Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Con lo sguardo fisso al sinedrio Paolo disse: « Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in perfetta rettitudine di coscienza ». |
|
||||||
2 Ma il sommo sacerdote Ananìa ordinò ai suoi assistenti di percuoterlo sulla bocca. | |||||||
3 Paolo allora gli disse: « Dio percuoterà te, muro imbiancato! Tu siedi a giudicarmi secondo la legge e contro la legge comandi di percuotermi? ». |
|
||||||
4 E i presenti dissero: « Osi insultare il sommo sacerdote di Dio? ». | |||||||
5 Rispose Paolo: « Non sapevo, fratelli, che è il sommo sacerdote; sta scritto infatti: Non insulterai il capo del tuo popolo ». |
|
||||||
6 Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: « Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti ». |
|
||||||
7 Appena egli ebbe detto ciò, scoppiò una disputa tra i farisei e i sadducei e l'assemblea si divise. |
|
||||||
8 I sadducei infatti affermano che non c'è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. |
|
||||||
9 Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei, alzatisi in piedi, protestavano dicendo: « Non troviamo nulla di male in quest'uomo. E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero? ». |
|
||||||
10 La disputa si accese a tal punto che il tribuno, temendo che Paolo venisse linciato da costoro, ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza. | |||||||
11 La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: « Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma ». |
|
||||||
Complotto dei giudei contro Paolo |
|||||||
12 Fattosi giorno, i Giudei ordirono una congiura e fecero voto con giuramento esecratorio di non toccare né cibo né bevanda, sino a che non avessero ucciso Paolo. |
|
||||||
13 Erano più di quaranta quelli che fecero questa congiura. | |||||||
14 Si presentarono ai sommi sacerdoti e agli anziani e dissero: « Ci siamo obbligati con giuramento esecratorio di non assaggiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo. | |||||||
15 Voi dunque ora, insieme al sinedrio, fate dire al tribuno che ve lo riporti, col pretesto di esaminare più attentamente il suo caso; noi intanto ci teniamo pronti a ucciderlo prima che arrivi ». | |||||||
16 Ma il figlio della sorella di Paolo venne a sapere del complotto; si recò alla fortezza, entrò e ne informò Paolo. | |||||||
17 Questi allora chiamò uno dei centurioni e gli disse: « Conduci questo giovane dal tribuno, perché ha qualche cosa da riferirgli ». | |||||||
18 Il centurione lo prese e lo condusse dal tribuno dicendo: « Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha detto di condurre da te questo giovanetto, perché ha da dirti qualche cosa ». | |||||||
19 Il tribuno lo prese per mano, lo condusse in disparte e gli chiese: « Che cosa è quello che hai da riferirmi? ». | |||||||
20 Rispose: « I Giudei si sono messi d'accordo per chiederti di condurre domani Paolo nel sinedrio, col pretesto di informarsi più accuratamente nei suoi riguardi. | |||||||
21 Tu però non lasciarti convincere da loro, poiché più di quaranta dei loro uomini hanno ordito un complotto, facendo voto con giuramento esecratorio di non prendere cibo né bevanda finché non l'abbiano ucciso; e ora stanno pronti, aspettando che tu dia il tuo consenso ». | |||||||
22 Il tribuno congedò il giovanetto con questa raccomandazione: « Non dire a nessuno che mi hai dato queste informazioni ». | |||||||
Trasferimento di Paolo a Cesarea |
|||||||
23 Fece poi chiamare due dei centurioni e disse: « Preparate duecento soldati per andare a Cesarèa insieme con settanta cavalieri e duecento lancieri, tre ore dopo il tramonto. | |||||||
24 Siano pronte anche delle cavalcature e fatevi montare Paolo, perché sia condotto sano e salvo dal governatore Felice ». | |||||||
25 Scrisse anche una lettera in questi termini: | |||||||
26 « Claudio Lisia all'eccellentissimo governatore Felice, salute. | |||||||
