Lamentazioni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Quarta lamentazione |
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Alef 1 Ah! come si è annerito l'oro, si è alterato l'oro migliore. Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada. |
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Bet 2 I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino, Ah! come sono stimati quali vasi di creta, lavoro delle mani di vasaio! |
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Ghimel 3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i loro cuccioli, ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele come gli struzzi nel deserto. |
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Dalet 4 La lingua del lattante si è attaccata al palato per la sete; i bambini chiedevano il pane e non c'era chi lo spezzasse loro. |
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He 5 Coloro che si cibavano di leccornie languono lungo le strade; coloro che erano allevati sulla porpora abbracciano letame. | |||||
Vau 6 Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo, maggiore del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani. |
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Zain 7 I suoi giovani erano più splendidi della neve, più candidi del latte; avevano il corpo più roseo dei coralli, era zaffiro la loro figura. | |||||
Het 8 Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine, non si riconoscono più per le strade; si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa, è divenuta secca come legno. | |||||
Tet 9 Sono più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, che son caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo. | |||||
Iod 10 Mani di donne, già inclini a pietà, hanno cotto i loro bambini, che sono serviti loro di cibo nel disastro della figlia del mio popolo. |
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Caf 11 Il Signore ha esaurito la sua collera, ha rovesciato l'ira ardente; ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta. |
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Lamed 12 Non credevano i re della terra e tutti gli abitanti del mondo che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati entro le porte di Gerusalemme. | |||||
Mem 13 Fu per i peccati dei suoi profeti, per le iniquità dei suoi sacerdoti, che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti. |
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Num 14 Costoro vagavano come ciechi per le strade, insozzati di sangue, così che non si potevano toccare le loro vesti. |
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Samech 15 « Scostatevi! Un impuro! », si gridava per loro, « Scostatevi! Non toccate! ». Fuggivano e andavano randagi tra le genti, non potevano trovare dimora. |
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Pe 16 La faccia del Signore li ha dispersi, egli non gli volgeva più lo sguardo; non si è avuto riguardo dei sacerdoti, non si è usata pietà agli anziani. | |||||
Ain 17 Ancora si consumavano i nostri occhi, in cerca di un vano soccorso. Dal nostro osservatorio scrutavamo verso una nazione che non poteva salvarci. |
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Sade 18 Han dato la caccia ai nostri passi, impedendoci di andare per le nostre piazze. « Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni! Certo, è arrivata la nostra fine ». |
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Kof 19 I nostri inseguitori erano più veloci delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti, nel deserto ci hanno teso agguati. | |||||
Res 20 Il nostro respiro, l'unto del Signore, è stato preso nei loro trabocchetti, lui, di cui dicevamo: « Alla sua ombra vivremo fra le nazioni ». |
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Sin 21 Esulta pure, gioisci, figlia di Edom, che abiti nella terra di Uz; anche a te arriverà il calice, ti inebrierai ed esporrai la tua nudità. |
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Tau 22 È completa la tua punizione, figlia di Sion, egli non ti manderà più in esilio; ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom, scoprirà i tuoi peccati. |
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Indice |
4,1-22 | Quarta lamentazione: Il peccato del popolo 4,1 Come si è annerito l'oro: forse un riferimento al tesoro del tempio. Può essere però anche un'immagine poetica d'Israele, che a Dio era più caro e prezioso dell'oro. L'oro e le pietre sante simboleggiano la popolazione di Gerusalemme. |
4,3 | come gli struzzi: si riteneva che lo struzzo non si curasse dei suoi piccoli ( Gb 39,13-18 ). |
4,7 | i suoi giovani: ne'arêha, conget.: il TM ha nezirêha, « i suoi nazirei ». - la loro figura: BJ con sir. es. e Origene traduce: « la loro tinta »; il TM ha gizerah, termine che deriva da una radice che significa « tagliare » o « separare » e che qui rimane incomprensibile. |
4,9 | son caduti estenuati: alla lettera: « si sciolgono trafitti », forse nel senso di … resi come trasparenti dalla carestia. |
4,15 | I sacerdoti e i profeti ( o forse tutto il popolo ) sono considerati impuri e vengono trattati come i lebbrosi. non potevano trovare dimora: i colpevoli sono trattati alla stregua dei lebbrosi. - Dopo Fuggivano, il TM aggiunge: « si diceva »; si potrebbe anche comprendere: « Si diceva fra le genti: non potranno soggiornare ». |
4,17 | una nazione che non poteva salvarci: allusione all'Egitto, da cui i Giudei aspettavano soccorso contro Babilonia. |
4,20 | il consacrato del Signore: il re, considerato, con un'immagine che si trova anche presso altri popoli del Vicino Oriente antico, come il respiro vitale della nazione ( il soffio delle nostre narici ). Egli rappresenta la possibilità di vita e di benessere del popolo. l'unto del Signore: Sedecia ( cf. 2 Re 25,6 ). - Il nostro respiro: alla lettera « il soffio delle nostre narici », cioè la nostra stessa vita. |
4,21 | nella terra di Uz: per Uz cf.
Gen 36,28;
Gb 1,1. I popoli vicini, Moab, Ammon e soprattutto Edom, lungi dal sostenere Israele vinto, approfittarono della sua sconfitta ( cf. Is 34,5+ ). Con questa situazione si spiegano gli anatemi contro Edom, frequenti nella letteratura profetica postesilica ( cf. Is 34; Ez 25 ) |