Qoelet |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poiché |
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2 Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto. | |||||
3 Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. |
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4 È meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. | |||||
5 Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani. | |||||
6 Poiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio. |
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7 Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un'autorità veglia un'altra superiore e sopra di loro un'altra ancora più alta: |
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8 l'interesse del paese in ogni cosa è un re che si occupa dei campi. | |||||
Il denaro |
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9 Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro e chi ama la ricchezza, non ne trae profitto. Anche questo è vanità. | |||||
10 Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi? |
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11 Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. |
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12 Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno. | |||||
13 Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. | |||||
14 Come è uscito nudo dal grembo di sua madre, così se ne andrà di nuovo come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portar con sé. |
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15 Anche questo è un brutto malanno: che se ne vada proprio come è venuto. Qual vantaggio ricava dall'aver gettato le sue fatiche al vento? |
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16 Inoltre avrà passato tutti i suoi giorni nell'oscurità e nel pianto fra molti guai, malanni e crucci. | |||||
17 Ecco quello che ho concluso: è meglio mangiare e bere e godere dei beni in ogni fatica durata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà: è questa la sua sorte. |
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18 Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. | |||||
19 Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore. |
Indice |
5,5 | messaggero: forse il sacerdote, incaricato di ricevere le offerte presentate al tempio (
Lv 4;
Nm 15,22-31; per il sacerdote in qualità di "messaggero del Signore" vedi Ml 2,7 ). Si può scorgere nel « messaggero » l'angelo alla cui presenza non ci si può discolpare; una delle funzioni angeliche consisteva nel registrare le azioni buone ( cf. Tb 12,12+; At 10,4 ); oppure si può vedere, sotto questo termine, il sacerdote che era incaricato dell'esecuzione dei voti ( cf. Ml 2,7 ). I LXX vi sostituiscono: « Dio ». Sui peccati commessi per inavvertenza, cf. Lv 4; Nm 15,22s. Ma tali ipotesi non trovano appoggio nelle antiche versioni. |
5,6a | Questo proverbio ( alla lettera « nel numero dei sogni, e vanità e molte parole » ) è probabilmente mutilo. Alcuni correggono sulla scia del versetto 2 e leggono: « dal numero delle faccende vengono i sogni e dal numero delle parole le vanità » o ancora: « dal numero dei sogni vengono le vanità, abbondanza di parole, inseguimento di vento ». |
5,7-19 | L'autorità, la ricchezza e i loro rischi |
5,8 | Versetto oscuro; BJ traduce: « Il profitto che si ricava da una terra è di tutti; un re è servito dai campi »: probabile allusione alle ingiustizie commesse col pretesto della obbedienza a un'autorità superiore, ingiustizie che hanno come conseguenza di privare i poveri della rendita delle loro terre, col risultato di nuocere poi anche ai grandi. |
5,9 | il denaro: satira, non del ricco cattivo ( come nei profeti ), ma dello stesso denaro, bene o male acquistato, bene o male usato. Non può dare sicurezza nella vita, né essere fonte di felicità. Questa critica prepara l'insegnamento evangelico sul distacco ( cf. Mt 6,19-21.24.25-34 ). Ecco il susseguirsi delle idee: il denaro è mal distribuito ( Qo 5,9 ), spesso dilapidato ( Qo 5,10 ), faticoso da guadagnare ( Qo 5,11 ), doloroso da perdere ( Qo 5,12-16 ), quindi tanto vale spenderlo secondo il bisogno ( Qo 5,17-19 ). Tre esempi: la ricchezza che passa a un altro ( Qo 6,1-2 ), il ricco senza tomba ( Qo 6,3-6 ), il povero che vuole fare il ricco ( Qo 6,7-11 ). Conclusione ( Qo 6,12 ). |
5,16 | nell'oscurità e nel pianto: con i LXX; il TM ha: « mangia nell'oscurità ». |