Osservazioni diagnostiche su Fra Leopoldo Maria Musso |
Viste queste brevi premesse possiamo passare al caso in questione.
Mi è stato chiesto di leggere la vita, i diari e le lettere di Fra Leopoldo Maria Musso in vista di rispondere ad una domanda: il Frate era malato o sano di mente?
Più precisamente: i suoi colloqui con Gesù Crocifisso e con Maria, la Madre di Gesù, erano frutto di malattia mentale o erano veri?
Certo la Psicologia richiederebbe di poter sottoporre il soggetto a dei test di personalità che risponderebbero senza ombra di dubbio alla domanda.
Ma, nell'impossibilità di fare questo, è possibile rispondere altrimenti?
E con quale grado di certezza?
I libri esaminati sono le biografie:
- Fr. Teodoreto, Fra Leopoldo, A&C, Torino 1944
- P. Maccono, Un apostolo di Gesù Crocifisso, Torino 1947
- L. Cattaneo, Alla ricerca di Fra Leopoldo, Torino 2005
- Voll. I – IV, Torino 1999
- Voll. V – VI, Torino 1999
Il materiale si presenta molto ripetitivo, le biografie successive copiano molto dalla prima.
Puntano a dimostrare la santità di Fra Leopoldo e trascurano una descrizione oggettiva della personalità.
Un esempio chiaro è il cap. XX della vita scritta da Fr. Teodoreto, intitolato "Carattere morale di Fra Leopoldo" dove in realtà si passano in rassegna le sue virtù, chiaramente in vista della proclamazione della loro eroicità come primo passo verso la beatificazione e canonizzazione.
Non c'è l'intento di tracciare un profilo psicologico del soggetto.
I diari riprendono gli stessi concetti e affermazioni più e più volte.
Tuttavia, tenuto conto che sono stati scritti in un arco di circa 14 anni ( dal 24 dicembre 1907 al 27 giugno 1921 ), è accettabile la ripetitività senza leggere ossessività.
Si tratta quindi di leggere tra le righe e di rilevare una eventuale patologia in scritti stesi con intenti diversi da quello del presente lavoro.
Ho lavorato parecchio tempo su questo materiale e ho sperimentato due strade ( la diagnosi anamnestica e la strada della validità dei contenuti dei dialoghi ) che non mi hanno lasciato soddisfatto per via della soggettività delle conclusioni a cui potevo arrivare.
La conclusione era sempre la stessa, ma poco dimostrabile.
Ho trovato poi una strada che permette un riferimento diretto alla letteratura scientifica utilizzata nel fare le diagnosi.
In questo modo è possibile rispondere in maniera dimostrabile alla domanda rivoltami.
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