Geremia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni. | |||
V. Oracoli contro le nazioni |
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Oracoli contro l'Egitto. La disfatta di Càrchemis |
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2 Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necaro re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda. |
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3 Preparate scudo grande e piccolo e avanzate per la battaglia. | |||
4 Attaccate i cavalli, montate, o cavalieri. Schieratevi con gli elmi, lucidate le lance, indossate le corazze! | |||
5 Che vedo? Sono sbigottito, retrocedono! I loro prodi sono sconfitti, fuggono a precipizio senza voltarsi; il terrore è tutt'intorno. Parola del Signore. |
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6 Il più agile non scamperà né il più prode si salverà. A settentrione, sulla riva dell'Eufrate, inciampano e cadono. |
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7 Chi è che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente? |
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8 È l'Egitto che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente. Esso dice: « Salirò, ricoprirò la terra, distruggerò la città e i suoi abitanti ». |
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9 Caricate, cavalli, avanzate, carri! Avanti o prodi! uomini di Etiopia e di Put, voi che impugnate lo scudo, e voi di Lud che tendete l'arco. | |||
10 Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti, è un giorno di vendetta, per vendicarvi dei suoi nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate. | |||
11 Sali in Gàlaad e prendi il balsamo, vergine, figlia d'Egitto. Invano moltiplichi i rimedi, non c'è guarigione per te. |
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12 Le nazioni hanno saputo del tuo disonore; del tuo grido di dolore è piena la terra, poiché il prode inciampa nel prode, tutti e due cadono insieme. | |||
L'invasione dell'Egitto |
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13 Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Babilonia giunse per colpire il paese d'Egitto. |
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14 Annunziatelo in Egitto, fatelo sapere a Migdòl, fatelo udire a Menfi e a Tafni; dite: « Alzati e preparati, perché la spada divora tutto intorno a te ». |
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15 Perché mai Api è fuggito? Il tuo toro sacro non resiste? Il Signore lo ha rovesciato. |
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16 Una gran folla vacilla e stramazza, ognuno dice al vicino: « Su, torniamo al nostro popolo, al paese dove siamo nati, lontano dalla spada micidiale! ». | |||
17 Chiamate pure il faraone re d'Egitto: Frastuono, che lascia passare il momento buono. | |||
18 Per la mia vita - dice il re il cui nome è Signore degli eserciti - uno verrà, simile al Tabor fra le montagne, come il Carmelo presso il mare. | |||
19 Preparati il bagaglio per l'esilio, o gente che abiti l'Egitto, perché Menfi sarà ridotta a un deserto, sarà devastata, senza abitanti. | |||
20 Giovenca bellissima è l'Egitto, ma un tafano viene su di lei dal settentrione. | |||
21 Anche i suoi mercenari nel paese sono come vitelli da ingrasso. Anch'essi infatti han voltate le spalle, fuggono insieme, non resistono, poiché il giorno della sventura è giunto su di loro, il tempo del loro castigo. |
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22 La sua voce è come di serpente che sibila, poiché essi avanzano con un esercito e armati di scure vengono contro di lei, come tagliaboschi. | |||
23 Abbattono la sua selva - dice il Signore - e non si possono contare; essi sono più delle locuste, sono senza numero. | |||
24 Prova vergogna la figlia d'Egitto, è data in mano a un popolo del settentrione. | |||
25 Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: « Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui. | |||
26 Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di Nabucodònosor re di Babilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato ». Parola del Signore. |
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27 « Ma tu non temere, Giacobbe mio servo, non abbatterti, Israele; poiché ecco, io ti liberò da un paese lontano e la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà in pace, tranquillo e nessuno lo molesterà. |
