Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B70-A5
Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale dei Frati Minori di Torino
( Vietata ogni riproduzione )
( Continuazione v. num. precedente )
Per quanto sia, non potranno mai anche le persone pie comprendere ciò che avviene in un'anima, quando è unita in colloquio con Dio.
Maria SS.: Figlio, vogliamo far di te molte cose: io sono il tuo braccio destro e il mio figlio Gesù è il tuo tutto.
Maria SS.: Cosa ci hai fatto, Leopoldo, che tanto t'amiamo?
« Dolce Mamma, prima di tutto, perché tu sei la Mamma del mio Paradiso: Gesù; in secondo luogo per il tuo Cuore materno m'hai cibato molto delle misericordie Divine e molto, ancora, hai avuto pietà della mia miseria.
Questa terra mi diviene sempre più dura: io vorrei volarmene felicemente in seno a Dio, mio Gesù dolcissimo, ma sono troppo peccatore: il mio Gesù non mi vuole ancora!
Dolce Mamma, prega il Padre nostro che è in cielo, supplica colla tua nobilissima voce, Tu Immacolata Vergine, dal celeste Padre eletta; se Tu vuoi che l'opera sia messa sotto la tua protezione, ci hai da ottenere la salvezza di tutto il mondo mediante la tua pienezza di grazia e la tua santità, più eccelsa di quella di tutte le creature uscite dalle mani di Dio.
Vuoi negarci questo favore? fallo, o Vergine Santissima; ricordati che siamo tutti figli tuoi comprati col Divin Sangue del Figlio tuo; e per la tua infinita misericordia sei la nostra corredentrice.
Duecento circa sono le pagine scritte di nascosto o di notte le quali rivelano la bontà, la carità che Dio ha verso i poveri peccatori, ma l'amore che porta Dio alle anime che amano Gesù, non si può descrivere; non si può indovinare per la sua immensità; e quando il pio lettore leggerà queste umili pagine, suggerite dalla carità di Dio, vedrà sempre più splendidamente gli oracoli di nostra santa fede, conservata immacolata per tanti secoli dal Santo Pastore che tiene le sacre redini consegnate da Gesù Cristo al suo Vicario in terra, il quale solo al mondo ci guida sapientemente, splendidamente, come il sole, secondo la mente di Dio Altissimo, a confusione dei figli ribelli, che vorrebbero strappare dal cuore del pio credente il tesoro più prezioso, inestimabile, quello della nostra santa fede.
Allontanate, o Signore, come la peste, colla vostra potenza questo errore di deformi, che tentano rapirci il Paradiso.
Noi vogliamo Te, o Signore, noi vogliamo il nostro Gesù Crocifisso, noi vogliamo la fede dei primi Cristiani, dei martiri delle Catacombe!
Sei tu o mio Dio, che mi fai scrivere; si compia, o mio Dio, la tua misericordia infinita al povero fra Leopoldo, ( la sera del giorno 12 ottobre 1908 ) ».
Come già dissi antecedentemente, se tanto amo il mio Gesù, l'amor mio non va disgiunto da quello della sua SS. Madre.
Invocandola, affinché mi tenesse compagnia ai piedi del suo Divin Figlio Crocifisso ( che gaudio immenso amare Maria SS. ), mi fece intendere che da una parte degli uomini è molto derisa e disprezzata.
Chi disprezza la Madre del Salvatore nostro è un mostro, è un demonio: per quanto un'anima abbia il cuore d'una durezza selvatica non potrà mai arrivare a maltrattare una tal Mamma, Madre di Dio e Madre nostra!
Dolcissima Mamma, insegnami tu il modo di fare riparazione, affinché il tuo Nome Santissimo sia onorato e santificato.
Tu consigli il santo Rosario e la giaculatoria: Sia benedetta la Santa e immacolata Vergine Madre di Dio.
Questi sono i due punti principali per fare riparazione.
Vale più l'amore di Dio, e della Sua SS. Madre che tutto l'oro del mondo!
Gesù: Non c'è anima al mondo, per quanto non formata di scienza, che possa misconoscere la maestà, la grandezza, la gloria di Dio, che si manifesta eternamente in cielo e in terra.
Gesù al figlio: Tu sei il mio angiolo Consolatore.
