Discorsi sul Vecchio Testamento

Indice

Trattato di S. Agostino su Elia e la pazienza di Giobbe

1 - È questo il tempo di fare il bene
2 - Dio manifesta la sua volontà in svariati modi
3 - Dio sarà l'eterna ricompensa del nostro ben operare

1 - È questo il tempo di fare il bene

Il Signore nostro Dio, non volendo che alcuno di noi perisca, ( 2 Pt 3,9 ) coltiva la sua Chiesa come il proprio campo, ( Mt 13,37-38 ) cerca il frutto dai suoi alberi prima che arrivi il tempo della scure, ( Lc 13,6-7 ) essendo per lui necessario tagliare gli alberi infruttuosi; ( Mt 3,10 ) per questo non cessa di ammonirci perché, essendo questo il tempo e potendole compiere con l'aiuto di Dio, compiamo le opere buone.

Quando sarà passato il tempo utile per fare il bene, non rimarrà che il tempo per ricevere la ricompensa.

Nessuno ti dirà, dopo la risurrezione dei morti, nel regno di Dio: Spezza il pane all'affamato, ( Is 58,7 ) perché non troverai nessun affamato.

Nessuno ti dirà: "Vesti l'ignudo", ( Is 58,7 ) dove tutti avranno la tunica dell'immortalità.

Nessuno ti dirà: "Accogli il pellegrino", ( Is 58,7 ) dove tutti si troveranno nella propria patria, mentre adesso siamo pellegrini colà diretti.

Nessuno ti dirà: "Visita l'ammalato" ( Sir 7,35 ) dove è sanità eterna.

Nessuno ti dirà: "Seppellisci il morto" ( Tb 12,12 ) dove la morte è morta.

Tutti questi doveri di pietà non saranno necessari nella vita eterna, ove saranno soltanto pace e gioia eterna.

Nel tempo presente invece, come sappiamo che Dio raccomanda caldamente le opere di misericordia, così permise che gli stessi suoi santi si trovassero nella necessità affinché, come qui si fanno degli amici con il denaro d'iniquità, così un giorno questi accolgano i loro amici nelle dimore eterne. ( Lc 16,9 )

Ossia, affinché, mentre i devoti servi di Dio, dedicandosi continuamente a Dio, qualche volta si trovano nelle necessità, coloro che posseggono le ricchezze del mondo possano fare l'elemosina.

Come li fanno partecipi nei beni terreni, così meriteranno di avere parte con essi alla vita eterna.

2 - Dio manifesta la sua volontà in svariati modi

Ho detto questo in riferimento alla lettura del libro dei Re, che per prima abbiamo ascoltato. ( 1 Re 17,8-16 )

Forse Dio aveva smesso di nutrire il suo servo Elia?

Non lo servivano, in mancanza degli uomini, i volatili?

Non gli portava un corvo pane al mattino e carne alla sera? ( 1 Re 17,4-6 )

Da qui Dio fa capire che può nutrire i suoi servi donde vuole e come vuole.

E tuttavia, perché quella pia vedova potesse nutrirlo, lo fece diventare bisognoso.

L'indigenza di un'anima santa si cambiò in abbondanza per l'anima pia.

Non poteva Elia con la misericordia di Dio dare a se stesso quanto diede alla piccola brocca?

Da qui vedete, e la cosa è chiara, che alle volte i servi di Dio non posseggono perché siano messi alla prova coloro che posseggono.

Quella vedova però non aveva niente.

Quanto le era rimasto era terminato e lei era in attesa di morire con i suoi figli.

Uscì a raccogliere due legna per farsi una focaccia, e in quel mentre la vide Elia.

L'uomo di Dio la vide proprio mentre lei stava cercando le due legna.

Quella donna era figura della Chiesa.

E poiché due legni formano una croce, colei che stava per morire cercava di che poter vivere per sempre.

Intuito il mistero nascosto, Elia le rivolge la parola udita da Dio.

Ella narra la sua situazione, dice che dovrà morire, dopo che avrà consumato quanto le rimaneva.

