1 Re |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
L'incontro di Elia e di Abdia |
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1 Dopo molto tempo, il Signore disse a Elia, nell'anno terzo: « Su, mostrati ad Acab; io concederò la pioggia alla terra ». | |||||
2 Elia andò a farsi vedere da Acab. In Samaria c'era una grande carestia. | |||||
3 Acab convocò Abdia maggiordomo. Abdia temeva molto Dio; |
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4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia prese cento profeti e ne nascose cinquanta alla volta in una caverna e procurò loro pane e acqua. | |||||
5 Acab disse ad Abdia: « Va' nel paese verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti della regione; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli e non dovremo uccidere una parte del bestiame ». | |||||
6 Si divisero la regione da percorrere; Acab andò per una strada e Abdia per un'altra. | |||||
7 Mentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quegli lo riconobbe e si prostrò con la faccia a terra dicendo: « Non sei tu il mio signore Elia? ». |
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8 Gli rispose: « Lo sono; su, di' al tuo padrone: C'è qui Elia ». | |||||
9 Quegli disse: « Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo ad Acab perché egli mi uccida? | |||||
10 Per la vita del Signore tuo Dio, non esiste un popolo o un regno in cui il mio padrone non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: Non c'è! egli faceva giurare il popolo o il regno di non averti trovato. |
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11 Ora tu dici: Su, di' al tuo signore: C'è qui Elia! | |||||
12 Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza. |
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13 Non ti hanno forse riferito, mio signore, ciò che ho fatto quando Gezabele sterminava tutti i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? | |||||
14 E ora tu comandi: Su, dì al tuo signore: C'è qui Elia! Egli mi ucciderà ». | |||||
15 Elia rispose: « Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi mostrerò a lui ». |
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Elia e Acab |
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16 Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia. | |||||
17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: « Sei tu la rovina di Israele! ». | |||||
18 Quegli rispose: « Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal. | |||||
19 Su, con un ordine raduna tutto Israele presso di me sul monte Carmelo insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele ». |
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Il sacrificio del Carmelo |
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20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. | |||||
21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: « Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui! ». Il popolo non rispose nulla. |
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22 Elia aggiunse al popolo: « Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. | |||||
23 Dateci due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l'altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. |
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24 Voi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. La divinità che risponderà concedendo il fuoco è Dio! ». Tutto il popolo rispose: « La proposta è buona! ». |
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25 Elia disse ai profeti di Baal: « Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco ». |
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26 Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: « Baal, rispondici! ». Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all'altare che avevano eretto. |
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27 Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: « Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà ». |
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28 Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. | |||||
29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione. |
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30 Elia disse a tutto il popolo: « Avvicinatevi! ». Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l'altare del Signore che era stato demolito. |
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31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: « Israele sarà il tuo nome ». |
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32 Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. | |||||
33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. | |||||
