XII stazione

Gesù muore in croce

« Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete".

Vi era lì un vaso pieno di aceto: posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca.

Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse. "É compiuto!". E chinato il capo, consegnò lo spirito » ( Gv 19,28-30 ).

Meditazione

Il gemito delle sette parole

Le sette parole di Gesù sulla croce sono un capolavoro di speranza.

Gesù, lentamente, con passi che sono anche i nostri, attraversa tutto il buio della notte, per abbandonarsi, fiducioso, nelle braccia del Padre.

É il gemito dei morenti, il grido dei disperati, l'invocazione dei perdenti.

É Gesù!

« Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? » ( Mt 27,46 ).

É il grido di Giobbe, di ogni uomo colpito dalla sventura.

E Dio tace.

Tace perché la sua risposta è lì, sulla croce: è Lui, Gesù, la risposta di Dio, Parola eterna incarnata per amore.

« Ricordati di me … » ( Lc 23,42 ).

L'invocazione fraterna del malfattore, fatto compagno di dolore, penetra nel cuore di Gesù, che vi sente l'eco del suo stesso dolore.

E Gesù ascolta quella supplica: « Oggi con me sarai nel paradiso ».

Sempre ci redime il dolore dell'altro, perché ci fa uscire da noi stessi.

« Donna, ecco tuo figlio! … » ( Gv 19,26 ).

Ma è la sua Madre, Maria, che con Giovanni stava sotto la croce, a spezzare la paura.

La riempie di tenerezza e di speranza.

Gesù non si sente più solo.

Come per noi, se accanto al letto del dolore c'è chi ci ama!

Fedelmente.

Fino in fondo.

« Ho sete » ( Gv 19,28 ).

Come il bambino chiede da bere alla mamma; come il malato riarso dalla febbre …

Quella di Gesù è la sete di tutti gli assetati di vita, di libertà, di giustizia.

Ed è la sete del più grande assetato, Dio, che, infinitamente più di noi, ha sete della nostra salvezza.

« É compiuto! » ( Gv 19,30 ).

Tutto: ogni parola, ogni gesto, ogni profezia, ogni attimo della vita di Gesù.

L'arazzo è completato.

I mille colori dell'amore ora rilucono in bellezza.

Nulla è andato sprecato.

Nulla gettato via.

Tutto è diventato amore.

Tutto consumato per me e per te!

E allora, anche il morire ha un senso!

« Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno » ( Lc 23,34 ).

Ora, eroicamente, Gesù esce dalla paura della morte.

Perché se viviamo nell'amore gratuito, tutto è vita.

Il perdono rinnova, risana, trasforma e consola!

Crea un popolo nuovo.

Ferma le guerre.

« Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito » ( Lc 23,46 ).

Non più la disperazione del nulla.

Ma fiducia piena nelle sue mani di Padre, l'adagiarsi nel suo cuore.

Perché in Dio, ogni frazione si compone, finalmente, in unità!

Preghiera

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberato dalla morte, eredità dell'antico peccato, trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci ad immagine del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l'immagine dell'uomo terreno, così per l'azione del tuo Spirito fa' che portiamo l'immagine dell'uomo celeste.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.