Casa di Carità - Mercoledì 13 maggio

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Casa di Carità - Mercoledì 13 maggio

Il giorno anniversario della morte del Fr. Teodoreto fu riservato agli allievi della Casa di Carità.

Il Vescovo di Susa, Mons. Giuseppe Gameri, al quale i catechisti sono legati da antichi vincoli di deferente amicizia, accettò di celebrare la S. Messa e di parlare del nostro fondatore ai giovani della nostra scuola.

La commemorazione del cinquantenario alla Casa di Carità: una visione del pubblico presente

È stata una funzione intima, con la quale si conclusero le celebrazioni in Italia.

S. E. Mons. Garneri ha voluto anche lasciarci un suo ricordo, rivolgendo all'uditorio la seguente omelia:

Sia lodato Gesù Cristo!

Dopo la celebrazione del cinquantennio dell'Unione dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, dopo la commemorazione del decennio del pio transito dalla terra al ciclo del Fondatore dell'Unione Fr. Teodoreto sta bene una Messa di ringraziamento.

Oh! quanti benefizi il Signore ha elargito all'Unione dei Catechisti!

Dall'origine, al suo sviluppo, fino ad oggi com'è mirabile la Provvidenza di Dio per questa Istituzione.

Io ricordo alcuni dirigenti, che venivano con frequenza da me quando ero Parroco al Duomo di Torino!

Ricordo anche incontri e colloqui con Fr. Teodoreto e guardo a questa istituzione con un senso di vera amicizia e sento il bisogno di dire: ringraziarne, ringraziarne il Signore!

Mi sembra di poter ripetere qui senza esagerazione, le parole dette un giorno da un oratore distinto e letterato forbito, P. Semeria: « l'uomo fa le piramidi dalla larga base che terminano in punte. Dio fa le piramidi rovesciate! ».

Il Vescovo di Susa durante la Messa alla Casa di Carità il 13 maggio, nel 10° anniversario della morte del Fr. Teodoreto

Si comincia da un punta, si cresce, si allarga, si sviluppa.

Oh, quale contrasto tra la piramide e la piramide rovesciata.

Nella piramide rovesciata vediamo l'opera di Dio.

« A Domino factum est istud et est mirabile in oculis nostris ».

È il Signore che ha fatto quest'opera ed essa è mirabile agli occhi nostri!

Fr. Teodoreto, all'inizio, voleva fondare una associazione di ex-allievi che coltivassero il buon spirito, la buona educazione ricevuta e crescessero nella perfezione cristiana.

Anche lì, all'inizio non sapeva bene che cosa stava per fare, perché il Signore si serve dei suoi servi come di strumenti e non sempre lascia vedere tutto.

È soltanto a poco a poco che l'opera di Dio si manifesta.

E noi oggi guardiamo all'Unione dei Catechisti e guardiamo alla Casa di Carità Arti e Mestieri e diciamo: ecco le opere del tempo nostro, le opere di attualità, le opere di cui ha bisogno la Chiesa, le opere di cui ha necessità il mondo.

Tempo fa avevo un colloquio con un grande industriale e discorrendo insieme io parlai della Casa di Carità Arti e Mestieri ed egli mi disse: « Conosco l'opera, l'apprezzo, ma non capisco una cosa: perché si chiama Casa di Carità ».

Caro industriale … egli sentiva i problemi del capitale e del lavoro, egli sentiva le inquietudini del mondo del lavoro e non conosceva il grande problema della Chiesa: la carità che non sopprime la giustizia, ma la perfeziona e la sublima.

Casa di Carità Arti e Mestieri: ecco tutto un programma, ecco il mondo agitato dal problema del lavoro, ecco il mondo che talvolta manifesta delle vere convulsioni, il mondo si redime nel settore del lavoro attraverso la realizzazione della carità.

Della carità come amor di Dio! Della carità come amar del prossimo!

