Galati |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
II. Argomentazione dottrinale |
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L'esperienza cristiana |
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1 O stolti Galati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? |
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2 Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione? |
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3 Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne? | ||||||
4 Tante esperienze le avete fatte invano! | ||||||
5 Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione? |
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Testimonianza della Scrittura: la fede e la legge |
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6 Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia. |
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7 Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. | ||||||
8 E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. | ||||||
9 Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette. |
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10 Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. |
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11 E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. |
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12 Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà quelle cose, vivrà per esse. | ||||||
13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, |
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14 perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede. |
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La legge non ha annullato la promessa |
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15 Fratelli, ecco, vi faccio un esempio comune: un testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara nullo o vi aggiunge qualche cosa. | ||||||
16 Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furono fatte le promesse. Non dice la Scrittura: « e ai tuoi discendenti », come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. |
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17 Ora io dico: un testamento stabilito in precedenza da Dio stesso, non può dichiararlo nullo una legge che è venuta quattrocentotrenta anni dopo, annullando così la promessa. |
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18 Se infatti l'eredità si ottenesse in base alla legge, non sarebbe più in base alla promessa; Dio invece concesse il suo favore ad Abramo mediante la promessa. |
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Funzione della legge |
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19 Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. |
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20 Ora non si dà mediatore per una sola persona e Dio è uno solo. | ||||||
21 La legge è dunque contro le promesse di Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; |
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22 la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. |
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23 Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. | ||||||
24 Così la legge è per noi come un pedagogo. | ||||||
25 Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. | ||||||
26 Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, |
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27 poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. |
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28 Non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. |
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29 E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. |
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Indice |
3,1-4,31 | Il Vangelo di Paolo 3,1-5 La salvezza mediante la fede L'apostolo prima di tutto si appella all'esperienza dei Gàlati. Essi, che hanno ricevuto il dono dello Spirito di Dio grazie alla fede nel Vangelo, come possono ora dare credito a chi propone la circoncisione come via di salvezza? Dando ascolto ai nuovi predicatori e accettando la legge mosaica essi rischiano di trascurare l'esperienza dello Spirito, dono di Dio per mezzo della fede in Cristo. Il Vangelo è l'annuncio di Gesù crocifisso ( 1 Cor 1,22-23; 1 Cor 2,2 ). 3,1 Cristo crocifisso: la dottrina della redenzione mediante la morte e resurrezione di Cristo costituisce la base della catechesi paolina ( cf. Gal 1,1-4; Gal 6,14; 1 Cor 1,17-25; 1 Cor 2,2; 1 Cor 15,1-4+; 1 Ts 1,9-10; At 13,26-39 ). |
3,3 | carne: allusione alla circoncisione che i predicatori giudaizzanti magnificavano. |
3,4 | Tante esperienze le avete fatte invano?: altra traduzione: « avete dunque sofferto tanto invano? ». |
3,6-14 | I veri discendenti di Abramo 3,6 Citazione di Gen 15,6 ( LXX ). |
3,8 | Citazione di Gen 12,3; Gen 18,18. |
3,10-12 | Nessun uomo, da solo, è in grado di osservare tutta la Legge (
Rm 7,18 ). Coloro che pongono fiducia nelle proprie buone opere, compiute secondo la Legge, si ingannano, attirandosi la maledizione. Al v. 10 è citato Dt 27,26 e nei due versetti successivi Ab 2,4 e Lv 18,5 ( LXX ). |
3,12 | Ora la legge non si basa sulla fede: la legge suppone in effetti una pratica e una pratica totale (
v 10 e
Gal 5,3; cf.
