Supplemento alla III parte |
Pare che il limbo degli inferi non sia da identificarsi con il « seno di Abramo » [ Lc 16,22 ].
Infatti:
1. Scrive S. Agostino [ De Gen. ad litt. 12,33.62 ]: « Non ho mai trovato che la parola inferi sia stata usata dalla Scrittura in senso buono ».
Ma il seno di Abramo è preso in senso buono, come aggiunge lo stesso Santo: « È intollerabile non prendere in senso buono il seno di Abramo, e quel luogo di pace dove fu portato dagli angeli il pio e povero [ Lazzaro ] ».
Quindi il seno di Abramo non si identifica con il limbo degli inferi.
2. Quelli che sono all'inferno non vedono Dio.
Ma nel seno di Abramo si vede Dio, come risulta da quelle parole di S. Agostino [ Conf. 9,3 ]: « Qualsiasi cosa voglia significare l'espressione "il seno di Abramo", certo è che là vive il mio caro Nebridio »; e ancora: « Egli ormai non porge più l'orecchio alla mia bocca, ma porge la sua bocca spirituale alla fonte, e beve a suo potere e a suo talento alla sorgente della tua sapienza, senza fine beato ».
Perciò il limbo infernale non si identifica con il seno di Abramo.
3. La Chiesa non prega perché qualcuno vada all'inferno.
Eppure supplica nelle esequie che gli angeli portino l'anima del defunto nel seno di Abramo.
Quindi il seno di Abramo non si identifica con il limbo.
1. Il seno di Abramo è quel luogo dove fu condotto il povero Lazzaro [ Lc 16,22 ]; ma Lazzaro fu portato agli inferi: commentando infatti quelle parole [ Gb 30,23 ]: « Dove è stata costruita la casa per tutti i viventi », la Glossa [ ord. ] dice che « gli inferi erano la dimora di tutti i viventi, prima della venuta di Gesù Cristo »; perciò il seno di Abramo va identificato con il limbo.
2. Un altro argomento lo troviamo nelle parole di Giacobbe ai suoi figli [ Gen 42,38 ]: « Farete discendere con dolore la mia canizie agli inferi ».
Quindi Giacobbe sapeva che morendo sarebbe disceso agli inferi.
Ma per lo stesso motivo là fu portato anche Abramo dopo la morte.
Quindi il seno di Abramo non è altro che una parte dell'inferno.
L'anima umana, dopo la morte, non può giungere allo stato di quiete se non per merito della fede, poiché « per avvicinarsi a Dio è necessario credere » [ Eb 11,6 ].
Ora, il prototipo di questa fede gli uomini lo hanno in Abramo, che per primo si segregò dalla massa degli infedeli [ Gen 12,4 ], ed ebbe da Dio un particolare « riconoscimento per la sua fede ».
E così quella pace che è elargita agli uomini dopo la morte viene detta « seno di Abramo » [ Gen 17,10ss; Rm 4,11 ], come dichiara S. Agostino [ De Gen. ad litt. 12,34.65 ].
Ma le anime sante dopo la morte non ebbero in ogni tempo la stessa pace.
Infatti dopo la morte di Cristo hanno la pace perfetta, in quanto godono della visione di Dio.
Prima invece l'avevano perché libere dalle pene, ma senza l'appagamento di ogni desiderio derivante dal fine raggiunto.
Perciò prima di Cristo lo stato delle anime sante in rapporto a ciò che aveva di pace veniva detto « seno di Abramo », mentre in rapporto a ciò che ad esse di questa pace mancava era detto « limbo infernale ».
Quindi prima di Cristo il limbo infernale e il seno di Abramo formavano la stessa cosa accidentalmente, non essenzialmente.
Perciò nulla impedisce che dopo la venuta di Cristo il seno di Abramo sia del tutto diverso dal limbo, poiché quelle cose che sono unite accidentalmente possono separarsi tra loro.
1. Lo stato dei santi patriarchi per quanto aveva di bene era detto « seno di Abramo », ma per quanto aveva di imperfezione era detto « inferno ».
Perciò il seno di Abramo non è preso in senso cattivo, e neppure l'inferno in senso buono, benché in qualche modo siano la stessa cosa.
2. Il luogo di riposo dei santi patriarchi è chiamato seno di Abramo prima e dopo la venuta di Cristo, ma con significati diversi.
Poiché il riposo dei santi, prima della venuta di Cristo, essendo difettoso, era detto indifferentemente inferno o seno di Abramo, mancando della visione di Dio.
Siccome invece dopo quella venuta il riposo dei giusti è perfetto, per la sopraggiunta visione di Dio, così esso può ancora chiamarsi seno di Abramo, ma non inferno.
La Chiesa perciò prega che in questo seno di Abramo siano condotti i suoi fedeli.
3. La risposta alla terza obiezione è quindi ovvia.
E nello stesso senso va intesa la Glossa [ ord. ] alle parole di S. Luca [ Lc 16,22 ]: « Un giorno il povero morì », ecc.: « Il seno di Abramo è il luogo di pace dei poveri beati, dei quali è il regno dei cieli ».
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