Della carità che ci induce a stabilire non soltanto le relazioni umane, tra il datore di lavoro e il lavoratore, ma relazioni cristiane, ripiene del senso di giustizia, che si perfeziona con la carità.

Unione dei Catechisti, Casa di Carità Arti e Mestieri.

Mi sembra di vedere qui qualcosa che sa di misterioso e di provvidenziale e che si inserisce mirabilmente nel programma dell'Enciclica Mater et Magistra e dell'Enciclica Pacem in terris!

A Domino factum est istud, sento bisogno di ripetere, et est mirabilis in oculis nostris.

Riconosciamo l'intervento di Dio, salutiamo l'opera provvidenziale di Dio e rendiamo a Dio ogni onore e ogni gloria.

Ricordo Fr. Teodoreto. Passava talvolta in piazza S. Giovanni e io, uscendo o entrando in Duomo, lo vedevo passare.

Fissavo l'occhio su di lui: sentivo una profonda impressione!

Non lo conoscevo ancora, sentivo che passava un santo.

Mi incontrai con lui, ebbi qualche colloquio.

Ho avvertito la mirabile armonia tra il naturale e il soprannaturale in Fr. Teodoreto.

Quante volte ho paragonato due figure recenti che, pur dissimili tra loro avevano tante somigliamo: Papa Giovanni, fr. Teodoreto.

Due sembianze diverse, più sorridente Papa Giovanni, più austero Fr. Teodoreto; ma in entrambi la mirabile armonia tra il naturale e il soprannaturale.

Erano sempre naturali nel loro portamento ed erano sempre sul piano soprannaturale nelle loro conversazioni, nei loro riferimenti.

Carissimi ricordatevi del Fondatore di questa istituzione e cercate di imitarlo in questa connaturalità del naturale e del soprannaturale.

E perché questa istituzione si mantenga sempre su questa buona strada lasciale che ricordi l'impressione che un giovane, venuto qui tanti anni fa, ha riportato di quest'opera, non dico qui in questa casa che non c'era, dico nella casa iniziale, negli incontri iniziali, nell'ambiente in cui Fr. Teodoreto incontrava i primi giovani.

Disse e scrisse un giovane: « Ho provato qui il clima della purezza, il clima dell'amicizia e del rispetto, il clima della seria preparazione alla vita e al lavoro ».

C'è tutto un programma: era un giovane che si esprimeva così, e quel giovane in quelle espressioni caratterizzava l'opera nella quale egli si trova: è oggi alla presidenza.

Clima di purezza, clima di amicizia e di rispetto, clima di seria preparazione alla vita e al lavoro.

Oh, giovani, ringraziarne insieme il Signore per questa istituzione, cantiamo gloria al Padre e al Figliolo e allo Spirito Santo!

Ringraziarne il Signore che ha suscitato il servo fedele, fondatore di questa istituzione e cercate voi benefattori, dirigenti, professori, di conservare questa istituzione nel suo spirito, di aiutarla nel suo sviluppo.

La Chiesa attraverso le encicliche Mater et Magistra, Pacem in terris ha presentato al mondo la dottrina di cui il mondo ha bisogno.

Occorrono le opere.

In questa dottrina e in questo spirito salutiamo l'Unione dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata!

Salutiamo la Casa di Carità Arti e Mestieri!

Cerchiamo di cooperare alla sua conservazione in questo spirito, al suo sviluppo per venire incontro alle esigenze della società.

Ma ricordiamo: a fondamento, la vera pietà cristiana, la devozione a Gesù Crocifisso, la devozione a Maria SS.

Oh Maria, siamo nel mese consacrato a Te; prega o Maria, prega Gesù perché voglia diffondere sempre più le sue grazie su questa istituzione, prega o Maria, e ottieni da Gesù che da questa istituzione sorgano tanti uomini preparati spiritualmente, moralmente, professionalmente, socialmente, perché dovunque nel campo del lavoro essi sappiano essere cristiani che rendono testimonianza a Gesù e rendono testimonianza, al suo Vangelo.

E così sia.