IX stazione

Gesù è crocifisso

Dal Vangelo secondo Luca

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.

Gesù diceva: « Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno » ( Lc 23,33-34 ).

Dal libro del profeta Isaia

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti ( Is 53,5 ).

Meditazione

Veramente Dio è là dove non dovrebbe essere!

Il Figlio prediletto, il Santo di Dio, è quel corpo esposto su una croce d'infamia, abbandonato al disonore, in mezzo a due malfattori.

Uomo dei dolori da cui ci si discosta; a dire il vero, come ci si discosta da tanti esseri umani sfigurati che incrociano le nostre strade.

Il Verbo di Dio, nel quale tutto è stato creato, non è più che una carne muta e sofferente.

La crudeltà della nostra umanità si è accanita contro di lui, e ha vinto.

Sì, Dio è là dove non dovrebbe essere e dove, tuttavia, noi abbiamo tanto bisogno che sia!

Era venuto per condividere con noi la sua vita.

« Prendete! », ha detto senza sosta mentre offriva la sua guarigione ai malati, il suo perdono ai cuori traviati, il suo corpo nella cena pasquale.

Ma si è ritrovato in mano nostra, in territorio di morte e di violenza: quella che ci lascia attoniti nell'attualità del mondo; e quella che serpeggia in ognuno.

Lo sapevano bene i monaci uccisi a Tibhirine, che alla preghiera « Disarmali! » aggiungevano la supplica « Disarmaci! ».

Era necessario che la dolcezza di Dio visitasse il nostro inferno, era l'unico modo per liberarci dal male.

Era necessario che Gesù Cristo portasse l'infinita tenerezza di Dio nel cuore del peccato del mondo.

Era necessario questo, perché, posta dinanzi alla vita di Dio, la morte indietreggiasse e cadesse, come un nemico che ha trovato uno più forte di lui e si dilegua nel nulla.

Preghiera

Signore, nostro Dio, accogli la nostra lode silenziosa.

Come i re che restano senza parole davanti all'opera del Servo rivelata dalla profezia di Isaia ( cfr Is 52,15 ), rimaniamo stupefatti dinanzi all'Agnello immolato per la vita nostra e del mondo; e confessiamo che dalle tue piaghe siamo stati guariti.

« Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto? [ … ]

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore » ( Sal 116,12.17 ).

Pater noster

Cristo morto per i nostri peccati, Cristo risorto per la nostra vita, ti preghiamo, abbi pietà di noi.