Sul battesimo contro i Donatisti

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Libro VII

14.26 - Non vi sono due battesimi

Aymmo da Ausuagiga disse: Noi abbiamo ricevuto un solo battesimo e questo amministriamo.

Ora, chi dice che anche agli eretici è permesso battezzare, di battesimi ne ammette due.250

14.27 - Gli si risponde: Perché non ammette due battesimi anche chi dice che possono battezzare anche gli ingiusti?

Se infatti è vero che giusti e ingiusti sono tra loro opposti, il battesimo dato dai giusti, come Paolo e come Cipriano, non è però opposto al battesimo che davano quegli ingiusti che odiavano Paolo ( Fil 1,15 ) e che Cipriano non ha considerati eretici, ma cattivi cattolici.251

E pur essendo opposte tra di loro la continenza di Cipriano, e l'avarizia dei colleghi di Cipriano, il battesimo che dava Cipriano non era opposto a quello che davano i colleghi, ma era l'unico e il medesimo.

Chi battezza, infatti, è quegli di cui è stato detto: Egli è colui che battezza. ( Gv 1,33 )

15.28 - Se gli eretici battezzano sono scusati dalla colpa

Saturnino da Vittoriana252 disse: Se agli eretici è permesso battezzare, essi sono scusati e protetti nel male che fanno, e non vedo perché Cristo li chiami suoi nemici e l'Apostolo anticristi. ( 1 Gv 2,22 )

15.29 - Gli si risponde: Noi diciamo che agli eretici non è permesso battezzare, così come diciamo che non è permesso battezzare agli ingannatori.

Non solo all'eretico, ma anche al peccatore il Signore dice: Perché vai parlando dei miei precetti e hai sulla tua bocca la mia alleanza? ( Sal 50,16 )

È certo a questi che Dio ha detto: Se vedevi un ladro, correvi con lui. ( Sal 50,18 )

Quanto erano peggiori dunque quelli che non correvano con i ladri, ma rapivano i terreni con frodi e raggiri?253

Cipriano però non correva con loro, anche se li tollerava nella messe cattolica, per non sradicare insieme anche il grano.

Ciononostante anche ciò che essi davano, era l'unico e medesimo battesimo, perché non era loro, ma di Cristo.

Quindi, come costoro, quantunque si riconosca in essi il battesimo di Cristo, non sono scusati e protetti nel compiere azioni cattive, e giustamente Cristo li chiama suoi nemici, perché, se persisteranno in questi crimini, sentiranno dirsi: Allontanatevi da me, operatori di iniquità, ( Mt 7,23 ) e quindi vengono chiamati anticristi, perché sono contrari a Cristo, in quanto vivono contro i suoi precetti, così pure gli eretici.

16.30 - L'esempio di Marcione

Un altro Saturnino, da Tucca, disse:254 I Gentili, pur adorando gli idoli, riconoscono e proclamano un Dio sovrano, Padre e Creatore.

Contro questo Dio Marcione bestemmia; eppure ci sono di quelli che non si vergognano di approvare il battesimo di Marcione.255

Come possono conservare o difendere il sacerdozio di Dio, simili sacerdoti che non battezzano i nemici di Dio e così comunicano con loro?

16.31 - Certamente, quando parlano così, si supera la misura e non si considera che anch'essi comunicavano coi peccatori, non giudicando nessuno e non allontanando dal diritto della comunione chi aveva un'idea diversa.256

Ma nel suo intervento Saturnino ha detto una cosa che avrebbe potuto ricordargli, se l'avesse avvertita: che in ogni uomo va corretto ciò che è distorto e approvato ciò che è retto, dal momento che egli ha detto: I Gentili, benché adorino gli idoli, riconoscono e proclamano un Dio sovrano, Padre e creatore.

Ebbene, se andasse da lui un tale Gentile, che forse vorrà correggere e cambiare in lui la fede e la conoscenza di Dio Padre e creatore?

No, ma si limiterebbe a correggere in lui l'idolatria, cioè il male che aveva, e gli darebbe i sacramenti cristiani che non aveva; e se riconoscesse in lui una cosa giusta, l'approverebbe; se trovasse una cosa perversa, l'emenderebbe; se gli mancasse qualcosa, gliela darebbe.

Così anche nell'eretico marcionista: egli riconoscerebbe l'integrità del battesimo, correggerebbe la sua perversità, e gli insegnerebbe la verità cattolica.

17.32 - Non battezzare gli eretici è comunicare con i peccatori

Marcello da Zama disse: Visto che i peccati si rimettono solo col battesimo della Chiesa, chi non battezza un eretico è in comunione con un peccatore.257

17.33 - E che? Colui che comunica con chi agisce così, non entra forse in comunione con un peccatore?

Ma che altro facevano tutti quelli che non giudicavano nessuno, né allontanavano dal diritto della comunione chi pensava diversamente?258

Dov'è, dunque, la Chiesa? Oppure a coloro che hanno pazienza e che tollerano la zizzania, per non sradicare il grano, la zizzania non porta danno? ( Mt 13,29 )

E allora imparino i Donatisti che, separandosi senza motivo dal mondo, hanno commesso il sacrilegio dello scisma!

