Meditazioni per le principali feste dell'anno |
1 È Dio
stesso che ci invita a praticare questa devozione attraverso un'infinità di
miracoli che ha compiuto per mezzo delle reliquie dei suoi servi.
Lo possiamo constatare presso le tombe dei Martiri e dei santi Confessori che sono, come dichiarano i Concili, fonti salutari che Gesù ci ha lasciato, da cui fluisce ogni sollievo per gli infermi e ove possiamo trovare una sorgente di dolcezza che guarisce le malattie, dissipa ogni maligna tristezza e tutte le tentazioni con il potere di Cristo Gesù che risiede in esse. Così avvenne nella traslazione delle reliquie di santo Stefano protomartire e di quelle di molti altri Santi. Non possiamo mettere in dubbio che Dio, secondo quanto afferma egli stesso, non onori le ceneri e le ossa dei suoi servi ( Sal 34,21 ) che sono state le vive membra ( 1 Cor 6,15 ) e i templi animati del suo Santo Spirito ( 1 Cor 6,18 ). È sempre per questo motivo che Dio affida agli angeli la sepoltura di santa Caterina di Alessandria e che rivela l'esistenza di queste sante reliquie con luci miracolose, perché non restino per sempre nell'oscurità di un sepolcro comune o addirittura indegno. È sempre lui che ci ispira di venerale per il bene dei nostri corpi e delle nostre anime. Se la bontà di Dio ricambia con tanta abbondanza di doni i piccoli servizi che rendiamo a queste Reliquie inanimate, quanto più ricolmerà delle sue grazie chi si sforza di imitare queste Sante anime. |
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2 Il culto
delle Reliquie si praticava già nell'antichità: lo confermano le decisioni
dei Concili e la pratica dei più santi personaggi degli ultimi secoli.
L'esempio del grande Carlo Borromeo su questo argomento è degno di nota e tutti possono leggerlo nelle sue biografie. I Santi che sono già nella gloria desiderano giustamente questo onore perché proteggono dal cielo chi vive ancora sulla terra: lo vediamo nell'esempio che ci dà san Dionigi, apostolo della nostra Francia, di san Sebastiano, di san Maurizio e di altri che chiedevano un sepolcro autorevole. Questo culto è, infine, un mezzo eccellente per essere soccorsi dalla loro intercessione; essi, che hanno praticato la carità in tutte le sue sfumature, sanno ricompensare magnificamente i servizi che rendiamo loro. Onorando le loro Reliquie, essi accrescono con le loro preghiere la nostra devozione: presentano le nostre preghiere a Dio ( Eb 12,12 ) e ci convincono a essere, come loro, olocausti viventi al cospetto del Signore. Adorate Dio che è ammirabile nei suoi Santi; confondetevi ai piedi della sua divina Maestà e imparate a santificarvi. Infelice chi, dopo aver meditato su tanti esempi di pietà, continua a nutrire attrattive per una vita tanto vana! |
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3 I frutti
che dobbiamo ricavare dalla venerazione delle sacre Reliquie sono: nutrire
una profonda stima e uno speciale sentimento di pietà e di rispetto per
tutte le sacre Reliquie, soprattutto per quelle di cui celebriamo oggi la
traslazione, in modo che questa devozione ci ispiri una grande fiducia
nell'intercessione dei Santi di cui abbiamo la fortuna di avere le reliquie
vicino a noi.
E, inoltre, di essere santamente ambiziosi, di considerazione del grande onore che Dio concede ai suoi Santi. Siamo comunque certi che chi non si sforza di essere grande amico di Dio, con la fedeltà alle sue grazie e con la perseveranza di cercare unicamente la sua gloria e la salvezza della propria anima, non merita affatto di portare il nome di cristiano e tanto meno quello di religioso e di persona consacrata a Dio. Siamo davvero ciechi se pretendiamo di essere onorati assieme ai Santi nell'altra vita e non vogliamo vivere, in questa, come facevano essi; di avere solo pensieri terreni e di non essere capaci di discernere il prezioso dal vile e di cercare, infine, solo il piacere e gli onori del mondo! È un fatto davvero degno di meraviglia e, al tempo stesso, di compassione, se intendiamo condividere la gloria dei santi ( Sap 5,5 ). Non comportiamoci così! eleviamo i nostri pensieri al Cielo, sperando che la vista delle sante Reliquie accresca e accenda in noi lo spirito del martirio, il disprezzo del mondo e un ardente amore per Nostro Signore Gesù Cristo. |
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