Summa Teologica - III

Indice

Articolo 8 - Se il peccato veniale impedisca l'effetto di questo sacramento

In 4 Sent., d. 12, q. 2, a. 1, sol. 3; a. 2, sol. 1, ad 2

Pare che il peccato veniale non impedisca l'effetto di questo sacramento.

Infatti:

1. Nel commentare le parole di Gesù [ Gv 6,59 ]: « I vostri padri hanno mangiato la manna », ecc., S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 26 ] raccomanda: « Mangiate spiritualmente il pane celeste; portate l'innocenza all'altare; i vostri peccati, anche se quotidiani, non siano mortiferi ».

Dal che risulta che i peccati quotidiani, o veniali, non escludono dalla refezione spirituale.

Ma coloro che mangiano spiritualmente ricevono l'effetto di questo sacramento.

Quindi i peccati veniali non impediscono l'effetto di questo sacramento.

2. Questo sacramento non è meno efficace del battesimo.

Ma l'effetto del battesimo, come si è detto sopra [ q. 69, aa. 9,10 ], viene impedito solo dalla finzione, nella quale non rientrano i peccati veniali, poiché come dice la Sapienza [ Sap 1,5 ] « lo Spirito Santo rifugge dalla finzione », mentre egli non è allontanato dai peccati veniali.

Quindi i peccati veniali non impediscono neppure l'effetto di questo sacramento.

3. Ciò che una causa è capace di eliminare non può mai impedirne l'effetto.

Ma i peccati veniali sono eliminati da questo sacramento.

Quindi non impediscono il suo effetto.

In contrario:

Il Damasceno [ De fide orth. 4,13 ] scrive: « Il fuoco del nostro desiderio, accendendosi alla fiamma » del sacramento, « brucerà i nostri peccati e illuminerà i nostri cuori, affinché partecipando del fuoco divino ardiamo e ci divinizziamo ».

Ma il fuoco del nostro desiderio o del nostro amore viene impedito dai peccati veniali, che ostacolano il fervore della carità, come si è visto nella Seconda Parte [ II-II, q. 24, a. 10; q. 54, a. 3 ].

Quindi i peccati veniali impediscono l'effetto di questo sacramento.

Dimostrazione:

I peccati veniali possono essere considerati sotto due aspetti: come passati o come compiuti al presente.

Ora, dal primo punto di vista i peccati veniali in nessun modo impediscono l'effetto di questo sacramento.

Può capitare infatti che uno, dopo aver commesso molti peccati veniali, si accosti devotamente a questo sacramento e ne consegua pienamente l'effetto.

Dal secondo punto di vista invece i peccati veniali impediscono l'effetto di questo sacramento, non in tutto, ma in parte.

Si è detto infatti [ a. 1 ] che l'effetto di questo sacramento non è soltanto l'acquisizione della grazia abituale o della carità, ma anche un certo attuale ristoro di dolcezza spirituale.

Ora, questa viene certamente impedita se uno accede all'Eucaristia con lo spirito distratto dai peccati veniali.

Non resta invece impedito l'aumento della grazia abituale, o della carità.

Analisi delle obiezioni:

1. Chi si accosta a questo sacramento con il peccato veniale in atto fa una refezione spirituale abitualmente, ma non attualmente.

Quindi riceve l'effetto abituale di questo sacramento, ma non l'effetto attuale.

2. Il battesimo non è ordinato a un effetto attuale, cioè al fervore della carità, come l'Eucaristia.

Infatti il battesimo è la rigenerazione spirituale che dona la prima perfezione, che consiste in un abito, o forma, mentre l'Eucaristia è un cibo spirituale fatto per produrre un diletto attuale.

3. L'argomento vale per i peccati veniali passati, i quali vengono appunto cancellati da questo sacramento.

Indice