Sapienza |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a quanti lo hanno oppresso e a quanti han disprezzato le sue sofferenze. |
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2 Costoro vedendolo saranno presi da terribile spavento, saranno presi da stupore per la sua salvezza inattesa. | |||||||
3 Pentiti, diranno fra di loro, gemendo nello spirito tormentato: | |||||||
4 « Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso e che stolti abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; giudicammo la sua vita una pazzia e la sua morte disonorevole. |
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5 Perché ora è considerato tra i figli di Dio e condivide la sorte dei santi? |
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6 Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; la luce della giustizia non è brillata per noi, né mai per noi si è alzato il sole. |
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7 Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione; abbiamo percorso deserti impraticabili, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore. | |||||||
8 Che cosa ci ha giovato la nostra superbia? Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? | |||||||
9 Tutto questo è passato come ombra e come notizia fugace, |
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10 come una nave che solca l'onda agitata, del cui passaggio non si può trovare traccia, né scia della sua carena sui flutti; |
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11 oppure come un uccello che vola per l'aria e non si trova alcun segno della sua corsa, poiché l'aria leggera, percossa dal tocco delle penne e divisa dall'impeto vigoroso, è attraversata dalle ali in movimento, ma dopo non si trova segno del suo passaggio; | |||||||
12 o come quando, scoccata una freccia al bersaglio, l'aria si divide e ritorna subito su se stessa e così non si può distinguere il suo tragitto: | |||||||
13 così anche noi, appena nati, siamo già scomparsi, non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare; siamo stati consumati nella nostra malvagità ». | |||||||
14 La speranza dell'empio è come pula portata dal vento, come schiuma leggera sospinta dalla tempesta, come fumo dal vento è dispersa, si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno. |
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Destino glorioso dei giusti e punizione degli empi |
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15 I giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore e l'Altissimo ha cura di loro. |
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16 Per questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalla mano del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo. |
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17 Egli prenderà per armatura il suo zelo e armerà il creato per castigare i nemici; |
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18 indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile; | |||||||
19 prenderà come scudo una santità inespugnabile; |
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20 affilerà la sua collera inesorabile come spada e il mondo combatterà con lui contro gli insensati. |
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21 Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi, colpiranno il bersaglio; |
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22 dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine colmi di sdegno. Infurierà contro di loro l'acqua del mare e i fiumi li sommergeranno senza pietà. |
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23 Si scatenerà contro di loro un vento impetuoso, li disperderà come un uragano. L'iniquità renderà deserta tutta la terra e la malvagità rovescerà i troni dei potenti. |
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Indice |
5,1-14 | I giusti e gli empi di fronte al giudizio finale 5,1 Il termine giusto ha la stessa portata che in Sap 2,12s ( cf. Sap 2,20+ ). Sembra perfino che generalizzi di più. Tuttavia alcuni critici rilevano l'esistenza di corrispondenze con il servo ( Is 53 ), se non addirittura con il « maestro di giustizia » dei testi di Qumran. Lo sviluppo fa pensare a una figura tipica, che rappresenta quanti subiscono prove simili e sperimenteranno lo stesso successo nell'aldilà. |
5,3 | gemendo: con lat. e copto; il greco legge: « gemeranno ». |
5,5 | Figli di Dio e santi possono indicare gli angeli ( cf. da una parte Gb 1,6; Sal 29,1; Sal 82,1; Sal 89,7; e dall'altra Gb 5,1; Gb 15,15; Sal 89,6.8; Sir 42,17; Dn 4,14; Zc 14,5 ). A motivo, però, di Sap 2,18 è preferibile identificare i « figli di Dio » con gli eletti che condividono nel cielo l'intimità di Dio e che sono anche suscettibili di essere chiamati « santi » ( cf. Sal 16,3; Sal 34,10; Is 4,3; Dn 7,18.21.22; Dn 8,24 ). |
5,13 | appena nati … già scomparsi: tra questi due estremi, nessun valore duraturo ha riempito la loro esistenza. - nella nostra malvagità: la maggior parte dei manoscritti latini aggiunge: « Ecco ciò che dicono nell'inferno coloro che hanno peccato ». Questa antica glossa, introdotta nel testo, nella volgata è numerata come v 14. |
5,14 | L'autore conclude la confessione dei dannati con altre immagini: l'empio vede la sua speranza di felicità ( cf.
Sap 3,11.18 ) frustrata per sempre, poiché si è poggiato su beni inconsistenti. - schiuma: con lat. e sir.; il greco legge: « brina » ( eccetto alcuni mss che leggono « ragnatela » ). |
5,15-23 | Felicità e ricompensa dei giusti Le immagini racchiuse nei vv. 17-23 si ispirano, da una parte, agli eventi descritti nel libro dell'Esodo, quando Dio offrì la liberazione al suo popolo, collocandosi al suo fianco; dall'altra si ispirano al linguaggio dell'apocalittica, un genere letterario assai diffuso allora per descrivere la fine del tempo e del mondo e, in definitiva, il trionfo di Dio. Ora l'autore descrive, per contrasto, la vita dei giusti, sicuri d'una ricompensa eterna ( vv 15-16a-b ), protetti da Dio ( vv 16c-d ) contro i flagelli scatenati per il definitivo castigo degli empi ( vv 17-23 ). Questo castigo è descritto in termini apocalittici, ricorrendo alle immagini di un grande combattimento ( Ez 38-39; Is 24-26 ) e di sconvolgimenti cosmici ( Am 8,8-9+ ). Questa sezione forse allude a un avvenimento escatologico distinto. 5,15 vivono per sempre: della vera vita nell'intimità con Dio; iniziata sulla terra, essa non finisce più. - è presso il Signore: oppure: « è nel Signore », che è la loro « eredità » ( Sal 16,5-6; Sal 73,26 ). |
5,17-20 | arma, corazza, elmo, scudo, spada: nelle lettere di Paolo, questa diverrà l'armatura del cristiano, equipaggiato nella lotta contro il peccato ( ad es., Ef 6,11-17). 5,17 Questa armatura, che si ispira a Is 59,16-17, simbolizza gli attributi del Dio giudice che conferma la sua volontà di castigare e la mette in opera scatenando gli elementi. |
5,20 | Su questa spada divina cf.
Dt 32,41;
Is 66,16;
Ez 21. - il mondo combatterà con lui: nella bibbia, Dio ricorre spesso alla natura per attuare i suoi giudizi. Qui l'autore sottolinea questa idea e lo farà ancor di più ritornando sugli avvenimenti dell'esodo ( cf. in particolare c 16; c 19 ). La descrizione seguente riprende diversi motivi antichi, già trasposti in un contesto escatologico. |
5,21 | La bufera è la tradizionale rappresentazione dell'intervento divino ( cf.
Es 19,16+ ). Sui « dardi » cf. Sal 18,15; Ab 3,11; Zc 9,14. |
5,22 | chicchi di grandine: come ai tempi dell'esodo (
Es 9,23-25 ) e di Giosuè ( Gs 10,11 ) e come nei giudizi di Dio annunziati dai profeti ( Is 28,17; Ez 13,13; Ez 38,22; cf. Ap 8,7; Ap 11,19; Ap 16,21 ). - l'acqua del mare: come il mare dei Giunchi inghiottì gli egiziani ( Es 14,26s ) e come il torrente Kison fece rotolare i cadaveri dei soldati di Sisara ( Gdc 5,21 ). Lo scatenamento delle acque è il simbolo delle grandi calamità ( Sal 18,5+ ). |