Catechismo della Chiesa Cattolica |
2629 Il vocabolario della supplica è ricco di sfumature nel Nuovo Testamento: domandare, |
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implorare, chiedere con insistenza, invocare,
impetrare,
gridare e perfino « lottare nella preghiera ». Ma la sua forma più abituale, perché la più spontanea, è la domanda: proprio con la preghiera di domanda noi esprimiamo la coscienza della nostra relazione con Dio: in quanto creature, non siamo noi il nostro principio, né siamo padroni delle avversità, né siamo il nostro ultimo fine; anzi, per di più, essendo peccatori, noi, come cristiani, sappiamo che ci allontaniamo dal Padre. La domanda è già un ritorno a lui. |
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2630 Il Nuovo Testamento non contiene preghiere di lamentazione, frequenti invece nell'Antico Testamento. |
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Ormai, in Cristo risorto, la domanda della Chiesa è sostenuta dalla speranza, quantunque siamo ancora nell'attesa e dobbiamo convertirci ogni giorno. Scaturisce da ben altra profondità la domanda cristiana, quella che san Paolo chiama il gemito: quello della creazione « nelle doglie del parto » ( Rm 8,22 ); ma anche il nostro, nell'attesa della « redenzione del nostro corpo; poiché nella speranza noi siamo stati salvati » ( Rm 8,23-24 ); infine i « gemiti inesprimibili » dello stesso Spirito Santo, il quale « viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare » ( Rm 8,26 ). |
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2631 La domanda del perdono è il primo moto della preghiera di domanda.87 |
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Essa è preliminare ad una preghiera giusta e pura. L'umiltà confidente ci pone nella luce della comunione con il Padre e il Figlio suo Gesù Cristo, e gli uni con gli altri: ( 1 Gv 1,7-2,2 ) allora « qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui » ( 1 Gv 3,22 ). La domanda del perdono è l'atto preliminare della liturgia eucaristica, come della preghiera personale. |
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2632 La domanda cristiana è imperniata sul desiderio e sulla ricerca del Regno che viene, conformemente all'insegnamento di Gesù. ( Mt 6,10; Mt 6,33; Lc 11,2; Lc 11,13 ) Nelle domande esiste una gerarchia: prima di tutto si chiede il Regno, poi ciò che è necessario per accoglierlo e per cooperare al suo avvento. |
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Tale cooperazione alla missione di Cristo e dello Spirito Santo, che ora è quella della Chiesa, è l'oggetto della preghiera della comunità apostolica. ( At 6,6; At 13,3 ) È la preghiera di Paolo, l'Apostolo per
eccellenza, che ci manifesta come la sollecitudine divina per tutte le
Chiese
debba animare la preghiera cristiana. ( Rm 10,1; Ef 1,16-23; Fil 1,9-11; Col 1,3-6; Col 4,3-4; Mediante la preghiera ogni battezzato opera per l'avvento del Regno. |
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2633 Quando si condivide in questo modo l'amore salvifico di Dio, si comprende come ogni necessità possa diventare oggetto di domanda. |
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Cristo, che tutto ha assunto al fine di tutto redimere, è glorificato dalle domande che noi rivolgiamo al Padre nel suo Nome. ( Gv 14,13 ) È in forza di questa certezza
che Giacomo ( Gc 1,5-8 )
e Paolo ci esortano a pregare in ogni circostanza |
Indice |
87 | Il pubblicano: « abbi pietà di me peccatore »: Lc 18,13 |