Giobbe |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. |
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2 Il Signore disse a Satana: « Da dove vieni? ». Satana rispose al Signore: « Da un giro sulla terra che ho percorsa ». |
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3 Il Signore disse a Satana: « Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo ». |
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4 Satana rispose al Signore: « Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. | |||
5 Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia! ». | |||
6 Il Signore disse a Satana: « Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita ». | |||
7 Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. | |||
8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. | |||
9 Allora sua moglie disse: « Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori! ». |
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10 Ma egli le rispose: « Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male? ». In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. |
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11 Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. |
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12 Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. |
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13 Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore. |
Indice |
2,1-6 | La corte celeste 2,1 a presentarsi al Signore: aggiunta del TM ( cf. Gb 1,6 ); BJ con i LXX omette. 2,1-7 Cosa fa Satana in cielo? |
2,4 | Pelle per pelle: locuzione proverbiale, forse volgare, che va intesa alla luce della frase seguente. Giocando sulla parola « pelle », suscettibile di indicare indumenti di pelle ( Gen 3,21; Gen 27,16 ) o il cuoio, tale parola sembra significare che l'uomo acconsente a lasciarsi progressivamente spogliare di ciò che ha addosso o di quel che possiede, pur di non essere toccato nella propria pelle. Ma quando è colpito nel suo essere fisco e individuale, rivela la sua vera natura. Sono state proposte altre interpretazioni a partire dalla stessa traduzione « pelle per pelle ». |
2,7-10 | Malattia di Giobbe 2,7 piaga maligna: il termine, che propriamente indica una infiammazione, è applicato altrove: alla sesta piaga d'Egitto ( Es 9,9-11 ), a un male endemico in Egitto ( Dt 28,27 ), alla malattia di Ezechia ( 2 Re 20,7 ) o a un possibile inizio di lebbra ( Lv 13,18-23 ). Qui si tratta di un male pernicioso diffuso in tutto il corpo, come in Dt 28,35, ma difficile da identificare con esattezza. |
2,8 | seduto in mezzo alla cenere: immagine di estrema abiezione e di esclusione dalla società. |
2,9 | Che cosa disse la moglie di Giobbe a lui? |
2,11-13 | L'arrivo dei tre amici di Giobbe 2,11 Teman, Sùach e Naamà: Teman è nella terra di Edom, ma il nome può anche indicare genericamente il sud; Sùach e Naamà sono sconosciuti. Probabilmente si vogliono indicare tre località famose per la sapienza ( per Teman vedi Bar 3,22-23; Abd 8-9 ). … il Naamatita: le tre località sono situabili nella regione di Idumea e Arabia. Edom e l'« Oriente » ( cf. Gb 1,3+ ) venivano considerati in Israele come la patria della sapienza ( 1 Re 5,10-11; 1 Re 10,1-3; Pr 30,1; Ger 49,7; Abd 8; Bar 3,22-23 ). |
2,12 | … il capo di polvere: rito di penitenza e soprattutto di lutto ( cf.
Gs 7,6; 2 Sam 13,19; Ez 27,30 ). I tre amici considerano Giobbe come già morto. - Il resto aggiunge: « verso il cielo », glossa omessa dai LXX, forse suggerita da Es 9,8.10, che trasformerebbe il gesto in segno di indignazione, doVe il cielo è chiamato come testimone onde attirare la sua vendetta o per difendersi da essa ( cf. At 22,23 ). |