II stazione |
Dal Vangelo secondo Luca 22,47-50 e secondo Matteo 26,52.56
Mentre Gesù ancora parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo.
Gesù gli disse: « Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo? ».
Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: « Signore, dobbiamo colpire con la spada? ».
E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
Gesù gli disse: « Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno ».
Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.
Il modo, in cui Gesù ha affrontato la violenza, contiene un messaggio per i nostri tempi.
La violenza è suicida - dice a Pietro - e non si sconfigge con altra violenza, ma con una superiore energia spirituale, che si estende agli altri in forma di amore risanante.
Gesù tocca il servo del sommo sacerdote e lo guarisce.
L'uomo violento può aver bisogno anche oggi di un gesto risanante, scaturito da un amore che trascende le questioni immediate.
In tempi di conflitto tra persone, gruppi etnici e religiosi, nazioni, interessi economici e politici, Gesù dice che lo scontro e la violenza non sono la risposta, bensì l'amore, la persuasione e la riconciliazione.
Anche quando sembriamo non riuscire in tali sforzi, piantiamo nondimeno semi di pace, che porteranno frutto a tempo debito.
La giustezza della nostra causa è la nostra forza.
Signore Gesù, ci consideri tuoi amici, eppure notiamo tracce di infedeltà in noi stessi.
Noi riconosciamo le nostre trasgressioni.
Siamo a volte presuntuosi e troppo sicuri di noi stessi. E cadiamo.
Non permettere che l'avarizia, la concupiscenza o l'orgoglio ci sorprendano.
Quanto sconsideratamente rincorriamo soddisfazioni effimere e idee indimostrate!
Fa' che non siamo "trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ma che, agendo secondo verità nella carità, cresciamo in ogni cosa, tendendo a lui, che il capo, Cristo". ( Ef 4,14-15 )
Possa la verità e la sincerità delle intenzioni essere la nostra forza. Reprimi, Signore, la nostra impetuosità in situazioni di violenza, come hai represso il carattere impulsivo di Pietro.
Mantienici sereni nello spirito davanti all'opposizione e al trattamento ingiusto. ( Gc 5,10-11a )
Persuadici che "una risposta gentile calma la collera" ( Pr 15,1 ) nelle nostre famiglie, e che la "bontà" unita alla "saggezza" riporta serenità nella società.( Pr 31,26 )
"Signore, fa' di me uno strumento della tua pace". ( Attribuita a San Francesco d'Assisi )