Lamentazioni

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Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Quarta lamentazione

Alef 1 Ah! come si è annerito l'oro, si è alterato l'oro migliore.
Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada.
Ger 6,27-30
Bet 2 I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino, Ah! come sono stimati quali vasi di creta, lavoro delle mani di vasaio!
Ger 19,11
Ghimel 3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i loro cuccioli, ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele come gli struzzi nel deserto.
Gb 39,13-17
Dalet 4 La lingua del lattante si è attaccata al palato per la sete; i bambini chiedevano il pane e non c'era chi lo spezzasse loro.
Lam 2,11-12
He 5 Coloro che si cibavano di leccornie languono lungo le strade; coloro che erano allevati sulla porpora abbracciano letame.
Vau 6 Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo, maggiore del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.
Gen 19
Zain 7 I suoi giovani erano più splendidi della neve, più candidi del latte; avevano il corpo più roseo dei coralli, era zaffiro la loro figura.
Het 8 Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine, non si riconoscono più per le strade; si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa, è divenuta secca come legno.
Tet 9 Sono più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, che son caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo.
Iod 10 Mani di donne, già inclini a pietà, hanno cotto i loro bambini, che sono serviti loro di cibo nel disastro della figlia del mio popolo.
Lam 2,20
Caf 11 Il Signore ha esaurito la sua collera, ha rovesciato l'ira ardente; ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta.
Lam 2,3
Lamed 12 Non credevano i re della terra e tutti gli abitanti del mondo che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati entro le porte di Gerusalemme.
Mem 13 Fu per i peccati dei suoi profeti, per le iniquità dei suoi sacerdoti, che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
Ger 6,13
Ez 7,23
Num 14 Costoro vagavano come ciechi per le strade, insozzati di sangue, così che non si potevano toccare le loro vesti.
Nm 35,32-33
Samech 15 « Scostatevi! Un impuro! », si gridava per loro, « Scostatevi! Non toccate! ».
Fuggivano e andavano randagi tra le genti, non potevano trovare dimora.
Lv 13,45
Pe 16 La faccia del Signore li ha dispersi, egli non gli volgeva più lo sguardo; non si è avuto riguardo dei sacerdoti, non si è usata pietà agli anziani.
Ain 17 Ancora si consumavano i nostri occhi, in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo verso una nazione che non poteva salvarci.
Ez 29,6
Ger 37,7
Sade 18 Han dato la caccia ai nostri passi, impedendoci di andare per le nostre piazze.
« Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni! Certo, è arrivata la nostra fine ».
Kof 19 I nostri inseguitori erano più veloci delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti, nel deserto ci hanno teso agguati.
Res 20 Il nostro respiro, l'unto del Signore, è stato preso nei loro trabocchetti, lui, di cui dicevamo: « Alla sua ombra vivremo fra le nazioni ».
2 Re 25,5-6
Sin 21 Esulta pure, gioisci, figlia di Edom, che abiti nella terra di Uz; anche a te arriverà il calice, ti inebrierai ed esporrai la tua nudità.
Ger 25,16
Is 51,17+
Gen 9,21
Ab 2,15s
Tau 22 È completa la tua punizione, figlia di Sion, egli non ti manderà più in esilio; ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom, scoprirà i tuoi peccati.
Is 40,2
Sal 137,7
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Abbreviazioni
4,1-22 Quarta lamentazione: Il peccato del popolo
4,1 Come si è annerito l'oro: forse un riferimento al tesoro del tempio.
Può essere però anche un'immagine poetica d'Israele, che a Dio era più caro e prezioso dell'oro.
L'oro e le pietre sante simboleggiano la popolazione di Gerusalemme.
4,3 come gli struzzi: si riteneva che lo struzzo non si curasse dei suoi piccoli
( Gb 39,13-18 ).
4,7 i suoi giovani: ne'arêha, conget.: il TM ha nezirêha, « i suoi nazirei ».
- la loro figura: BJ con sir. es. e Origene traduce: « la loro tinta »;
il TM ha gizerah, termine che deriva da una radice che significa « tagliare »
o « separare » e che qui rimane incomprensibile.
4,9 son caduti estenuati: alla lettera: « si sciolgono trafitti »,
forse nel senso di … resi come trasparenti dalla carestia.
4,15 I sacerdoti e i profeti ( o forse tutto il popolo ) sono considerati impuri e vengono trattati come i lebbrosi.
non potevano trovare dimora: i colpevoli sono trattati alla stregua dei lebbrosi.
- Dopo Fuggivano, il TM aggiunge: « si diceva »; si potrebbe anche comprendere:
« Si diceva fra le genti: non potranno soggiornare ».
4,17 una nazione che non poteva salvarci: allusione all'Egitto,
da cui i Giudei aspettavano soccorso contro Babilonia.
4,20 il consacrato del Signore: il re, considerato, con un'immagine che si trova anche presso altri popoli del Vicino Oriente antico, come il respiro vitale della nazione
( il soffio delle nostre narici ).
Egli rappresenta la possibilità di vita e di benessere del popolo.
l'unto del Signore: Sedecia ( cf. 2 Re 25,6 ).
- Il nostro respiro: alla lettera « il soffio delle nostre narici »,
cioè la nostra stessa vita.
4,21 nella terra di Uz: per Uz cf. Gen 36,28; Gb 1,1.
I popoli vicini, Moab, Ammon e soprattutto Edom, lungi dal sostenere Israele vinto, approfittarono della sua sconfitta ( cf. Is 34,5+ ).
Con questa situazione si spiegano gli anatemi contro Edom,
frequenti nella letteratura profetica postesilica ( cf. Is 34; Ez 25 )