Summa Teologica - I-II

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Articolo 3 - Se alcune virtù morali si trovino in noi per infusione

Supra, q. 51, a. 4; In 3 Sent., d. 33, q. 1, a. 2, sol. 3; De Virt., q. 1, a. 10

Pare che, oltre alle virtù teologali, non ci siano in noi altre virtù infuse da Dio.

Infatti:

1. Ciò che può essere prodotto dalle cause seconde non è prodotto immediatamente da Dio, salvo casi miracolosi: poiché, come scrive Dionigi [ De cael. hier. 4,3 ], « è legge della divinità raggiungere i termini estremi servendosi di quelli intermedi ».

Ora, le virtù intellettuali e morali possono essere causate in noi dai nostri atti, come si è detto [ a. prec. ].

Quindi non sono prodotte in noi per infusione.

2. Nelle opere di Dio il superfluo è da escludersi più che in quelle della natura.

Ma per disporci al bene soprannaturale bastano le virtù teologali.

Non c'è quindi necessità di altre virtù di origine soprannaturale, causate in noi da Dio.

3. La natura non impiega due mezzi quando ne basta uno solo; e molto meno Dio.

Ora, Dio ha inserito nella nostra anima i semi delle virtù, come dice la Glossa [ Eb 1 ].

Quindi non è necessario che causi in noi per infusione altre virtù.

In contrario:

Sta scritto [ Sap 8,7 ]: « Essa [ la Sapienza divina ] insegna la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza ».

Dimostrazione:

È necessario che gli effetti siano proporzionati alle loro cause e ai loro princìpi.

Ora, tutte le virtù, sia intellettuali che morali, acquisite mediante i nostri atti, derivano da certi princìpi naturali preesistenti in noi, come sopra [ a. 1; q. 51, a. 2 ] abbiamo spiegato.

Ma al posto di questi princìpi Dio ci dona le virtù teologali, che ci indirizzano al fine soprannaturale, secondo le spiegazioni date [ q. 62, a. 1 ].

È quindi necessario che anche a queste virtù teologali corrispondano altri abiti, causati in noi da Dio, i quali stiano alle virtù teologali come le virtù morali e intellettuali stanno ai loro princìpi naturali.

Analisi delle obiezioni:

1. I nostri atti possono causare in noi le virtù intellettuali e morali.

Queste però non sono adeguate alle virtù teologali.

È quindi necessario che Dio causi direttamente altre virtù ad esse proporzionate.

2. Le virtù teologali sono sufficienti a indirizzarci al fine soprannaturale, cioè a Dio in se stesso, secondo una certa incoazione.

Ma l'anima ha bisogno di essere dotata di altre virtù infuse in riferimento alle altre cose, sempre però in ordine a Dio.

3. La virtù dei princìpi inseriti in noi per natura non si estende oltre ai limiti della natura.

Perciò in ordine al fine soprannaturale l'uomo ha bisogno di essere perfezionato da altri princìpi.

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