Paolo dice che come la condanna si è estesa a tutti, così la giustizia si è estesa a tutti; e che come molti sono stati costituiti peccatori, così molti saranno costituiti giusti.
"Molti" qui dovrebbe essere un modo di dire per "tutti", per mantenere il parallelismo e perché altrove Paolo dice che tutti sono peccatori ( per esempio Rm 3,23; Rm 5,12 ).
Però, è chiaro in tutta la Bibbia che non tutti saranno salvati ( per esempio Mt 7,13-14; Mt 25,41; Ap 20,11-15 ).
Basta considerare il contesto del ragionamento in Romani, per capire che la salvezza viene accettata per fede ( Rm 5,1; vedi anche Rm 3,22-26 ), e non è automaticamente per quello che Cristo ha fatto.
Inoltre, nei
capitoli 9-11 Paolo dice che Dio ha misericordia per alcuni e non per tutti, e che alcuni Israeliti non sono salvati.
È meglio leggere
Rm 5,18-19 nel senso che la giustizia si è potenzialmente estesa a tutti, cioè che adesso ci sono l'offerta e la possibilità della giustizia e di essere costituiti giusti per tutti, se le accettano cioè se hanno la fede in Gesù, cioè se ricevono l'abbondanza della grazia secondo
Rm 5,17.
Vedi i commenti su Fil 2,10; Col 1,20; 1 Tm 2,4.