Malato/i
Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari.
Ogni cittadino ha diritto a ricevere tutte le informazioni e la documentazione sanitaria di cui necessita nonché ad entrare in possesso degli atti necessari a certificare in modo completo la sua condizione di salute.
Chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.
Il servizio sanitario ha il dovere di proteggere in maniera particolare ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione momentanea o permanente di debolezza, non facendogli mancare per nessun motivo e in alcun momento l'assistenza di cui ha bisogno.
Ogni cittadino ha diritto ad avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio, a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti repentini delle norme, della discrezionalità nella interpretazione delle leggi e delle circolari, di differenze di trattamento a seconda della collocazione geografica.
Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore o un presunto bugiardo.
Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute.
Ogni cittadino ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall'età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere di conseguenza trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze.
Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza alterare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita.
Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario.
Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita.
Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici che da soggetti privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività non profit e sia garantita la partecipazione degli utenti.
Ogni cittadino, anche se condannato dalla sua malattia, ha diritto a trascorrere l'ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza.
Ogni cittadino ha diritto, di fronte ad una violazione subita, alla riparazione del torto subito in tempi brevi e in misura congrua.
Magistero |
|
Giornate mondiali del Malato |
|
Per chi crede in Cristo, le pene e i dolori della vita presente sono segni di grazia, e non di disgrazia, sono prove dell'infinita benevolenza di Dio che sviluppa quel disegno d'amore, secondo il quale, come dice Gesù, il tralcio che porta frutto, il Padre lo pota affinché frutti di più ( Gv 15,2 ). |
Omelia Paolo VI 5-10-1975 |
La celebrazione annuale della « Giornata Mondiale del Malato » ha quindi lo scopo manifesto di sensibilizzare il Popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi |
Lettera Giovanni Paolo II 13-5-1992 |
Cristo è il vero "medico" dell'umanità, che il Padre celeste ha mandato nel mondo per guarire l'uomo, segnato nel corpo e nello spirito dal peccato e dalle sue conseguenze. |
Angelus Benedetto XVI 12-2-2006 |
È necessario sostenere lo sviluppo di cure palliative che offrano un'assistenza integrale e forniscano ai malati inguaribili quel sostegno umano e quell'accompagnamento spirituale di cui hanno fortemente bisogno. |
Angelus Benedetto XVI 11-2-2007 |
Certamente con le cure appropriate - la medicina in questi decenni ha fatto passi da gigante, e ne siamo grati - ma la Parola di Dio ci insegna che c'è un atteggiamento decisivo e di fondo con cui affrontare la malattia ed è quello della fede in Dio, nella sua bontà. |
Angelus Benedetto XVI 5-2-2012 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
|
Perché il verbo si è fatto carne | 457 |
La confessione dei peccati | 1456 |
Il malato di fronte a Dio | 1502ss |
Libertà e responsabilità | 1737 |
L'eutanasia | 2279 |
La destinazione universale e la proprietà privata dei beni | 2405 |
Comp. 314; 315; 471 | |
v. Unzione degli infermi |