2 Re |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor re di Babilonia, con tutto l'esercito, marciò contro Gerusalemme, la circondò da tutte le parti e le costruì intono opere d'assedio. |
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2 La città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedecìa. | ||||
3 Al nono giorno del quarto mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per la popolazione, | ||||
4 fu aperta una breccia nelle mura della città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano tutt'intorno alla città, presero la via dell'Araba. | ||||
5 I soldati dei Caldei inseguirono il re nelle steppe di Gèrico, mentre tutto il suo esercito si disperse abbandonandolo. | ||||
6 Il re fu preso e condotto dal re di Babilonia a Ribla ove fu pronunziata contro di lui la sentenza. |
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7 Furono uccisi alla presenza di Sedecìa i suoi figli e a lui Nabucodònosor fece cavare gli occhi, l'incatenò e lo condusse a Babilonia. | ||||
Saccheggio di Gerusalemme e seconda deportazione |
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8 Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, |
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9 bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso. |
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10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì il muro intorno a Gerusalemme. | ||||
11 Nabuzardàn capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. | ||||
12 Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. | ||||
13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi e il bacino grande di bronzo, che erano ivi, e asportarono tutto il loro bronzo in Babilonia. |
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14 Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, le coppe e tutte le suppellettili di bronzo che servivano al culto. |
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15 Il capo delle guardie prese ancora i bracieri e i bacini, quanto era d'oro puro e quanto era d'argento puro. | ||||
16 Quanto alle due colonne, al grande bacino e alle basi, tutto opera di Salomone per il tempio, non si poteva calcolare il peso del loro bronzo, cioè di tutti questi oggetti. | ||||
17 Delle colonne, poi, ciascuna era alta diciotto cubiti ed era sormontata da un capitello di bronzo, la cui altezza era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato e melagrane, tutto di bronzo; così pure era l'altra colonna. | ||||
18 Il capo delle guardie prese Seraià, sacerdote capo, e Zofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme con tre custodi della soglia. |
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19 Dalla città egli prese un funzionario, che era a capo dei guerrieri, cinque uomini fra gli intimi del re, che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito, che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese,che si trovavano in città. | ||||
20 Nabuzardàn capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. | ||||
21 Il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese. |
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Godolia governatore di Giuda |
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22 Quanto al popolo che restava nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor re di Babilonia, gli fu posto a loro capo Godolia figlio di Achikam, figlio di Safàn. |
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23 Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva fatto governare Godolia, si presentarono a costui in Mizpà. Essi erano: Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita e Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. |
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24 Godolia giurò a loro e ai loro uomini: « Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio ». | ||||
25 Nel settimo mese venne Ismaele figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui in Mizpà. | ||||
26 Tutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei. | ||||
La grazia al re Ioiachìn |
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27 Ora nell'anno trentasette della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. |
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28 Gli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia | ||||
29 e gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. |
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30 Il suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse. |
Indice |
25,1 | nell'anno nono del suo regno: del regno di Sedecia. Fine dicembre del 589. |
25,3 | quarto mese: con
Ger 52,6; omesso dal TM. - Giugno-luglio del 587. |
25,4 | la via dell'Araba: portava alla valle del Giordano. tutti i soldati fuggirono: BJ con gr. luc. aggiunge « il re fuggì »; omesso dal TM. - fra le due mura: forse un muro anteriore che data dagli inizi della monarchia e un muro esterno costruito sotto Ezechia. Il giardino del re si estendeva fuori, nella valle del Cedron. - L'Araba è la valle desolata del Giordano. |
25,6 | Il re fu preso: come un vassallo traditore. - fu pronunziata: BJ con versioni traduce: « pronunziò » ( cf. Ger 52,9 ). L'ebraico ha il plurale; ugualmente nel v 7. |
25,8-21 | Distruzione del tempio e della città, saccheggio, deportazione 25,8 anno decimonono: sempre nell'undicesimo anno di Sedecia ( v 2 ) nel 587. Al posto di « diciannovesimo anno », Ger 52,29 ha: « diciottesimo » ( cf. 2 Re 24,12+ ). |
25,9 | dando alle fiamme tutte le case di lusso: glossa del TM. |
25,11 | deportò il resto del popolo: è una nuova deportazione, dopo quella narrata in 2 Re 24,12-16. Ger 52,29 informa che i deportati furono ottocentotrentadue. Lo stesso profeta parla di una terza deportazione, di settecentoquarantacinque Giudei, nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor ( Ger 52,30 ), cioè nel 582-581. Conclude dicendo che il numero complessivo dei deportati fu di quattromilaseicento persone. Queste cifre, modeste rispetto a quelle di 2 Re, sono forse più vicine alla realtà, sia perché Giuda era un piccolo stato, sia perché furono deportate solo le persone influenti. |
25,17 | cinque cubiti: con
Ger 52,22 ( cf.
1 Re 7,16); il TM ha: « tre cubiti ». - Le ultime parole sono una glossa a « melagrane » o il resto di una descrizione più dettagliata ( cf. Ger 52,23 ). |
25,22-26 | Godolia, governatore di Giuda 25,22 Commissario di Giuda, messo in questa carica da Nabucodònosor nel 587, Godolia era figlio di Achikàm ( a sua volta figlio di Safan ), un personaggio influente che in Ger 26,24 salva il profeta dalla morte. 25,22ss I due racconti ( vv 22-26 e 27-30 ) sono appendici aggiunte durante l'esilio. |
25,23 | Mispa: circa tredici chilometri a nord di Gerusalemme, un tempo luogo di riunione delle tribù ( Gdc 20,1.3; Gdc 21,1.5 ), ora sede del governatore, mentre Gerusalemme è distrutta. |
25,24 | degli ufficiali dei Caldei: con il TM; BJ con gr. luc., sir. legge: « dei Caldei ». |
25,27-30 | Riabilitazione di Ioiachìn Questa notizia getta uno spiraglio di luce sul quadro così fosco di 2 Re 24-25 e di tutta la storia deuteronomistica. Viene riferita anche da Ger 52,31-34. 25,27 nell'anno trentasettesimo: nel 561 Evil-Merodàc, re di Babilonia, figlio e successore di Nabucodònosor, dà la libertà a Ioiachìn e gli assegna un trattamento speciale, confermato anche dai documenti cuneiformi. - e lo fece uscire: con Ger 52,31; omesso dal TM. |