Colpa è sinonimo di "peccato" e definisce il male oggettivo che si è provocato a se stessi, agli altri.

La colpa non è quindi identificabile con il "senso di colpa", reazione prevalentemente emotiva che può aversi anche quando non si è commesso alcunché di malvagio.

In senso teologico, la colpa implica il riferimento a una prospettiva trascendente, in quanto presuppone un rapporto di dipendenza dell'uomo da Dio.

Il concetto di colpa, cioè, si identifica col rifiuto consapevole da parte dell'uomo di vivere moralmente, di autocollocarsi liberamente all'interno di quella prospettiva morale in cui è stato posto dal suo Creatore.

La colpa consiste nella dimensione volitiva di questo rifiuto.

L'uomo, cioè, si rende colpevole non solo perché compie azioni dalle conseguenze negative per se stesso o per gli altri o non compie quelle dalle conseguenze positive, ma anche e prima ancora perché vuole o non vuole compierle.

v. Peccato

Catechismo della Chiesa Cattolica