Ebrei

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Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso.
2 Poiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato.
1 Cor 10,1-13
3 Infatti noi che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha detto: Sicché ho giurato nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo!
Questo, benché le sue fossero compiute fin dalla fondazione del mondo.
Sal 95,11
4 Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le sue opere.
5 E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo!
Gen 2,2
6 Poiché dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza,
Sal 95,11
7 egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!
Sal 95,7s
8 Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno.
Dt 31,7
Gs 22,4
9 È dunque riservato ancora un riposo sabbatico per il popolo di Dio.
10 Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie.
Ap 14,13
11 Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.
12 Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.
1 Pt 1,23
Is 49,2
Ap 1,16
Ef 6,17
1 Cor 15,44+
Rm 1,9+
Gv 12,48
13 Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.
Gb 34,21-22
Sap 1,6

Gesù, un sommo sacerdote in grado di compatire

14 Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede.
Eb 9,11.24
15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato.
Eb 3,1
Eb 10,23
Eb 2,17-18
Eb 5,7+
Gv 8,46
Rm 8,3
16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.
2 Cor 5,21
Eb 10,19+
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Abbreviazioni
4,1-13 Il riposo promesso al popolo di Dio
4,1 Il paragone istituito tra Mosè e Gesù ( Eb 3,1s; cf. At 7,20-44+; Gv 1,21+ )
si prolunga qui tra gli israeliti e i cristiani.
I primi, increduli nella parola di Dio, non entrarono nel riposo della terra promessa
( Eb 3,17-19 ).
Ma la promessa di Dio non può restare vana.
Essa è valida ora per i secondi, invitati a entrare nel riposo della beatitudine divina, di cui il primo riposo non era che la figura.
4,2 Per esempio Giosuè e Caleb ( cf. Nm 13-14 ).
Esiste anche una variante: « la parola che udirono … non era unita alla lede nelle cose che avevano ascoltato ».
4,3-5 Il riposo, di cui si parla in Sal 95,11, viene identificato, mediante una rilettura cristiana, con il riposo di Dio dopo la creazione, richiamato dalla citazione di Gen 2,2.
4,3 Infatti: una variante legge: « quindi ».
- in quel riposo: una va riante ha: « un riposo ».
4,7 Si ripete la citazione di Sal 95,7-8.
4,8 Giosuè: successore di Mosè, guida Israele nella terra promessa ai patriarchi;
il suo nome richiama quello di Gesù, che guida i cristiani alla salvezza.
4,9 Il riposo sabbatico è un'imitazione di quello di Dio ed è prefigurazione della salvezza finale.
4,12 La parola di Dio è efficace come la sentenza di un giudice.
Essa è assimilata a una spada tagliente che penetra nell'intimo.
La spada infatti esegue la sentenza del magistrato.
viva: la parola di Dio trasmessa dai profeti, e poi dal Figlio, e di cui abbiamo colto un'espressione in Sal 95,7-11, è viva ed efficace nei credenti ( 1 Ts 2,13+ ).
P. questa parola che giudica ( cf. Gv 12,48; Ap 19,13 )
i movimenti del cuore e le intenzioni segrete dell'uomo
nella sua ricerca del « riposo » divino ( su anima e spirito vedi 1 Ts 5,23+ ).
4,14-10,18 Cristo sommo sacerdote
Inizia la seconda parte della lettera con un'ampia esposizione sul tema di Cristo sommo sacerdote.
Gesù è il mediatore unico e definitivo perché ha tolto dal mondo il peccato,
mediante la donazione di se stesso sulla croce.
4,14-5,10 Gesù, costituito sacerdote di Dio
Gesù, come Figlio, può accedere al mondo di Dio e, in quanto solidale con gli esseri umani, è in grado di comprendere le loro miserie.
Mediante il ricorso ai testi biblici si prova questa seconda qualità di Gesù mediatore, costituito da Dio sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek.
Quest'ultima espressione sviluppa nel testo greco dei LXX, da cui è tratta la citazione, il semitico "al modo di Melchìsedek" del testo ebraico di Sal 110,4, accentuando l'appartenenza ad una classe che viene opposta a quella levitica.
4,14 attraversato i cieli: prima menzione dei cieli, nei quali si svolge,
secondo la lettera, l'ufficio sacerdotale del Cristo.
Seduto alla destra di. Dio ( Eb 1,3; Eb 8,1 ),
il Cristo appartiene con Dio alle realtà immutabili e definitive:
il suo sacrificio, consumato una volta per sempre ( Eb 7,26-27+ ),
assume un valore perfetto ed eterno ( Eb 8,1.4+; Eb 9,11-12.23-24 ).
L'oggetto della speranza cristiana è il compimento di questa salvezza
nella città celeste ( Eb 9,28; Eb 12,22-24 ).
4,15 Come poteva essere che Gesù fu tentato in ogni cosa?