Romani

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Capitolo 10

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

I Giudei hanno misconosciuto la giustizia di Dio

1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera sale a Dio per la loro salvezza.
2 Rendo infatti loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta coscienza;
Pr 19,2
3 poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio.
Fil 3,9
4 Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede.
Gal 3,24
Rm 9,30-31+

Annunziata da Mosè

5 Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa.
Rm 3,21
Rm 4
6 Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo?
Questo significa farne discendere Cristo;
Lv 18,5+
Gal 3,12+
Dt 9,4
Dt 30,12s
7 oppure: Chi discenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti.
Sal 107,26
1 Pt 3,19+
8 Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo.
Dt 30,14
Sir 21,26
9 Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo.
At 2,36+
1 Cor 12,3
Rm 1,4+
10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso.
Is 28,16
Rm 9,33
12 Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano.
Rm 1,16
13 Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Gl 3,5
At 2,21+

Sono senza scusa

14 Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui?
E come potranno credere, senza averne sentito parlare?
E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?
Eb 11,6
15 E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati?
Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!
At 8,31
Is 52,7
16 Ma non tutti hanno obbedito al vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
Rm 1,5+
17 La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo.
Is 53,1
18 Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro: per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole.
Sal 19,5
19 E dico ancora: Forse Israele non ha compreso? Già per primo Mosè dice: Io vi renderò gelosi di un popolo che non è popolo; contro una nazione senza intelligenza susciterò il vostro sdegno.
Dt 32,21
Rm 11,11
20 Isaia poi arriva fino ad affermare: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non si rivolgevano a me,
Is 65,1
Rm 9,30
21 mentre di Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle!
Is 65,2
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Abbreviazioni
10,1-4 Amore di Paolo per Israele
10,2 ma non secondo una retta conoscenza: come lo zelo di Paolo prima della conversione ( At 22,3; Gal 1,14; Fil 3,6; cf. 1 Tm 1,13 ).
10,3 giustizia di Dio: la giustificazione non è un bene da conquistare, ma una grazia da accogliere mediante la fede nel Cristo ( cf. Rm 1,16+; Rm 4,25+; Rm 7,7+ ).
10,5-13 La salvezza è per tutti
La giustizia che viene dalla fede ( v. 6 ) segue una logica alternativa rispetto alla giustizia che viene dalla Legge ( v. 5 ).
Grazie alla fede in Gesù Cristo, riconosciuto come Signore, la salvezza, dono di Dio, raggiunge tutti gli uomini senza distinzione tra Ebrei e pagani.
Nel testo si susseguono citazioni di Lv 18,5; Dt 9,4; Dt 30,12-14; Is 28,16; Gl 3,5.
Per la citazione della profezia di Gioele vedi anche At 2,17-21 con la nota esplicativa.
10,5 Si può essere salvati osservando tutta la legge?
10,6 che viene dalla fede: il Dt riassumeva tutta la legge nel precetto dell'amore, praticato dall'uomo che abbia il « cuore circonciso » ( Dt 2,29; Dt 10,16; Ger 4,4; Ger 9,25 ),
una circoncisione operata da Dio stesso ( Dt 30,6 ),
equivalente del dono della legge « scritta sul cuore » ( Ger 31,33 ).
In questo modo era annunziata la « giustizia della fede »: la « parola della fede »
è « nel cuore » ( v 8; Dt 30,14; cf. Dt 3,27+; Dt 8,2+ ),
parola dettata e attuata in noi dallo Spirito ( Rm 8,4+ ).
10,7 nell'abisso: abisso dell'oceano in Dt 30,13,
dello sheol nell'applicazione che ne fa Paolo.
Il Targum evocava già Mosè che discendeva dal Sinai e Giona che risaliva dall'abisso.
10,9 che Dio lo ha risuscitato dai morti: all'adesione interna del « cuore »
corrisponde la professione di fede esterna, quale ha luogo nel battesimo.
10,14-21 L'ignoranza d'Israele è senza scusa
Paolo vuole dimostrare che l'ignoranza d'Israele, cioè il suo rifiuto del Vangelo,
è senza scuse perché esso è stato annunciato dagli inviati di Dio.
L'incredulità d'Israele è stata tuttavia preannunciata dalla parola di Dio,
consegnata nelle sacre Scritture.
Una serie di citazioni bibliche conferma questa tesi paolina: Is 52,7; Is 53,1;
Sal 19,5; Dt 32,21; Is 65,1-2.
10,14 senza aver prima creduto in lui: l'argomentazione, che utilizza la Scrittura, è chiara: se Israele nel suo insieme non invoca di fatto il nome del Signore, è perché si è mostrato ribelle alla luce che gli è stata proposta.
10,17 per la parola di Cristo: una variante legge: « per la parola di Dio ».
10,18 la loro voce: quella dei predicatori del vangelo.
10,19 il vostro sdegno: l'allusione alla gelosia di Israele prepara Rm 11,11.14.
10,21 disobbediente e ribelle: il testo originale ebraico si riferisce in tutti due i casi
( vv 20 e 21 ) al popolo giudaico;
ma nel primo caso si tratta di un Israele che « non invoca più il nome di Jahve »
e si trova perciò nella stessa situazione dei pagani.
La versione greca, che in Is 65,1 parla di una « nazione » non di un « popolo »
come in Is 65,2, facilitava l'applicazione ai pagani.