Dove è allora la parola detta da Dio ad Elia: Va a Sarepta di Sidone; lì ho incaricato una vedova di nutrirti? ( 1 Re 17,9 )

Osservate come Dio dà le disposizioni: non all'orecchio, ma nel cuore.

Leggiamo forse che un qualche profeta sia stato inviato da quella donna a dirle: "Ecco - dice il Signore - verrà a te un mio servo affamato, nutrilo con quello che hai; non temere la penuria: io rifonderò quanto avrai dato"?

Non leggiamo che le sia stato detto questo.

Né leggiamo che le sia stato inviato in sogno un angelo e le abbia annunciato che stava per arrivare Elia affamato e che qualcuno abbia esortato la donna a nutrirlo.

Dio invia i suoi ordini in modi mirabili, lui che parla con il pensiero.

Diciamo che Dio ha dato i suoi ordini parlando nel cuore, ispirando ciò che bisognava fare, convincendo l'anima razionale, la donna vedova, a fare quanto era opportuno fare.

Così leggiamo anche nel libro dei profeti che Dio comandò ad un verme di rodere la radice di una zucca. ( Gv 4,7 )

Che cosa significa: "Comandò" se non: "Predispose il suo cuore"?

Per ispirazione del Signore dunque quella donna vedova aveva il cuore pronto ad obbedire.

Con l'animo così disposto era venuta, e così parlava con Elia.

Colui che risiedeva in Elia nel fare la richiesta, risiedeva anche nella vedova perché acconsentisse.

Va' - le disse - fammi anzitutto ( 1 Re 1 7,13 ) [ una focaccia ], pur nella tua indigenza; non verranno meno le tue ricchezze.

Tutto il patrimonio della vedova era costituito da un poco di farina e un poco di olio.

Questo poco non si esaurì.

Chi, se ha un podere, lo ha tale [ che non si esaurisce mai ]?

Volentieri la vedova nutriva il servo di Dio affamato, perché tutto il suo patrimonio era appeso ad un chiodo. Che cosa di più felice di questa povertà?

Se qui riceve una tale ricompensa, quale ne dovrà sperare per la fine?

3 - Dio sarà l'eterna ricompensa del nostro ben operare

Ho detto questo affinché non aspettiamo il frutto della nostra semina in questo tempo in cui abbiamo seminato.

Qui abbiamo seminato con fatica la messe delle buone opere, ma in futuro raccoglieremo con gioia i suoi frutti, secondo quanto è scritto: All'andata camminavano piangendo, gettando la loro semente; al ritorno verranno con gioia, portando i loro covoni. ( Sal 126,6 )

Il fatto [ di Elia ] avvenne come simbolo, non come dono; quella vedova infatti ricevette quaggiù [ la ricompensa ] per il fatto che temette l'uomo di Dio.

Non è molto quanto seminò, per questo raccolse una quantità non elevata di messe.

È temporaneo quanto ricevette, cioè la farina che non veniva meno e l'olio che non diminuiva, fino a quando Dio avesse mandato la pioggia sulla terra; anche se proprio allora cominciò a sentire maggiormente la penuria, quando Dio si degnò di far piovere.

Allora avrebbe lavorato, avrebbe aspettato i frutti della terra, li avrebbe raccolti.

Quando invece non pioveva, il vitto le veniva senza fatica.

Questo segno che Dio le aveva concesso per lo spazio di pochi giorni significava la vita futura, dove la nostra ricompensa non può venir mai meno.

Dio sarà la nostra farina.

Come l'olio e la farina per tutti quei giorni non vennero meno, così Dio non verrà mai meno.

Speriamo in questo premio, quando operiamo il bene, perché nessuno di voi venga tentato da questo pensiero: "Nutrirò un servo di Dio che ha fame, affinché la mia brocca non si vuoti o nella mia botte si trovi sempre vino".

Non cercare qui queste cose.

Semina senza timore, la tua messe verrà più tardi, verrà più lentamente, ma quando sarà venuta non avrà più fine.

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