Baruc |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Introduzione |
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Baruc e l'assemblea dei Giudei a Babilonia |
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1 Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecia, figlio di Asadia, figlio di Chelkìa, scrisse in Babilonia |
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2 nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quanto i Caldei presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. | ||||
3 Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: |
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4 erano presenti i nobili, i figli del re, gli anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Babilonia presso il fiume Sud. |
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5 Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, | ||||
6 poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, | ||||
7 lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme. | ||||
8 Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per portali in Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano quei vasi d'argento che Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, |
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9 dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme in Babilonia Ieconia, i principi, gli schiavi, i nobili e il popolo del paese. |
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10 Mandarono a dire loro: Ecco, vi mandiamo il denaro per comprare olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrire oblazioni sull'altare del Signore nostro Dio. | ||||
11 Pregate per la vita di Nabucodònosor re di Babilonia e per la vita di suo figlio Baldassàr, perché i loro giorni sulla terra siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. |
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12 Pregate perché il Signore ci dia forza e illumini i nostri occhi e si possa vivere all'ombra di Nabucodònosor, re di Babilonia, e all'ombra del figlio Baldassàr e servirli per molti anni e trovare grazia ai loro occhi. |
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13 Pregate il Signore nostro Dio anche per noi che lo abbiamo offeso e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. | ||||
14 Leggete perciò questo libro che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nel tempio del Signore, in giorno di festa e nei giorni opportuni. | ||||
15 Direte dunque: | ||||
I. Preghiera degli esiliati |
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La confessione dei peccati |
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Al Signore nostro Dio la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per i Giudei e gli abitanti di Gerusalemme, |
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16 per i nostri re e per i nostri principi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri, | ||||
17 perché abbiamo offeso il Signore, |
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18 gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio per camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messi dinanzi. |
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19 Da quando il Signore fece uscire i nostri padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore nostro Dio e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua voce. |
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20 Così, come oggi costatiamo, ci sono venuti addosso tanti mali insieme con la maledizione che il Signore aveva minacciata per mezzo di Mosè suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci un paese in cui scorre latte e miele. |
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21 Non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio, secondo le parole dei profeti che egli ci ha mandato: |
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22 ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio. |
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Indice |
1,1-15a | Prologo storico Le informazioni storiche contenute in questa prima parte sono vaghe e imprecise. Si tratta di un brano composto in epoca tardiva, per offrire una cornice storica ai materiali raccolti nel libro. La colletta di cui si parla ai vv. 5-7 sembra riflettere infatti la prassi diffusa tra gli Ebrei della diaspora in epoca più tarda, quando il tempio era stato già ricostruito. 1,1 Circa i differenti brani che compongono il libro di Baruc si veda l'introduzione |
1,2 | anno quinto: dalla deportazione, quindi il 582/581. il sette del mese: nel 582, forse nel quinto mese, anniversario della caduta di Gerusalemme che si commemorava probabilmente sia in esilio che in Palestina ( cf. Zc 7,3 ); di qui l'assemblea ricordata nei vv 3-4. |
1,3 | Ieconia o Ioiachìn. |
1,4 | il fiume Sud: probabilmente uno dei numerosi canali presenti nella regione di Babilonia. i figli del re: cioè i funzionari, familiari della corte ( cf. Ger 36,26; Ger 38,6 ). |
1,7 | al sacerdote Ioakim: forse un sacerdote in seconda ( cf.
2 Re 25,18 ), rimasto nel santuario semidistrutto di Gerusalemme, dove è sempre attestato il sussistere di un certo culto (
Ger 41,5 ). In effetti il sommo sacerdote Iozadak era stato condotto in esilio ( 1 Cr 5,41 ). La genealogia di Ioakìm qui riportata è quella della stirpe dei sommi sacerdoti ( 1 Cr 5,39 ), pero un sacerdote col nome di Ioakim ( o Ioiakìm ) è attestato soltanto un secolo dopo ( cf. Ne 12,10.12.26 ). |
1,8 | Il mese di Sivan cade nel periodo compreso tra maggio e giugno. I libri storici conoscono soltanto il ritorno dei vasi sacri al tempo di Ciro ( Esd 1,7-11 ). |
1,9 | gli schiavi: alla lettera « i prigionieri »; BJ congettura: « i fabbri », in base a Ger 24,1. |
1,11 | Baldassàr: fu l'ultimo re di Babilonia, quindi non figlio di Nabucodònosor in senso stretto, ma un suo discendente. |
1,14 | in giorno di festa: si tratta della festa delle capanne ( cf. Es 23,14+ ) che comportava due assemblee: nel primo e nell'ottavo giorno ( cf. Lv 23,35-36 ). |
1,15-3,8 | Liturgia penitenziale Si può vedere in questa preghiera un'espressione della spiritualità d'Israele nel periodo successivo all'esilio; essa ha molte somiglianze con altre liturgie penitenziali: Esd 9,6-15; Ne 9,5-37; Dn 9,4-19; Sal 106. 1,15b-2,10 Confessione dei peccati |
1,19 | noi ci siamo ostinati: restituendo, in base a
Dn 9,5, maradnû che probabilmente finì con il corrompersi in miharnû, « noi ci siamo affrettati », supposto dal greco: « noi abbiamo agito precipitosamente ( o con leggerezza ) » |