Summa Teologica - III |
In 4 Sent., d. 7, q. 2, a. 2
Pare che questo sacramento non conferisca la grazia santificante.
1. La grazia è diretta contro la colpa.
Ma questo sacramento, come si è detto [ a. 6 ], non viene dato se non ai battezzati, che sono già stati mondati dalla colpa.
Quindi questo sacramento non conferisce la grazia santificante.
2. Della grazia santificante hanno bisogno specialmente i peccatori, poiché essa soltanto li può giustificare.
Se dunque con questo sacramento venisse conferita la grazia santificante, esso andrebbe dato agli uomini che si trovano in peccato.
Il che invece è falso.
3. Non esistono specie diverse di grazia santificante, essendo essa destinata a un unico effetto.
Ma due forme della medesima specie non sono compossibili nel medesimo soggetto.
Poiché dunque la grazia santificante è conferita dal battesimo, essa non viene conferita dal sacramento della cresima, che è concesso soltanto ai battezzati.
Il Papa S. Melchiade [ Ad episcopos Hispan. 2 ] scrive: « Lo Spirito Santo nel fonte battesimale dona la pienezza dell'innocenza, nella confermazione l'aumento della grazia ».
In questo sacramento, come si è detto [ aa. 1,4; q. 65, a. 1 ], viene dato ai battezzati lo Spirito Santo per rinvigorirli: come fu dato agli Apostoli nel giorno della Pentecoste [ At 2,2ss ], e come lo davano ai battezzati gli Apostoli stessi con l'imposizione delle mani [ At 8,17 ].
Ora, nella Prima Parte [ q. 43, a. 3 ] abbiamo spiegato che la missione o donazione dello Spirito Santo non avviene se non assieme alla grazia santificante.
È chiaro quindi che in questo sacramento viene conferita la grazia santificante.
1. È proprio della grazia santificante il rimettere i peccati; ma essa ha pure altri effetti, essendo sufficiente a far passare l'uomo attraverso tutti i gradi fino alla vita eterna.
Per cui a S. Paolo fu detto in proposito [ 2 Cor 12,9 ]: « Ti basta la mia grazia ».
Ed egli dice di se stesso [ 1 Cor 15,10 ]: « Per grazia di Dio sono quello che sono ».
E così la grazia santificante non viene data solo per la remissione della colpa, ma anche per l'aumento e la stabilità della giustizia.
Ed è sotto quest'ultimo aspetto che essa viene conferita dalla cresima.
2. Come appare dal nome stesso, la confermazione o cresima viene data per confermare ciò che essa trova già esistente.
Quindi essa non va data a coloro che non hanno la grazia.
Come quindi non viene conferita ai non battezzati, così non va conferita agli adulti peccatori se non quando questi siano stati ricondotti dalla penitenza allo stato di grazia.
Da cui la norma del Concilio di Orléans [ Decr. di Graz. 3,5,6 ]: « Si accostino alla confermazione digiuni, e vengano ammoniti di fare prima la confessione, perché siano in grado di ricevere nella mondezza il dono dello Spirito Santo ».
E in questo caso la cresima perfeziona l'effetto della penitenza, come anche del battesimo: poiché con la grazia conferita da questo sacramento il penitente ottiene una maggiore remissione dei suoi peccati.
- E se si accostasse alla cresima un adulto in stato di peccato, che però non ne avesse coscienza o anche non fosse perfettamente contrito, per la grazia conferitagli da questo sacramento conseguirebbe la remissione dei peccati.
3. Come si è detto [ q. 62, a. 2 ], la grazia sacramentale aggiunge alla grazia santificante genericamente intesa qualcosa che è capace di produrre l'effetto specifico a cui il sacramento è destinato.
Se quindi la grazia conferita da questo sacramento viene considerata quanto a ciò che è generico, allora la cresima non dona una grazia diversa da quella del battesimo, ma aumenta la grazia già esistente.
Se invece viene considerata quanto all'elemento specifico che viene aggiunto, allora essa non è della stessa specie della grazia battesimale.
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