34 Quindi disse: « Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna! ». Ed essi lo fecero. Egli disse: « Fatelo di nuovo! ». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: « Per la terza volta! ». Lo fecero per la terza volta. |
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35 L'acqua scorreva intorno all'altare; anche il canaletto si riempì d'acqua. | |||||
36 Al momento dell'offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: « Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. | |||||
37 Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore! ». | |||||
38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l'acqua del canaletto. |
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39 A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: « Il Signore è Dio! Il Signore è Dio! ». | |||||
40 Elia disse loro: « Afferrate i profeti di Baal; non ne scampi uno! ». Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò. |
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La fine della siccità |
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41 Elia disse ad Acab: « Su, mangia e bevi, perché sento un rumore di pioggia torrenziale ». | |||||
42 Acab andò a mangiare e a bere. Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia. |
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43 Quindi disse al suo ragazzo: « Vieni qui, guarda verso il mare ». Quegli andò, guardò e disse: « Non c'è nulla! ». Elia disse: « Tornaci ancora per sette volte ». |
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44 La settima volta riferì: « Ecco, una nuvoletta, come una mano d'uomo, sale dal mare ». Elia gli disse: « Va' a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia! ». |
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45 Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. |
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46 La mano del Signore fu sopra Elia che, cintosi i fianchi, corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl. |
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Indice |
18,1-19 | L'incontro di Elia con Abdia e Acab 18,1 Quanto durò la siccità al tempo di Elia? |
18,4 | Parentesi che prepara il
v 13. Su questi « profeti » cf. 1 Sam 10,5+; essi occuperanno una grande parte nel ciclo di Eliseo. |
18,5 | va' nel paese: con il TM; BJ con i LXX traduce: « Vieni! Noi andiamo a percorrere il paese ». |
18,12 | Queste scomparse improvvise sembrano una costante della storia di Elia ( 2 Re 2,16 ) fino al suo prelevamento definitivo ( 2 Re 2,11s ). Lo spirito di Jahve è una forza esterna che trasporta il profeta ( cf. Ez 3,12; Ez 8,3; Ez 11,1; Ez 43,5; At 8,39 ). |
18,18 | i comandi del Signore: con il TM; BJ con i LXX traduce: « Jahve ». |
18,19 | con i quattrocento profeti dì Asea: glossa; di questi profeti non si parlerà più. - C'erano estatici presso i popoli confinanti con Israele ( Ger 27,9s ) che formavano numerosi collegi, come i profeti di Jahve ( 1 Re 18,4 ). Qui si tratta dei devoti del Baal di Tiro, chiamati in Israele da Gezabele, che li manteneva. |
18,20-46 | Il sacrificio del Carmelo 18,20 monte Carmelo: vicino alla Fenicia, luogo di culto per tutte le religioni che si sono susseguite nella terra di Canaan. |
18,21 | con i due piedi: il significato dell'ultima parola non è affatto sicuro, ma la traduzione ( cf. greco; BJ traduce « garretti » ) si accorda con la mimica del
v 26: gli israeliti danzano allo stesso tempo per Jahve e per Baal. |
18,23 | e lo pongano sulla legna: omesso da BJ con i LXX. |
18,24 | Non si tratta soltanto di decidere chi, tra Jahve e Baal, è il signore della montagna o è più potente, ma assolutamente, chi è Dio: la parola di Elia, la sua preghiera ( v 37 ), l'acclamazione del popolo ( v 39 ) non lasciano nessun dubbio: la fede monoteista è la posta di questa competizione. |
18,26 | Dopo giovenco, il TM aggiunge: « che egli aveva loro donato »; omesso dai LXX. |
18,29 | era venuto il momento: la menzione del sacrificio della sera (
Es 29,39;
Nm 28,4; 2 Re 16,15 ) è qui una semplice indicazione della ora. |
18,31 | Questi due vv sembrano una glossa. |
18,34 | Ed essi lo fecero: con i LXX; omesso dal TM. Come riuscirono a trovare acqua se c'era una siccità? |
18,35 | Elia non pratica un rito magico per attirare la pioggia, egli vuole rendere più splendido il miracolo del fuoco. |
18,37 | Il miracolo proverà: 1. ai profeti di Baal e al seguito straniero di Gezabele ( si sappia, v 36 ) che per essi non c'è posto in Israele dove Jahve è Dio; 2. agli israeliti ( questo popolo, v 37 ) che Jahve è il solo Dio, che riporta a sè i cuori. |
18,38 | le pietre e la cenere: con il TM; per BJ è una glossa. |
18,40 | Nella guerra tra Jahve e Baal, i servi di Baal subiscono la sorte che minacciava allora i vinti. |
18,41 | Si era digiunato in preparazione del sacrificio e per ottenere la pioggia. |
18,45 | Izreèl era allora come una seconda capitale per i re d'Israele ( 1 Re 21,1; 2 Re 8,29; 2 Re 9,30s ). |