Summa Teologica - I

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Articolo 1 - Se l'Immagine in Dio sia un nome personale

Infra, q. 93, a. 5, ad 4; In 1 Sent., d. 28, q. 2, a. 2

Pare che l'Immagine in Dio non sia un nome personale.

Infatti:

1. S. Agostino [ De fide ad Petrum 1 ] dice: « È unica la divinità e l'immagine della SS. Trinità a somiglianza della quale fu fatto l'uomo ».

Quindi immagine è un nome essenziale e non personale.

2. S. Ilario [ De synod., can. 1 ] afferma che « l'immagine è una specie somigliantissima della cosa riprodotta ».

Ma specie, o forma, in Dio è un termine essenziale.

Quindi lo è anche immagine.

3. Immagine viene da imitare, che indica un prima e un poi.

Ma fra le Persone divine non c'è un prima e un poi.

Quindi immagine in Dio non può essere un nome personale.

In contrario:

Scrive S. Agostino [ De Trin. 7,1 ]: « Ci può essere qualcosa di più assurdo che prendere immagine come termine assoluto?».

Quindi in Dio immagine è un nome relativo.

E di conseguenza è un termine che si riferisce alla persona.

Dimostrazione:

Per avere l'immagine è richiesta la somiglianza.

Però non basta una somiglianza qualsiasi, ma si richiede o la somiglianza nella specie, o almeno in un segno caratteristico della specie.

Ora, il segno caratteristico della specie nelle realtà corporali è principalmente la figura: infatti vediamo che le diverse specie di animali hanno figure differenti, ma non [ necessariamente ] colori diversi.

Per cui se su di una parete si stende il colore di una certa cosa, non si dirà che questa rappresentazione ne è l'immagine, se non ne rappresenta la figura.

- Tuttavia per avere l'immagine non basta neppure la somiglianza nella specie o nella figura, ma si richiede anche l'origine: poiché, come dice S. Agostino [ Lib. LXXXIII quaest. 74 ], un uovo non è l'immagine di un altro uovo, poiché non è ricavato da esso.

Quindi, affinché una cosa sia veramente l'immagine [ di un'altra ], è necessario che ne derivi rassomigliando ad essa nella specie, o almeno nel segno della specie.

- Ora, in Dio tutto ciò che indica processione od origine è personale.

Quindi Immagine è un nome personale.

Analisi delle obiezioni:

1. Si dice immagine in senso proprio quella cosa che deriva da un'altra rassomigliando ad essa.

La cosa invece da cui fu presa la somiglianza viene detta propriamente esemplare, e solo impropriamente immagine.

Tuttavia S. Agostino, nel dire che la divinità della Trinità Santissima è l'immagine riprodotta nell'uomo, volle usare immagine in questo senso [ improprio ].

2. Il termine specie, posto da S. Ilario nella definizione dell'immagine, sta per forma derivata in un soggetto da un altro soggetto.

In questo modo infatti l'immagine può essere detta specie di qualcosa, come si dice forma di qualcosa la realtà stessa che gli è simile, in quanto ha una forma che gli assomiglia.

3. Imitazione, quando si parla delle Persone divine, non significa posteriorità, ma soltanto rassomiglianza.

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