentativi di accettare modelli di coppia dove la differenza sessuale non risulta essenziale.
In questo contesto, alla Chiesa è chiesto di annunciare con rinnovato vigore ciò che il Vangelo dice sul matrimonio e sulla famiglia, per coglierne il significato e il valore nel disegno salvifico di Dio.
In particolare, è necessario riaffermare tali istituzioni come realtà che derivano dalla volontà di Dio.
Occorre riscoprire la verità della famiglia, quale intima comunione di vita e di amore,148 aperta alla generazione di nuove persone; come anche la sua dignità di "chiesa domestica" e la sua partecipazione alla missione della Chiesa e alla vita della società.
91 Secondo i Padri sinodali, bisogna riconoscere che tante famiglie, nella quotidianità dell'esistenza vissuta nell'amore, sono testimoni visibili della presenza di Gesù che le accompagna e sostiene con il dono del suo Spirito.
Per sostenerne il cammino, si dovrà approfondire la teologia e la spiritualità del matrimonio e della famiglia;
proclamare con fermezza e integrità e mostrare mediante esempi efficaci la verità e la bellezza della famiglia fondata sul matrimonio inteso come unione stabile e aperta alla vita di un uomo e di una donna;
promuovere in ogni comunità ecclesiale un'adeguata e organica pastorale familiare.
Al tempo stesso sarà necessario offrire con materna sollecitudine da parte della Chiesa un aiuto a coloro che si trovano in situazioni difficili, come ad esempio ragazze madri, persone separate, divorziate, figli abbandonati.
In ogni caso occorrerà sollecitare, accompagnare e sostenere il giusto protagonismo delle famiglie, singole o associate, nella Chiesa e nella società e adoperarsi perché da parte dei singoli Stati e della stessa Unione Europea siano promosse autentiche e adeguate politiche familiari.149
92 Un'attenzione particolare deve essere riservata all'educazione all'amore nei confronti dei giovani e dei fidanzati, mediante appositi itinerari di preparazione alla celebrazione del sacramento del Matrimonio, che li aiutino ad arrivare a questo momento vivendo nella castità.
Nella sua opera educativa, la Chiesa si mostrerà premurosa, accompagnando i novelli sposi anche dopo la celebrazione delle nozze.
93 La Chiesa, infine, è chiamata a venire incontro, con bontà materna, anche a quelle situazioni matrimoniali nelle quali è facile venga meno la speranza.
In particolare, « di fronte a tante famiglie disfatte, la Chiesa si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato, ma piuttosto ad immettere nelle pieghe di tanti drammi umani la luce della parola di Dio, accompagnata dalla testimonianza della sua misericordia.
È questo lo spirito con cui la pastorale familiare cerca di farsi carico anche delle situazioni dei credenti che hanno divorziato e si sono risposati civilmente.
Essi non sono esclusi dalla comunità; sono anzi invitati a partecipare alla sua vita, facendo un cammino di crescita nello spirito delle esigenze evangeliche.
La Chiesa, senza tacere loro la verità del disordine morale oggettivo in cui si trovano e delle conseguenze che ne derivano per la pratica sacramentale, intende mostrare loro tutta la sua materna vicinanza ».150
94 Se per servire il Vangelo della speranza è necessario riservare una adeguata e prioritaria attenzione alla famiglia, è altrettanto indubitabile che le famiglie stesse hanno un compito insostituibile da svolgere in ordine al medesimo Vangelo della speranza.
Perciò, con fiducia e con affetto, a tutte le famiglie cristiane che vivono in questa Europa rinnovo l'invito: « Famiglie, diventate ciò che siete! ».
Voi siete ripresentazione vivente della carità di Dio: avete infatti la « missione di custodire, rivelare e comunicare l'amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell'amore di Dio per l'umanità e dell'amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa ».151
Voi siete il « santuario della vita […]: il luogo in cui la vita, dono di Dio, può essere adeguatamente accolta e protetta contro i molteplici attacchi a cui è esposta, e può svilupparsi secondo le esigenze di un'autentica crescita umana ».152
Voi siete il fondamento della società, in quanto luogo primario dell'« umanizzazione » della persona e del vivere civile,153 modello per l'instaurazione di rapporti sociali vissuti nell'amore e nella solidarietà.
Siate voi stesse testimoni credibili del Vangelo della speranza! Perché voi siete « gaudium et spes ».154
Indice |
147 | Propositio 31 |
148 | Gaudium et spes 48 |
149 | Propositio 31 |
150 | Giovanni Paolo II, Discorso per il Terzo Incontro Mondiale delle Famiglie in occasione del loro Giubileo ( 14 ottobre 2000 ), 6: Insegnamenti XXIII/2 ( 2000 ), 603 |
151 | Giovanni Paolo II, Familiaris consortio 17 |
152 | Giovanni Paolo II, Centesimus annus 39 |
153 | Giovanni Paolo II, Christifideles laici 40 |
154 | Giovanni Paolo II, Discorso al Primo Incontro Mondiale con le Famiglie ( 8 ottobre 1994 ), 7: AAS 87 ( 1995 ), 587 |