Summa Teologica - I-II |
Pare che la carità possa esistere senza la fede e la speranza.
1. La carità non è altro che l'amore di Dio.
Ma Dio può essere amato da noi naturalmente, anche prescindendo dalla fede e dalla speranza nella futura beatitudine.
Quindi la carità può esistere senza la fede e la speranza.
2. Al dire di S. Paolo [ Ef 3,17 ] la carità è la radice di tutte le virtù, stando all'espressione: « radicati e fondati nella carità ».
Ma la radice può anche trovarsi senza i rami.
Quindi la carità può trovarsi talora senza la fede, la speranza e le altre virtù.
3. In Cristo la carità era perfetta.
Eppure egli non aveva la fede e la speranza: poiché era un perfetto comprensore, come spiegheremo in seguito [ III, q. 7, aa. 3,4 ].
Perciò si può avere la carità senza la fede e la speranza.
Dice l'Apostolo [ Eb 11,6 ]: « Senza la fede è impossibile piacere a Dio »; ma è chiaro che ciò si verifica specialmente con la carità, secondo quanto è scritto [ Pr 8,17 ]: « Io amo coloro che mi amano ».
La speranza poi, come sopra abbiamo dimostrato [ q. 62, a. 4 ], serve a introdurre la carità.
Quindi non si può avere la carità senza la fede e la speranza.
1. La carità non è un qualsiasi amore di Dio, ma è l'amore con cui Dio è amato quale oggetto della beatitudine, verso cui siamo indirizzati [ solo ] dalla fede e dalla speranza.
2. La carità è la radice della fede e della speranza in quanto fornisce ad esse la perfezione della virtù.
Ma la fede e la speranza, per la loro formalità propria, sono i presupposti della carità, come si è spiegato [ q. 62, a. 4 ].
Perciò la carità non può esistere senza di esse.
3. In Cristo mancavano la fede e la speranza perché in esse c'è qualcosa di imperfetto.
Ma in luogo della fede egli aveva l'aperta visione, e in luogo della speranza il pieno possesso.
E così ci fu in lui la perfetta carità.
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