Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Su Gerusalemme |
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1 Guai ad Arièl, ad Arièl, città dove pose il campo Davide! Aggiungerete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi. |
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2 Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti. Tu sarai per me come un vero Arièl, |
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3 io mi accamperò come Davide contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo. |
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4 Allora prostrata parlerai da terra e dalla polvere saliranno fioche le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio. | ||||||||
5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni. Ma d'improvviso, subito, |
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6 dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore. |
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7 E sarà come un sogno, come una visione notturna, la massa di tutte le nazioni che marciano su Arièl, di quanti la attaccano e delle macchine poste contro di essa. | ||||||||
8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion. | ||||||||
9 Stupite pure così da restare sbalorditi, chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti. | ||||||||
10 Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi. |
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11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: « Leggilo », ma quegli risponde: « Non posso, perché è sigillato ». | ||||||||
12 Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: « Leggilo », ma quegli risponde: « Non so leggere ». | ||||||||
Oracolo |
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13 Dice il Signore: « Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, |
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14 perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti ». |
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Il trionfo del diritto |
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15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: « Chi ci vede? Chi ci conosce? ». |
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16 Quanto siete perversi! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta? Un oggetto può dire del suo autore: « Non mi ha fatto lui »? E un vaso può dire del vasaio: « Non capisce »? |
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17 Certo, ancora un po' e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva. | ||||||||
18 Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. | ||||||||
19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele. |
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20 Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità, | ||||||||
21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla. | ||||||||
22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore che riscattò Abramo: « D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più, |
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23 poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele. | ||||||||
24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza e i brontoloni impareranno la lezione ». |
Indice |
29,1-8 | Assedio e liberazione di Gerusalemme L'oracolo si collega, con tutta probabilità, agli eventi del 701, quando Gerusalemme venne assediata dagli eserciti dell'Assiria, i quali non riuscirono però a conquistarla. 29,1 Arièl: nome simbolico di Gerusalemme, che si può interpretare in diversi modi, tra cui "leone di Dio" e "città di Dio". 29,1-14 Questo oracolo sembra datare dal periodo che precede l'assedio di Gerusalemme nel 701. Il nome simbolico Arièl che designa Gerusalemme, qui e in Is 33,7 ( corretto in BJ ), è spiegato in diverse maniere. Più spesso, gli si accosta il nome har'el o 'arî'el, dato da Ezechiele alla parte superiore dell'altare, il focolare, dove si bruciavano le vittime: ciò esprimerebbe il carattere sacro della città. Questa interpretazione sembra confermata dalla fine del v 1 che si riferisce al culto regolare del tempio di Gerusalemme. |
29,9-24 | Il popolo non comprende l'agire di Dio 29,9 Stupite pure così da restare sbalorditi: BJ traduce: « siate stupidi e stupefatti »; tale traduzione cerca di rendere l'allitterazione dell'ebraico, che d'altronde sacrifica a questo effetto letterario il senso preciso del primo verbo che è « attardarsi ». |
29,10 | Dopo occhi, BJ aggiunge tra parentesi « i profeti »; dopo capi « i veggenti »; in nota precisa che si tratta di glosse esplicative. |
29,13-14 | Oracolo difficile a datarsi. Il profeta se la prende con il culto ipocrita, come in Is 1,10-20. |
29,15-24 | La chiaroveggenza di Jahve penetra i cattivi disegni (
vv 15-16 ). Egli libererà gli umili dai loro nemici e farà regnare la giustizia ( vv 17-21 ). I vv 22-24 sembrano un'aggiunta. Non è dello stile di Isaia il parlare della « casa di Giacobbe » né il riferirsi alla storia del passato, qui Abramo. |
29,16 | Già il vecchio racconto della creazione (
Gen 2,7 ), rappresentava Jahve che plasma l'uomo con terra come un vasaio. L'immagine sarà spesso ripresa dai profeti, dopo Isaia, e infine da san Paolo, per sottolineare la totale dipendenza dell'uomo e la sua fragilità tra le mani di Dio. |
29,23 | Dopo vedendo, BJ, con il TM, aggiunge: « i suoi figli »; probabilmente una glossa delle parole seguenti ( « lavoro delle mie mani » ). |