Summa Teologica - II-II |
Veniamo ora a trattare dei vizi opposti alla prudenza.
S. Agostino [ Contra Iul. 4,3.14 ] insegna che « ogni virtù ha come contrari non solo i vizi chiaramente contrastanti, come la temerità rispetto alla prudenza, bensì anche quelli che sono vicini non in realtà, ma per una certa somiglianza ingannatrice, come l'astuzia rispetto alla prudenza medesima ».
Dobbiamo quindi prima trattare dei vizi apertamente contrari alla prudenza, i quali derivano dalla mancanza di essa o dei suoi requisiti, e in secondo luogo dei vizi che hanno una falsa somiglianza con la prudenza, e che dipendono da un abuso delle cose che essa richiede [ q. 55 ].
E poiché alla prudenza appartiene la sollecitudine, sul primo argomento esamineremo due cose:
primo, l'imprudenza;
secondo, la negligenza, che si oppone alla sollecitudine [ q. 54 ].
Sul primo punto esamineremo sei argomenti:
1. L'imprudenza, se cioè sia un peccato;
2. Se sia un peccato speciale;
3. La precipitazione, o temerità;
4. L'inconsiderazione;
5. L'incostanza;
6. L'origine di questi vizi.
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