Shalom
Il termine ebraico shalom ha un significato assai più ricco del termine italiano "pace" ( v. ) con il quale viene normalmente tradotto. Shalom non indica soltanto l'assenza di turbamento e di guerre, ma definisce uno stato di salute fisica, di felicità, di prosperità materiale. Formula di saluto, shalom è anche oggetto di benedizione ( Nm 6,26; Sal 29,11 ). L'alleanza tra Dio e il suo popolo è "alleanza di pace" ( Nm 25,12 ); il termine finisce per diventare sinonimo di salvezza ( Is 52,7) ed è dunque essenzialmente dono di Dio all'uomo. Il Messia viene descritto quale "principe della pace" ( Is 9,5 ), nel cui regno "la pace non avrà mai fine" ( Is 9,6 ). Il dono della pace va custodito, preparato dalla giustizia e dalla verità ( Ger 6,14; Ger 8,11 ), dall'obbedienza ai comandamenti ( Is 48,18; Is 54,13-14 ). Per il Nuovo Testamento la pace è dono di Dio che ha visitato il suo popolo "per guidare i nostri passi sulla via della pace" ( Lc 1,79 ). L'evangelo è annuncio della pace compiuta in Cristo, della pace offerta agli uomini dal Figlio di Dio ( Col 1,20; Ef 2,14-18; Rm 5,1 ). La pace è lasciata ai discepoli dal Cristo risorto che si presenta con il saluto "Pace a voi" ( Lc 24,36; Gv 20,19.21 ). Gesù promette: "Chiunque opera la pace, sarà detto figlio di Dio" ( Mt 5,9 ). |