A che serve avere sulla bocca la sentenza di Cipriano, se non hanno in cuore la pazienza di Cipriano?

Quanto a Marcello, gli si risponde con ciò che abbiamo detto in precedenza sul battesimo e sulla remissione dei peccati, quando ci siamo chiesti come può esservi il battesimo in un uomo, anche se in lui non c'è la remissione dei peccati.

18.34 - Non ribattezzare è una eresia maggiore

Ireneo da Ululi disse: Se la Chiesa non battezza un eretico, perché si dice che è già stato battezzato, l'eresia è più grande.259

18.35 - Si risponde: Ugualmente si può dire: Se la Chiesa non battezza un avaro, perché si dice che è già stato battezzato, l'avarizia è più grande.

Ma questo è falso. Quindi anche quello.

19.36 - Chi non ribattezza gli eretici dimostri che nell'eresia c'è la Chiesa

Donato da Cibaliana disse: Io conosco una sola Chiesa e un solo battesimo della Chiesa.

Se qualcuno dice che presso gli eretici c'è la grazia del battesimo, deve prima mostrare e provare che da loro c'è la Chiesa.260

19.37 - Gli si risponde: Se tu chiami grazia del battesimo, il battesimo stesso, esso c'è tra gli eretici; se invece il battesimo è il sacramento della grazia, e la grazia è la cancellazione dei peccati, presso gli eretici non c'è la grazia del battesimo.

Ora, come uno solo è il battesimo e una sola è la Chiesa, così una sola è la speranza. ( Ef 4,4-5 )

Quindi, come i buoni e i cattivi, pur non avendo l'unica speranza, possono avere l'unico battesimo, così quanti non hanno in comune la Chiesa, possono avere in comune il battesimo.

20.38 - Bisogna imitare Pietro

Zosimo da Tarassa261 disse: Manifestatasi la verità, l'errore si arrenda alla verità; anche Pietro, infatti, che prima circoncideva, si arrese a Paolo che predicava la verità. ( Gal 2,11-14.70 )

20.39 - Si risponde: Anche questa opinione potrebbe essere nostra; così è avvenuto nella questione sul battesimo.

In seguito, manifestatasi la verità con più chiarezza, l'errore ha ceduto il posto alla verità quando questa salutarissima consuetudine è stata confermata anche dall'autorità di un concilio plenario.

Bene hanno fatto, comunque, costoro, a ricordare più volte che anche il primo degli Apostoli, Pietro, ha potuto pensare in modo diverso da quanto la verità richiedeva.

E questo è capitato anche a Cipriano: lo crediamo senza offesa tutti noi che amiamo Cipriano, perché non è lecito amarlo con un amore più grande di Pietro.

21.40 - L'eresia non viene dal cielo

Giuliano da Telepte262 disse: Sta scritto: Nessuno può ricevere qualcosa, se non gli è stata data dal cielo. ( Gv 3,27 )

Se l'eresia viene dal cielo, essa può dare il battesimo.

21.41 - Ascolti che dice un altro: Se l'avarizia viene dal cielo, può dare il battesimo.

Eppure, gli avari lo danno; dunque anche gli eretici

22.42 - Non fare dell'eretico un cristiano

Fausto da Timida Regale disse:263 Non si illudano i patrocinatori degli eretici.

Chi, per favorire gli eretici, va contro il battesimo della Chiesa, rende essi cristiani e noi eretici.

22.43 - Gli si risponde: Se si dicesse che uno, all'atto di ricevere il battesimo, non ha ricevuto la remissione dei peccati perché portava in cuore l'odio per i fratelli, e che non va ribattezzato quando depone l'odio dal cuore, ci si oppone forse al battesimo della Chiesa per favorire gli omicidi?

O si rendono essi giusti e noi omicidi? Lo si applichi, quindi, anche agli eretici.

23.44 - Alcuni preferiscono gli eretici ai vescovi

Geminio da Furni disse:264 Alcuni colleghi possono anteporre gli eretici a se stessi, non a noi.

E quindi, la decisione presa una volta, la manteniamo: dobbiamo battezzare quanti vengono dagli eretici.

23.45 - Anche questi ammette molto apertamente che alcuni suoi colleghi pensavano diversamente.

Quindi, una volta di più si conferma l'amore per l'unità, poiché non si sono separati tra di loro con lo scisma, finché Dio non rivelasse, ( Fil 3,15 ) ad una delle due parti, ciò che pensavano diversamente.

A Geminio, comunque, rispondo che i suoi colleghi non anteponevano gli eretici a se stessi, ma che riconoscevano anche negli eretici il battesimo di Cristo, come lo si riconosce negli avari, nei truffatori, nei ladroni, negli omicidi.

24.46 - L'assemblea di Satana non ha il battesimo

Rogaziano da Nova disse:265 La Chiesa l'ha fondata Cristo, l'eresia il diavolo.

