X stazione

Gesù è crocifisso

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.

Gesù diceva: « Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno ».

Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: « Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto ».

Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: « Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso ».

Sopra di lui c'era anche una scritta: « Costui è il re dei Giudei ». ( Lc 23,33-38 )

Una vedova con figli

Siamo una madre e due figli.

Da oltre sette anni siamo una sedia a tre gambe invece che quattro: bellissima e di valore, anche se un pochino instabile.

Sotto la croce ogni famiglia, anche la più sbilenca, la più dolente, la più strana, la più monca, trova il suo senso profondo.

Anche la nostra.

Abbiamo sperimentato, non senza lacrime e dolore, che Gesù in quell'abbraccio di travi inchiodate ci guarda e non ci lascia mai soli.

Ci affida non solo a un generico amore del creatore rispetto alle sue creature ma ci consegna a un amico, a una madre, a un figlio, a un fratello.

A una Chiesa che, con tutti i suoi difetti, tende la mano e, per quanto impossibile possa sembrare, sostiene a tratti il peso per noi consentendoci di tanto in tanto di riprendere fiato.

L'amore si moltiplica perché è gratuito, anche quando ho la tentazione di capire perché, se "ha salvato gli altri … se è il Cristo di Dio, il suo eletto", non abbia potuto salvare anche mio marito.

Ma la ferita di Uno sulla croce è eredità, legame e relazione insieme.

L'Amore si fa reale, perché, nel nostro abisso e nei nostri disagi, non siamo abbandonati.

Preghiamo

Signore Gesù, che hai steso le braccia sulla croce.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che per salvare noi non hai salvato Te stesso.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che hai perdonato i tuoi uccisori.

R/. Dona nobis pacem.

Pater noster

Signore Gesù, che con le braccia aperte in croce stringi a Te chi è solo e abbandonato, ascolta la nostra preghiera: concedi alle famiglie colpite dalla perdita di un genitore di sentirti presente nel loro dolore, e a tutti noi di saper piangere con chi piange.

Tu che vivi e regno nei secoli dei secoli.

R/. Amen.

Sancta Mater, istud agas,

Crucifixi fige plagas

cordi meo valide.