Farisei

Corrente religiosa del giudaismo sorta probabilmente al tempo dei maccabei ( II sec. a.C. ).

I farisei venivano chiamati con questo nome ( in ebraico ferushim: separati ) perché formavano un gruppo caratterizzato da una scrupolosa osservanza della Torà, letta, meditata, amata quale espressione della volontà divina, e da una rigida separazione da quanti non aderivano agli stessi principi.

Mentre i sadducei, classe sacerdotale legata al Tempio e fortemente ellenizzata, si richiamavano unicamente all'autorità della Scrittura, i farisei accettavano accanto a essa l'interpretazione della legge data dalla tradizione orale ( la Torà orale, ritenuta rivelata direttamente a Mosè sul Sinai ), credevano all'immortalità dell'anima, alla risurrezione dei corpi, all'esistenza degli angeli.

Politicamente moderati, non condividevano l'atteggiamento degli zeloti, gruppo che si ribellava alla dominazione romana e che prese parte attiva alle rivolte che ebbero luogo in Palestina a partire dal 66 d.C.

Dopo la distruzione del Tempio per mano dei romani ( 70 ), scomparsa la classe sacerdotale, i farisei divennero le guide spirituali del popolo ebraico.

Gesù, che pure nella sua predicazione fa propri alcuni temi cari ai farisei, critica severamente il legalismo e l'ipocrisia di molti di loro ( Mt 6,1-2.5.16; Mt 23,2-3.13-14.15.23-24 ).

Va ricordato, tuttavia, che questi testi rispecchiano la situazione di forte tensione tra il nascente cristianesimo e il giudaismo e tendono ad accentuare le differenze, le opposizioni, mettendo in guardia contro la tentazione del fariseismo, inteso in accezione negativa, come ipocrita legalismo, sempre incombente anche all'interno della comunità cristiana.

Probabilmente dall'aramaico « perishajja », « i separati ».

Erano un movimento piuttosto diffuso al tempo di Gesù, e predicavano un'osservanza rigorosa della Legge di Mosè e una separazione di fatto da coloro - i peccatori - che non la potevano osservare fin nei minimi particolari.

I Farisei erano uomini generalmente molto pii e benvoluti dal popolo, benché troppo attaccati alla Legge.

Forma grecizzata dell'ebraico Hasidim, i « pii »: comunità di giudei attaccati alla legge; opponevano resistenza all'influenza pagana già prima dei Maccabei e costituirono la truppa d'urto di Giuda ( 2 Mac 14,6 ), senza però lasciarsi mai inquadrare nella politica degli Asmonei ( 1 Mac 7,13 ).

Secondo Giuseppe Flavio, sotto la reggenza di Gionata, verso il 150, si differenziarono in farisei ( Mt 3,7+; At 4,1+ ) ed esseni, meglio conosciuti dopo le scoperte di Qumran.

1 Mac 2,42

Farisei: setta di giudei, zelanti osservatori della legge, ma il cui eccessivo attaccamento alla tradizione orale dei dottori sfociava in una casistica piena di sottigliezze e di affettazione.

La libertà di Gesù nei riguardi della legge e la sua familiarità con i peccatori potevano suscitare in essi solo opposizione; i vangeli, soprattutto Mt, ne hanno conservato echi ( Mt 9,11p; Mt 12,2p.14p.24; Mt 15,1p; Mt 16,1p.6p; Mt 19,3p; Mt 21,45; Mt 22,15p; Lc 5,21; Lc 6,7; Lc 15,2; Lc 16,14s; Lc 18,10s; Gv 7,32; Gv 8,13; Gv 9,13s; Gv 11,47s ).

Tuttavia Gesù ha avuto relazioni amichevoli con alcuni di essi ( Lc 7,36+; Gv 3,1+ ) e i discepoli vi hanno trovato degli alleati contro i sadducei ( At 23,6-10 ).

Non si può negare il loro zelo ( Rm 10,2 ), anzi la loro rettitudine ( At 5,34s ).

Paolo stesso si vanta del suo passato farisaico ( At 23,6; At 26,5; Fil 3,5 )

Mt 3,7

Ipocriti: questo epiteto, che abbraccia tutti i falsi devoti di una pietà affettata e chiassosa, si applica specialmente, nello spirito di Gesù, alla setta dei farisei ( Mt 15,7; Mt 22,18; Mt 23,13-15 ).

Mt 6,2

I sadducei: il partito dell'aristocrazia sacerdotale, opposto al partito religioso e popolare dei farisei ( Mt 3,7+ ).

I sadducei sono presentati costantemente come contrari all'insegnamento della resurrezione ( At 23,6-8; Lc 20,27-38p ).

L'antagonismo tra farisei e sadducei farà dei primi, in più d'un caso, gli alleati dei cristiani ( At 5,34; At 23,8-9; At 26,5-8; Lc 20,39 ).

At 4,1

Gamaliele: maestro di san Paolo ( At 22,3 ).

Gamaliele è l'erede del pensiero di Hillel e il rappresentante più in vista della tendenza più larga e umana nell'interpretazione della legge.

Il suo intervento risponde alla tendenza generale del partito farisaico ( At 4,1+ )

At 5,34

Schedario biblico

Cristo, Maestro B 9
Passione (A) B 89
Legge, bene della Chiesa C 51
Incredulità dei Giudei ( A ) C 66
Incredulità dei Giudei ( B ) C 67
Spirito del Figlio D 2
Legge E 2
Cuore e coscienza E 11
Umiltà E 52
Purezza E 77

Catechismo della Chiesa Cattolica

Signore 447
Il battesimo di Gesù 535
Gesù e Israele 574ss
Divisioni delle autorità ebraiche a riguardo di Gesù 595
Rivelazione progressiva della Risurrezione 993
La celebrazione del sacramento della Penitenza 1481
« Maestro, che devo fare…? » 2054
Gesù insegna a pregare 2613