Luca

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Capitolo 15

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Le tre parabole della misericordia

 
1 Si avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
Es 34,6+
Os 11,8-9
Os 2,21+
Lc 6,36
2 I farisei e gli scribi mormoravano: « Costui riceve i peccatori e mangia con loro ».
3 Allora egli disse loro questa parabola:
Mt 9,10-13

La pecora perduta

 
4 « Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
Mt 18,12-14
Ez 34,1.4.16
5 Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,
6 va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
Lc 19,10
Lc 1,14+

La dramma perduta

 
8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?
9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.
10 Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte ».

Il figlio perduto e il figlio fedele: « il figlio prodigo »

 
11 Disse ancora: « Un uomo aveva due figli.
12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta.
E il padre divise tra loro le sostanze.
13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.
16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
17Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.
Trattami come uno dei tuoi garzoni.
20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Is 55,7
Ger 3,12s
Is 49,14-16
Ger 31,20
21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.
22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.
Zc 3,4
23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.
E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi.
Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.
27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare.
Il padre allora uscì a pregarlo.
29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.
30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
Gv 17,10
32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato ».
Lc 1,14+
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Abbreviazioni
15,1-7 Parabola della pecora smarrita ( Mt 18,12-14 )
La parabola della pecora smarrita, in Luca, ha il suo vertice nell'invito a partecipare alla gioia di Dio nel perdonare;
Matteo invece vuol dare particolare evidenza al compito del pastore nel cercare la pecora smarrita.
15,8-10 Parabola della moneta perduta
15,8 dieci monete: letteralmente "dieci dracme";
la dracma era una moneta greca equivalente al denaro, cioè la paga di una giornata lavorativa.
15,11-32 Parabola del padre misericordioso
In questa stupenda parabola la scena è dominata dall'amore del Padre.
La parabola giustifica il perdono che Gesù accorda ai peccatori.
15,15 Per gli Ebrei i porci sono animali impuri.
15,21 Dopo tuo figlio si segnala un'aggiunta: « trattami come uno dei tuoi salariati »
( cf. v 19 e i codici S, B, C, ecc. ).
15,25 Il figlio maggiore: all'atteggiamento misericordioso del padre, simbolo della misericordia divina, si contrappone nel figlio maggiore l'atteggiamento dei farisei e degli scribi che si lusingano di essere « giusti » perché non trasgrediscono alcun comandamento della legge ( v 29; cf. Lc 18,9s ).