Come può avere il battesimo di Cristo la sinagoga di satana?

24.47 - Risposta: E che? Se Cristo ha formato gli uomini pii, e il diavolo quelli invidiosi, per questo il partito del diavolo, che consiste, come è dimostrato, negli invidiosi, non può avere il battesimo di Cristo?

25.48 - Confronto con Giuda

Terapio da Bolla disse:266 Chi concede e consegna agli eretici il battesimo della Chiesa, che altro è, per la Sposa di Cristo, se non un Giuda?

25.49 - Che forte confutazione degli scismatici, che si sono separati con un orrendo sacrilegio dall'eredità di Cristo diffusa nel mondo, sarebbe, se veramente Cipriano era in comunione con gente come Giuda, il traditore, ma non si contaminava!

Se però si contaminava, diventarono, allora, tutti dei Giuda; dunque, anche ora sono tutti Giuda: ma se non lo sono, significa che i crimini degli antenati non toccano i posteri, anche se sono sorti dalla stessa comunione.

Perché allora i Donatisti ci rinfacciano questi traditori, di cui non hanno provato la colpevolezza, e non rinfacciano a se stessi il nome di Giuda, con cui furono in comunione Cipriano e i suoi colleghi?

Ecco il concilio di cui essi sono soliti vantarsi!

In realtà, noi diciamo che non consegna agli eretici il battesimo della Chiesa, chi approva il battesimo di Cristo anche negli eretici, come non consegna agli omicidi il battesimo della Chiesa, chi approva il battesimo di Cristo anche negli omicidi.

Ma poiché i Donatisti cercano di dettarci, traendole da questo concilio, le idee che dobbiamo avere, siano i primi essi a condividerle.

Ecco, sono stati paragonati a Giuda, il traditore, quanti dicevano che gli eretici, anche se battezzati nell'eresia, non debbono essere ribattezzati!

Ma è con dei Giuda che comunicava Cipriano, che disse: Non giudicare nessuno, né allontanare dal diritto della comunione nessuno, se ha una opinione diversa.267

E questi Giuda c'erano anche prima nella Chiesa, come manifesta questa sua frase: Ma si dirà: che ne sarà di coloro che in passato sono stati accolti nella Chiesa senza battesimo?268

Che poi fosse questa la consuetudine della Chiesa, lo ricordano gli stessi membri del concilio.

Ora, se chi non ribattezza non è che un Giuda per la Sposa di Cristo, come ha detto Terapio, ma Giuda, come insegna il Vangelo, fu un traditore: dunque hanno comunicato con dei traditori, tutti quelli che lo dicevano anche allora e, prima che lo dicessero, erano tutti diventati dei traditori per via della consuetudine, che allora la Chiesa seguiva.

Tutti dunque, noi e loro, in quanto derivati da quella unità, siamo traditori.

Ma noi ci difendiamo in due modi: primo, perché non siamo d'accordo con il concilio, in cui è stato espresso questo parere, salvo il diritto dell'unità, come Cipriano stesso ha premesso; e poi perché riteniamo che nell'unità cattolica, in attesa che alla fine la paglia venga separata dal grano, i cattivi non fanno nessun danno ai buoni.

Quanto ai Donatisti, visto che citano il concilio quasi a favore loro, e sostengono che, per la comunione con i cattivi, quasi per un contagio, i buoni periscono, non trovano come dire: o che i primi cristiani, da cui essi sono derivati, non furono traditori, perché sono convinti da questo concilio, o che i crimini degli antichi non riguardano loro, visto che ci obiettano i nostri antenati.

26.50 - Dio non ascolta il peccatore

Un altro Lucio, da Membressa, disse:269 Sta scritto: " Dio non ascolta il peccatore ". ( Gv 9,31 )

Chi è peccatore, come può essere ascoltato nel battesimo?

26.51 - Rispondiamo: E perché viene ascoltato un avaro, un ladrone, un usuraio e un omicida?

O questi non sono peccatori? Eppure Cipriano li rimprovera270 e li tollera nella Cattolica.

Indice

250 Cypr., Sentent. episc. 50
251 Cypr., De lapsis 6
252 Cypr., Sentent. episc. 51
253 Cypr., De lapsis 6
254 Cypr., Sentent. episc. 52
255 Cypr., Ep. 74, 7
256 Cypr., Sentent. episc., praef.
257 Cypr., Sentent. episc. 53
258 Cypr., Sentent. episc., praef.
259 Cypr., Sentent. episc. 54
260 Cypr., Sentent. episc. 55
261 Cypr., Sentent. episc. 56
262 Cypr., Sentent. episc. 57
263 Cypr., Sentent. episc. 58
264 Cypr., Sentent. episc. 59
265 Cypr., Sentent. episc. 60
266 Cypr., Sentent. episc. 61
267 Cypr., Sentent. episc. praef.
268 Cypr., Ep. 73, 23, 1
269 Cypr., Sentent. episc. 62
270 Cypr., De lapsis 6