V stazione |
Dal Libro delle Lamentazioni
Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha afflitta nel giorno della sua ira ardente ( Lam 1,12 ).
Dal Salmo 146
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio [ … ].
Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, [ … ]
Il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l'orfano e la vedova ( Sal 146,5.7-8.9 ).
Lungo l'aspro cammino del Golgota, Gesù non ha portato la croce come un trofeo!
Egli non somiglia in nulla agli eroi della nostra fantasia che abbattono trionfanti i loro malvagi nemici.
Passo dopo passo ha camminato, il corpo sempre più pesante e più lento.
Ha sentito la sua carne intaccata dal legno del supplizio, le gambe fiaccate sotto il carico.
Di generazione in generazione, la Chiesa ha meditato questa via segnata da inciampi e cadute.
Gesù cade, si rialza, poi ricade, riprende il cammino sfibrante, probabilmente sotto i colpi delle guardie che lo scortano, perché è così che sono trattati, maltrattati, i condannati in questo mondo.
Colui che ha fatto alzare i corpi allettati, raddrizzato la donna curva, strappato dal letto di morte la figlia di Giairo, rimesso in piedi tanti afflitti, eccolo oggi affondato nella polvere.
L'Altissimo è a terra.
Fissiamo lo sguardo su Gesù.
Attraverso di lui, l'Altissimo ci insegna che è al tempo stesso – incredibile! –
Il più Umile, pronto a scendere fino a noi, ancora più giù se necessario, così che nessuno si perda nei bassifondi della propria miseria.
Signore, nostro Dio, tu scendi nel profondo della nostra notte, senza porre limiti alla tua umiliazione, perché è in essa che raggiungi la terraspesso ingrata, a volte devastata, delle nostre vite.
Noi ti supplichiamo: fa' che la tua Chiesa possa testimoniare che l'Altissimo e Il più Umile sono in te un solo volto.
Concedile di portare a tutti coloro che cadono la buona novella del Vangelo: non c'è caduta che possa sottrarci alla tua misericordia; non c'è perdita, non c'è abisso tanto profondo che tu non possa ritrovare chi si è smarrito.
Ecco, io vengo, o Dio, a fare la tua volontà.