Giacomo

Indice

Capitolo 3

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Contro l'intemperanza del linguaggio

1 Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo,
Mt 23,8
1 Cor 12,28+
2 poiché tutti quanti manchiamo in molte cose.
Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
Sir 14,1
Pr 10,19
Pr 18,21
3 Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo.
Sir 5,9-15
Sir 28,13-26
4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra.
5 Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose.
Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare!
Dn 7,8+.20
6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna.
Pr 16,27
Pr 26,18-21
Sir 28,22
Mt 15,18
7 Infatti ogni sorta di bestia e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana,
Mt 5,22+
Mt 3,12+
Gen 1,26+
Gen 9,2
8 ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale.
9 Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.
Sal 140,4
10 È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev' essere così, fratelli miei!
Gen 1,27+
11 Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?
Ef 4,29
12 Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi?
Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.
Mt 7,16

La vera e la falsa sapienza

13 Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza.
Sir 19,17-27
14 Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.
Ef 4,1-2
15 Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica;
2 Cor 1,12
1 Cor 3,3
16 poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni.
Gc 1,5+
17 La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia.
1 Cor 13,4-7
18 Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.
Fil 1,11
Eb 12,11
Mt 5,9
Indice

Abbreviazioni
3,1-5,6 La vera sapienza
3,1-12 La lingua è un fuoco
Quanto è detto in questo brano si riallaccia a Gc 1,19:
ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare.
Quello del doveroso controllo della lingua è un tema ricorrente negli scritti sapienziali ( Pr 10,19; Qo 5,1-2 ).
3,1 vi fate maestri: coloro che per ambizione brigano per avere questa carica
( Mt 23,8; At 13,1; 1 Cor 12,28+ ) devono pesare la responsabilità che incombe loro.
Tutto il c 3 sembra rivolto a loro.
- noi riceveremo: volg. legge « voi riceverete ».
3,3-21 I diversi paragoni fanno capire che il controllo della lingua rivela un totale dominio di sé.
Il tema era classico presso i moralisti greci e nei libri sapienziali.
3,3 Quando: una variante ha: « ecco » ( cf. v 4 ).
3,6 Geènna: vedi nota a Mt 5,21-22.
incendia il corso della vita: alla lettera « incendia il ciclo della creazione ».
Espressione che molto probabilmente proviene dai misteri orfici ed indica il mondo creato.
Volg. legge: inflammat rotam nativitatis nostrae ( cf. gr. geneseos ).
3,9 il Signore: volg. legge: « Dio ».
3,10 benedizione e maledizione: la formula antitetica « benedire-maledire »
è frequente nell'AT ( Gen 12,3; Gen 27,29; Nm 23,11; Nm 24,9; Gs 8,34 ).
Ma il cristiano è incapace di maledire ( cf. Lc 6,28; Rm 12,14; 1 Pt 3,9 ).
3,13-18 La sapienza che viene dall'alto
Viene messa a confronto la sapienza che viene dall'alto ( v. 17 )
con la falsa sapienza degli uomini.
Della vera sapienza Giacomo tesse un elogio simile a quello di Sap 7,22-8,1.
3,13 saggio e accorto: nella comunità forse la domanda riguardava in primo luogo coloro che insegnano ( Gc 3,1 ).
La sapienza si riconosce dai suoi effetti ( cf. Gc 1,22-25; Gc 2,14-26 ).
3,17 arrendevole: volg. aggiunge: « acconsentendo a ciò che è bene ».