Discorsi sui tempi Liturgici

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Esposizione sulla Domenica dell'ottava della Santa Pasqua

1 - Cristo, rifiutato dai Giudei, è accolto dai pagani
2 - Dobbiamo essere annunziatori instancabili di Cristo

1 - Cristo, rifiutato dai Giudei, è accolto dai pagani

Quando i Giudei vennero a sapere che i santi Apostoli operavano portenti e guarigioni nel nome di Cristo, ingelositi proibirono loro di parlare nel nome di colui che li aveva scelti e aveva loro donato di essere quello che erano.

Gli Apostoli risposero: Giudicate voi stessi se sia giusto, dinanzi a Dio, obbedire a voi piuttosto che a Dio stesso.

Non possiamo infatti non dire le cose che abbiamo viste e ascoltate. ( At 4,19-20 )

Si professano testimoni di Cristo, e quelli che in latino chiamiamo testimoni in greco si chiamano martiri.

Dicendo dunque: Non possiamo non parlare di ciò che abbiamo visto e ascoltato, non tennero conto del divieto degli uomini per conseguire la benedizione di Dio.

Essi videro e udirono; e noi? Anche noi dobbiamo essere dei predicatori, ma di cose che non abbiamo vedute.

Predichiamo dunque con certezza quello che abbiamo udito, poiché dice l'Apostolo: La fede trae origine dall'ascolto, l'ascolto poi risale alla parola di Cristo. ( Rm 10,17 )

La Giudea vide Cristo Signore nella sua carne, mentre così non lo videro i pagani; eppure costoro che non l'avevano visto, sentendo parlare di lui, credettero; gli altri, al contrario, pur avendolo visto, lo rigettarono e uccisero.

Anche noi saremmo stati fra coloro che lo avrebbero udito senza vederlo, e per questo è riservata a noi la visione, per la quale ciò che ora accettiamo per fede alla fine del mondo potremo vedere.

Noi dunque prevedeva il nostro Signore quando nella profezia diceva: Un popolo che non conoscevo mi ha prestato i suoi servigi.

Quello che conoscevo mi si è schierato contro, quello che non conoscevo è divenuto mio servitore.

Ma come ha fatto per diventare tuo servo quel popolo che tu non conoscevi, cioè coloro ai quali non ti presentasti vivo e rivestito di un corpo umano, ai quali dopo la resurrezione non mostrasti le tue cicatrici?

Come ha fatto a diventare tuo servo?

Continua a sentire: Ascoltando con l'orecchio mi ha dato ascolto. ( Sal 18,45 )

2 - Dobbiamo essere annunziatori instancabili di Cristo

Anche voi, dunque, dite: Non possiamo non parlare di ciò che abbiamo udito; non possiamo non evangelizzare Cristo Signore.

Ciascuno lo annunzi dovunque gli è possibile, e così è martire.

Capita però, a volte, a certi che non debbano subire persecuzioni ma solo una qualche derisione: eppure si spaventano.

Un tale, ad esempio, si trova a pranzo in mezzo a pagani, ed eccolo arrossire perché lo chiamano cristiano.

Se ha timore d'un commensale, come potrà tenere incalcolate le minacce d'un persecutore?

Suvvia dunque! Parlate di Cristo dovunque potete, con chiunque potete, in tutte le maniere che potete.

Quello che si esige da voi è la fede, non l'abilità nel parlare.

Parli la fede che vi nasce dal cuore, e sarà Cristo a parlare.

Se infatti è in voi la fede, abita in voi Cristo.

Avete udito il Salmo: Ho creduto e perciò ho anche parlato. ( Sal 116,10 )

Non poteva aver fede e, insieme, restarsene muto.

Chi non dona è ingrato verso colui che l'ha colmato di doni.

Ciascuno pertanto deve comunicare le cose di cui è stato riempito.

Da lui deve scaturire una fonte ché sempre versa e mai si dissecca.

Scaturirà in lui una fonte d'acqua che zampilla per la vita eterna. ( Gv 4,14 )

E nel vostro annunzio potrete essere tranquilli poiché non vi sarà menzogna in quanto lo attingete dalla fonte della verità: quel che pronunziate con la lingua l'avete ricevuto.

Certo, se voleste dire cose vostre, sareste mentitori, come asserisce il Salmo: Io ho detto nella mia estasi: Ogni uomo è mentitore. ( Sal 116,11 )

Che significa: Ogni uomo è mentitore? Ogni Adamo è mentitore.

Spogliati di Adamo e rivestiti di Cristo, e non sarai mentitore.

Questo basti alla vostra Carità poiché molte cose restano da fare.

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