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28 Tu non temere, Giacobbe mio servo, - dice il Signore - perché io sono con te. Annienterò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma di te non farò sterminio; ti castigherò secondo equità, ma non ti lascerò del tutto impunito ». |
Indice |
46,1-51,64 | Oracoli contro le nazioni Sono un particolare genere letterario profetico; si trovano anche in Is 13-23; Ez 25-32 e Am 1-2. Il loro scopo principale è affermare il dominio di Dio su tutti i popoli. 46,1-28 Contro l'Egitto Dopo il titolo della raccolta ( v. 1 ), l'oracolo contro l'Egitto si compone di tre parti. Una prima parte ( vv. 2-12 ) si colloca sullo sfondo della battaglia di Càrchemis, nel 605: il faraone Necao era giunto fin sulle rive dell'Eufrate per prestare aiuto all'Assiria e contrastare la nascente potenza babilonese, ma era stato duramente sconfitto. La seconda parte ( vv. 13-26 ) allude piuttosto alla spedizione contro l'Egitto compiuta da Nabucodònosor, re di Babilonia, negli anni 568-567 ( Ger 43,10-13 ). L'ultima parte ( vv. 27-28 ) è una parola di promessa per Israele. cc 46-51 Gli oracoli contro le nazioni, riuniti nel testo ebraico alla fine del libro ( cc 46-51 ), nella versione greca hanno conservato il loro posto primitivo, dopo l'introduzione costituita dal c 25. La raccolta originale di questi oracoli ha ricevuto, a quanto sembra, varie aggiunte ( cf. Ger 25,17+ ). |
46,2 | Quando Nabucodonosor invase la Giuda? Carchemis: attualmente la borgata sira di Djerablus, a nord-est di Aleppo, sull'Eufrate. Situata su un guado che dalla Siria conduceva verso la Mesopotamia, questa città nel 605 fu il teatro della battaglia tra Necao ( 609-594 ), che veniva in soccorso dell'impero assiro agonizzante ( e che durante il viaggio aveva ucciso Giosia a Meghiddo: 2 Cr 35,19-25; cf. Ger 22,10 ), e Nabucodònosor ( 605-562 ). La vittoria di quest'ultimo gli attribuì la Siria e la Palestina ( cf. 2 Re 24,7+ ). |
46,9 | Put e Lud: popolazioni africane. che tendete l'arco: a questo verbo l'ebraico premette: « che portate », probabilmente dittografia. - Etiopia: in ebraico Kûsh: Put è la Somalia; Lud è una popolazione africana, citata generalmente insieme a Put ( cf. Is 66,19; Ez 27,10 ). |
46,11 | Il balsamo della regione di Gàlaad, a est del Giordano, era pregiato; qui ci si riferisce al suo uso per lenire le ferite. vergine, figlia d'Egitto: la popolazione egiziana. |
46,13 | Oracolo posteriore a quello precedente. L'invasione annunziata ebbe luogo nel 568-567 sotto il faraone Amasis co-reggente ( cf. Ger 43,12 ). |
46,15 | il tuo potente: il riferimento è ad Api ( così infatti si legge nella traduzione greca dei LXX ), il toro sacro considerato l'incarnazione del dio Ptah, protettore della città di Menfi. Api è fuggito: leggendo con i LXX nas haf invece di nishaf, « fu abbattuto ». Il tuo toro sacro: alla lettera: « il tuo potente », leggendo al singolare con 65 mss ebr., LXX e volg.; il TM ha il plurale. - Il toro Api, incarnazione del dio Ptah, era il protettore di Menfi; vivo, veniva nutrito in un tempio; morto, diventava un Osiride-Api o Osar-Api, donde il nome di Serapeum, necropoli dove veniva imbalsamato e sepolto. Di fronte a questo idolo, il solo vero Dio è precisamente il « Potente di Giacobbe » ( cf. Gen 49,24; Sal 132,2.5; Is 1,24; Is 49,26 e Is 60,16 ). |
46,17 | Chiamate pure il faraone: con i LXX e volg.. il TM ha: « chiamarono là ». - Il faraone è Cofrà che nel 588 aveva dato a Sedecia una falsa speranza ( cf. c 37 ). |
46,18 | Colui che verrà è Nabucodònosor. |
46,19 | Menfi: in ebraico Nof ( cf. Ger 2,16+; Ger 44,1 ). |
46,22 | che sibila: con i LXX; il TM ha: « che viene » ( cf. stico seguente ). |
46,25 | Amòn di Tebe: Amòn è il dio ariete di Tebe, città che in ebraico viene indicata con il nome « No » ( cf. Na 3,8; Ez 30,14-16 ). |
46,26 | Parola del Signore: lo stesso annunzio di una restaurazione futura dei popoli puniti per opera di Jahve si trova in Ger 48,47; Ger 49,6.39; cf. Is 19,21s. |
46,27-28 | Questi versetti sono molto simili a
Ger 30,10-11 46,27 non abbatterti, Israele: i vv 27-28, che formano come la contropartita in favore d'Israele dell'annunzio della salvezza dell'Egitto ( v 26 ), utilizzano Ger 30,10-11. Tuttavia « Giacobbe » e « Israele » non designano più il regno del nord, ma tutto il popolo di Dio nella prosnettiva del Deutero-Isaia |