Il nono comandamento
Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo ( Es 20,17 )
Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore ( Mt 5,28 ).
Il nono comandamento: non desiderare la donna d'altri condanna i pensieri e i desideri cattivi, con particolare riguardo al focolare domestico.
La castità coniugale è la purezza del focolare domestico, ossia dell'uomo e della donna che, uniti in legittimo matrimonio, vivono dignitosamente in reciproca assoluta fedeltà e nel sacro rispetto delle supreme leggi della vita promulgate dal Signore.
La purificazione del cuore ( CCC 2517 - 2519 )
Il cuore è la sede della personalità morale: "Dal cuore provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le prostituzioni" ( Mt 15,19 ).
La lotta contro la concupiscenza carnale passa attraverso la purificazione del cuore e la pratica della temperanza:
Conservati nella semplicità, nell'innocenza, e sarai come i bambini, i quali non conoscono il male che devasta la vita degli uomini ( Erma ).
La sesta beatitudine proclama: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" ( Mt 5,8 ).
I "puri di cuore" " sono coloro che hanno accordato la propria intelligenza e la propria volontà alle esigenze della santità di Dio, in tre ambiti soprattutto:
la carità, la castità o rettitudine sessuale, l'amore della verità e l'ortodossia della fede.
C'è un legame tra la purezza del cuore, del corpo e della fede:
I fedeli devono credere gli articoli del Simbolo, " affinché credendo, obbediscano a Dio;
obbedendo, vivano onestamente; vivendo onestamente, purifichino il loro cuore, e purificando il loro cuore, comprendano quanto credono" ( S. Agostino )
Ai " puri di cuore " è promesso che vedranno Dio faccia a faccia e che saranno simili a lui.
La purezza del cuore è la condizione preliminare per la visione.
Fin d'ora essa ci permette di vedere secondo Dio, di accogliere l'altro come un "prossimo";
ci consente di percepire il corpo umano, il nostro e quello del prossimo, come un tempio dello Spirito Santo, una manifestazione della bellezza divina.
La lotta per la purezza ( CCC 2520 - 2522 )
Il Battessimo conferisce a colui che lo riceve la grazia della purificazione da tutti I peccati.
Ma il battezzato deve continuare a lottare contro la concupiscenza della carne e i desideri disordinati.
Con la grazia di Dio giunge alla purezza del cuore
- mediante la virtù e il dono castità, perché la castità permette di amare con un cuore retto e indiviso,
- mediante la purezza d'intenzione che consiste nel tener sempre presente il vero fine dell'uomo: con un occhio semplice, il battezzato cerca di trovare e di compiere in tutto la volontà di Dio; ( Rm 12,2; Col 1,10 ).
- mediante la purezza dello sguardo esteriore ed interiore;
mediante la disciplina dei sentimenti e dell'immaginazione;
mediante il rifiuto di ogni compiacenza nel pensieri impuri, che inducono ad allontanarsi dalla via dei divini comandamenti:
" La vista provoca negli stolti il desiderio " ( Sap 15,5 );
- mediante la preghiera.
Pensavo che la continenza si ottiene con le proprie forze e delle mie non ero sicuro.
A tal segno ero stolto da ignorare che, come sta scritto, nessuno può essere continente, se Tu non lo concedi.
E Tu l'avresti concesso, se avessi bussato alle tue orecchie col gemito del mio cuore e lanciato in Te la mia pena con fede salda. ( S. Agostino, Confessioni 6, II, 20 ).
La purezza esige il pudore.
Esso è una parte integrante della temperanza.
Il pudore preserva l'intimità della persona.
Consiste nel rifiuto di svelare ciò che deve rimanere nascosto.
È ordinato alla castità, di cui esprime la delicatezza.
Regola gli sguardi e i gesti in conformità alla dignità delle persone e della loro unione.
Il pudore custodisce il mistero delle persone e del loro amore.
Suggerisce la pazienza e la moderazione nella relazione amorosa;
richiede che siano rispettate le condizioni del dono e dell'impegno definitivo dell'uomo e della donna tra loro.
Il pudore è modestia.
Ispira la scelta dell'abbigliamento.
Conserva il silenzio o il riserbo là dove trasparisse il rischio di una curiosità morbosa.
Diventa discrezione.
Prova a spiegare questa frase della Bibbia:
"per i fornicatori, la sorte è lo stagno ardente di fuoco e di zolfo" ( Ap 21,8 ).
Un Catechista potrà conservarsi puro e casto solo attraverso la preghiera, la vigilanza e qualche mortificazione; egli sa che non è possibile conservarsi casti senza lotta.