Proverbi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
VIII. Parole di Lemuel |
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1 Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò. | |||
2 E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere! E che, figlio dei miei voti! |
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3 Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re. |
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4 Non conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai principi bramare bevande inebrianti, |
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5 per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti. | |||
6 Date bevande inebrianti a chi sta per perire e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore. |
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7 Beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene. | |||
8 Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati. |
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9 Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero. | |||
IX. La perfetta padrona di casa |
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10 Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. | |||
11 In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. | |||
12 Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. | |||
13 Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. | |||
14 Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. | |||
15 Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. | |||
16 Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. | |||
17 Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. | |||
18 È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. | |||
19 Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita. | |||
20 Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. | |||
21 Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. | |||
22 Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. | |||
23 Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. |
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24 Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. | |||
25 Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. | |||
26 Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. | |||
27 Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. | |||
28 I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: | |||
29 « Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte! ». | |||
30 Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. | |||
31 Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. |
Indice |
31,1-9 | Insegnamenti di Lemuèl Lemuèl: questo sapiente che ora entra in scena, egli pure sconosciuto come Agur, probabilmente era il capo autorevole di un clan. L'insegnamento che trasmette è quello che ha ricevuto dalla madre, mentre nei capitoli precedenti, come in tutta la tradizione sapienziale, era il padre ad avere la prerogativa dell'insegnamento. 31,1 Chi scrisse il libro dei Proverbi? re di Massa: riunendo insieme le due parole: « re » e « oracolo » ( massa' ) secondo il TM ( cf. Pr 30,1 ). Massa è il nome di una tribù ismaelita del nord dell'Arabia ( Gen 25,14 ). La sapienza dei « figli d'Oriente » ( Nm 24,21+ ) era rinomata ( cf. 1 Re 5,10; Ger 49,7; Gb 2,11+ ). |
31,3 | a quelle che corrompono: conget.; il TM ha: « per perdere ». Al posto di « le tue vie » una lieve correzione permette di leggere « i tuoi fianchi ». I LXX leggono: « non esporre il tuo spirito e la tua vita a rimpianti tardivi ». |
31,4 | vino: l'insistenza sui pericoli del vino è una delle particolarità della morale del deserto ( cf. i recabiti,
Ger 35, e gli arabi moderni ). - bramare: 'awwoh, conget.; il TM ha « oppure » dal ketib 'ô; « dove », 'ê, secondo il qeré. |
31,10-31 | Elogio della donna virtuosa Il ritratto della donna ideale, come era vista nell'antica società patriarcale, suggella il libro. La forma della composizione è quella "acrostica", ossia del poemetto alfabetico: ciascuna delle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, nella loro successione, apre un versetto. Il discepolo, ora che ha terminato la propria formazione alla scuola della sapienza e si prepara alla vita, cerca di scoprire e trovare la sua donna ideale. Poema alfabetico ( cf. Sal 9-10; Sal 25; Sal 34; Sal 37; Sal 111; Sal 112; Sal 119; Sal 145; Lam 1-4; Na 1,2-8; Sir 51,13-29 ebraico ): l'iniziale di ciascun verso ( oppure di ciascuna strofa ) compone l'alfabeto ebraico. Sull'interpretazione di questo poema cf. v 30+ e Pr 5,15+ ( vedi Pr 11,16; Pr 12,4; Pr 18,22; Pr 19,14 e Sir 7,19 ). 31,10 perfetta: l'espressione ebraica, che i LXX e la volg. traducono alla lettera con « donna forte », richiama sia l'efficacia che la virtù. Si tratta della perfetta padrona di casa. 31,10-12 È la felicità del marito |
31,13-27 | È intraprendente e laboriosa |
31,15c | Probabilmente è una glossa perché rompe il ritmo. |
31,25 | se la ride dell'avvenire: cioè guarda l'avvenire con fiducia, sia per il vitto della sua famiglia, sia per la ricompensa che il suo zelo un giorno le meriterà da Dio. |
31,28-31 | È lodata dai figli |
31,30 | che teme Dio: l'elogio della donna perfetta può anche essere una descrizione allegorica della sapienza personificata ( cf.
Pr 8,22+ ). È quanto sembra suggerire un'aggiunta nei LXX ( « una donna saggia sarà lodata, - il timore di Jahve, ecco quello di cui bisogna vantarsi » ) e questo spiegherebbe perché il brano, d'altronde molto bello, sia stato posto alla fine del libro. |