Gc 2,10 ), che essa stessa, da sola, non saprebbe assicurare ( cf. At 15,10; Rm 7,7+ ). |
3,13 | Cristo che muore in croce, solidale con i peccatori, condivide la maledizione comminata ai trasgressori della Legge. Il Crocifisso, nella prospettiva della Legge, è maledetto ( citazione di Dt 21,23; vedi anche 2 Cor 5,21 ), mentre invece egli è l'origine della benedizione di Dio ai credenti. maledizione: per liberare gli uomini dalla maledizione divina che la violazione della legge faceva pesare su di essi, il Cristo si è fatto solidale in questa maledizione ( cf. Rm 8,3+; 2 Cor 5,21+; Col 2,14+ ). L'analogia, molto lontana, del Cristo crocifisso e del condannato di Dt 21,23 non è che una illustrazio ne di tale dottrina. Egli ha accettato di passare come « maledetto » agli occhi degli ebrei, come il « servo » di Is 53. |
3,14 | la promessa dello Spirito: il codice di Beza e altri hanno: « la benedizione dello Spirito ». |
3,15-18 | La promessa e la Legge |
3,16 | Paolo identifica la discendenza di Abramo, di cui si parla in
Gen 12,7, con Cristo. discendenza: l'uso, da parte della Scrittura, di un termine collettivo, che può designare un solo individuo, permette a Paolo di illustrare ulteriormente la sua argomentazione, per la concordanza che essa ha con l'AT. |
3,17 | La Legge, data da Dio a Mosè molto tempo dopo la promessa fatta ad Abramo, non può annullare il suo libero impegno, che è come un testamento. La promessa incondizionata, fatta da Dio ai Padri ( Gen 12,1+; Gen 15,1+; Rm 4,13+; Eb 11,8 ), è qui considerata come un testamento ( cf. Eb 9,16-17 ). Anche se è vista come una « alleanza » che obbliga pure gli uomini, non la si può concepire come un contratto bilaterale ( v 20 ) che subordina la salvezza alle opere della legge. Dio si contraddirebbe se la legge non lasciasse intatta la gratuità della promessa. Infatti il ruolo della legge era di smascherare il peccato ( v 19 ), per avviare le coscienze verso la fede nel Cristo ( vv 24-25 ). Quanto tempo passò fra Abramo e la legge? |
3,19-29 | Funzione e scopo della Legge 3,19 La Legge dà all'uomo la conoscenza del peccato, in quanto, dove non c'è Legge, non c'è trasgressione ( Rm 4,15; Rm 5,20 ). La Legge, pertanto, ha unicamente la funzione di custodire quelli che sono in attesa della venuta di Gesù Cristo, il quale solo può rendere liberi. Della mediazione degli angeli nella rivelazione della Legge al Sinai si parla in At 7,53 e Eb 2,2. Perché allora … discendenza: variante: « allora perché la legge delle opere? Essa fu aggiunta fino alla venuta della discendenza ». angeli: le tradizioni giudaiche menzionavano la presenza di angeli sul Sinai, quando fu data la legge. Il « mediatore » è Mosè ( cf. At 7,38+ ). |
3,20 | L'intervento di un mediatore caratterizza la legge, mentre la promessa emana solo da Dio. |
3,22 | Nella sacra Scrittura si dice che tutti gli uomini sono sotto il dominio del peccato ( nello stesso senso anche Rm 3,9-20.23 ). Per accogliere la giustizia come dono gratuito, bisogna prima rinunziare a pretenderla come cosa dovuta. La Scrittura ( v 8, v 16 ) è espressione e strumento del disegno di Dio ( Rm 11,32 ). |
3,24-25 | Il ruolo della Legge è assimilato a quello del pedagogo, che deve controllare i figli affidatigli dal padre (
1 Cor 4,15 ). 3,24 pedagogo: dal momento in cui il pedagogo ha condotto il fanciullo « fino al » maestro, il suo ruolo è finito. Così era il ruolo preparatorio, essenzialmente temporaneo, della legge, ormai compiuto dalla fede in Cristo e dalla grazia ( Rm 6,14-15+; cf. Mt 5,17+ ). |
3,26 | Tutti: non solamente « noi », ebrei, ma « voi », pagani. |
3,27 | L'espressione rivestiti di Cristo è posta in relazione con battezzati in Cristo. L'esperienza battesimale fonda la nuova identità dei credenti, che sono resi partecipi della condizione filiale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio ( Gal 4,4-7 ). battezzati in Cristo: fede e battesimo, lungi dall'opporsi, si includono reciprocamente ( cf. Rm 6,4+ ). |
3,28 | poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù: il papiro di Chester Beatty e altri hanno: « poiché voi tutti siete di Cristo Gesù ». |
3,29 | Paolo ritorna alla discendenza di Abramo (
vv 6-9 ); essa ormai è costituita dai figli di Dio che credono in Gesù Cristo e appartengono a lui, e non più da una discendenza secondo la carne ( cf. Fil 3,3 ). |