27 Quest'uomo è stato assalito dai Giudei e stava per essere ucciso da loro; ma sono intervenuto con i soldati e l'ho liberato, perché ho saputo che è cittadino romano. |
|
||||||
28 Desideroso di conoscere il motivo per cui lo accusavano, lo condussi nel loro sinedrio. | |||||||
29 Ho trovato che lo si accusava per questioni relative alla loro legge, ma che in realtà non c'erano a suo carico imputazioni meritevoli di morte o di prigionia. |
|
||||||
30 Sono stato però informato di un complotto contro quest'uomo da parte loro, e così l'ho mandato da te, avvertendo gli accusatori di deporre davanti a te quello che hanno contro di lui. Sta bene ». | |||||||
31 Secondo gli ordini ricevuti, i soldati presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipàtride. | |||||||
32 Il mattino dopo, lasciato ai cavalieri il compito di proseguire con lui, se ne tornarono alla fortezza. | |||||||
33 I cavalieri, giunti a Cesarèa, consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono Paolo. | |||||||
34 Dopo averla letta, domandò a Paolo di quale provincia fosse e saputo che era della Cilicia, disse: | |||||||
35 « Ti ascolterò quando saranno qui anche i tuoi accusatori ». E diede ordine di custodirlo nel pretorio di Erode. |
Indice |
23,1 | rettitudine di coscienza: la coscienza retta è una caratteristica della morale paolina ( 1 Cor 4,4; 2 Cor 1,12; 1 Tm 1,5.19; 1 Tm 3,9; 2 Tm 1,3, cf. Eb 13,18 ). |
23,2 | Anania: sommo sacerdote dal 47/48 al 59 d.C., figlio di Nebedeo, nominato sommo sacerdote verso il 47, tratto in arresto e inviato a Roma e probabilmente destituito nel 51-52, all'inizio della guerra giudaica quando fu deposto dal governatore Felice; poi rientrato in grazia; venne assassinato dagli zeloti nel 66 d.C. perché considerato amico dei Romani. |
23,5 | Citazione di
Es 22,27. Paolo veramente non sapeva chi fosse il sommo sacerdote? |
23,8 | non c'è risurrezione né angeli: la dottrina della resurrezione ( cf.
2 Mac 7,9+ ) e quella degli angeli ( cf. Tb 5,4+ ) si sono affermate nel giudaismo solo in epoca relativamente recente. Secondo tale testo, i sadducei avrebbero respinto tanto la seconda come la prima ( è noto che essi negavano anche la retribuzione dell'altra vita ). Su questi due punti Paolo trova alleati nei farisei ( cf. At 4,1s+ ). |
23,9 | L'affermazione sull'innocenza di Paolo assomiglia a quelle di Pilato e di Erode riguardo a Gesù (
Lc 23,4.14.15.22 ). se uno spirito o un angelo: l'ipotesi sembra voglia spiegare la visione sulla via di Damasco. |
23,12-22 | Complotto dei Giudei contro Paolo 23,12 con giuramento esecratorio: chiamando su di sé la maledizione divina, se avessero mancato al loro impegno. |
23,16 | il figlio della sorella di Paolo: è l'unica notizia che abbiamo sulla famiglia dell'apostolo. |
23,23-35 | Paolo è inviato al governatore a Cesarèa |
23,24 | Antonio ( o Claudio ) Felice: governatore dal 52/53 fino forse al 59/60 d.C. Schiavo emancipato, fratello di Pallade, aveva goduto il favore prima di Claudio e poi di Nerone. |
23,29 | alla loro legge: il testo occ. porta: « alla legge di Mosè e a un certo Gesù ». - imputazioni meritevoli di morte o di prigionia: Luca dà risalto a queste dichiarazioni che proclamano l'innocenza di Paolo ( cf. v 9; At 25,18.25; At 26,31; At 28,18 ), come aveva fatto per Gesù ( cf. At 3,13; At 13,28; Lc 23,14-15.22 ). |
23,30 | sta bene: è omesso da BJ con B, A e altri. |
23,31 | Antipàtride: distava circa 50 chilometri da Gerusalemme e altrettanti da Cesarèa, trovandosi così a metà strada tra le due città. |
23,34 | La domanda sulla provincia di origine è in relazione al fatto che il processo spettava per sé al governatore della provincia dove era stato commesso il delitto, ma poteva anche essere trasferito al foro della provincia di origine. Felice non si avvale di quest'ultima possibilità. |
23,35 | nel pretorio di Erode: palazzo costruito da Erode il grande e divenuto poi residenza del procuratore romano. |