Mio buon Gesù, ma questo non oso segnarlo, perché avanti a Dio nulla c'è di nascosto: Tu vedi negl'intimi penetrali del mio cuore.
Mio Gesù, io sono peccatore: tu sei testimonio fedelissimo del mio operare!
Gesù mi ripete di scrivere, ciò che io feci per santa obbedienza.
Ah! se il mondo sapesse apprezzare la misericordia, la carità che sta nascosta in chi ama Gesù Crocifisso, tutto il mondo si farebbe frate regolare, colla sicurezza che Gesù, ci fa pregustare ai piedi della Croce la soavità degli angioli, scopre alla mente del religioso le meraviglie della fede, rende il cuore dolcissimo, pieghevole ai detti, al volere di Dio.
Oh, l'anima inebriata dal gaudio celeste, ripeterei più volte e più volte ancora!
Mio Dio, mio Signore Gesù Crocifisso, lasciami avvicinare le mie stanche labbra al Cuor tuo trafitto: mi abbandono nelle tue immense braccia e nella tua altissima carità: stringimi al tuo Cuore, monte di misericordia; dammi il bacio del perdono e me, ne volo con te in Paradiso, o Signore.
Ah, quanto è mai brutta la terra per chi ama Gesù!
Il mio Gesù mi disse che io sono la delizia del suo Cuore.
Oh …! quanto è ammirabile la carità del Signore!
Gesù: Fra noi Leopoldo, né giorno né notte ci si lascerà mai! la croce che tieni sul petto portala sempre nel riposo dalla parte del cuore e avrai sonni quieti col tuo Gesù.
Gesù: Guarda, Leopoldo, io disperdo tutti i tuoi peccati, la veste bianca, di che tu sei adorno, procura di tenerla preziosa, cosicché quando vieni da me a fare l'adorazione sia Sempre bella, netta da ogni piccola macchia e dalla polvere.
Il mio Gesù è tanto dolce quando parla che pare un vezzoso bambino e mi disse: Com'è bella la vita che ti ho dato!
Maria SS.: Il mio Spinto e quello di mio figlio tanto s'è introdotto nel tuo cuore che nessuno ci potrà disunire: non ti senti, Leopoldo, un altro amore insolito?
Sì, Mamma, sento un amore che non si può resistere!
L'inferno trema quando recito: « Sia lodato e ringraziato ogni momento il mio Crocifisso Gesù, vero Figlio di Dio e di Maria SS.ma e il SS. Sacramento! ».
Il mio buon Gesù Crocifisso mi domanda quale grazia io chiedo per me.
Io gli domando l'amor suo continuo, e poi gli domando la grazia che a tutti quelli che fanno la Santa Adorazione al S. Crocifisso e hanno fede in Lui faccia grandi favori e miracoli, affinché al suo SS. Nome venga fatta riparazione e la Croce sia riverentemente rispettata e adorata, perché simbolo di nostra salvezza.
Il mio Gesù mi disse: Leopoldo, sei capace di trovare altrove l'amore che sorpassa il mio? tu sei qui vicino a me, hai la pace serena nel cuore e l'anima tua esulta di gaudio angelico.
Siamo qui ambedue: amiamoci! amore per amore: tu ami Me, lo amo te senza misura!
Gesù soggiunge: Non ho mai avuto al mondo anime che avvicinassero le labbra cosi sovente al mio Cuor trafitto: a te è permesso, perché sei il mio Serafino d'amore e di preghiera.
Mio Dio, quando appoggio le mie labbra sopra il tuo Divin Cuore è perché Tu me le mondi, affinché la mia lingua sia per cantare le tue lodi, per dare gloria a Te mio eterno Paradiso!
A Gesù piace molto la giaculatoria ( Gesù mio, misericordia ): disse che è tutta umiltà e confidenza in Dio.
Il mio Gesù non disse mai parole inutili, ma sagge, ben ponderate.
Le tue preghiere sono accette al trono dell'Altissimo Iddio.
Sarai un Serafino in terra, poi trapiantato in cielo nella compagnia degli Angeli!
Qualche volta ti parrà impossibile che in questo Crocifisso Io il tuo Gesù, ti parli; eppure sono propriamente Io il tuo Signore!
Gesù: Ti ho ridonato una veste bianca di viva luce: lo dico a te affinché i peccatori abbiano confidenza nel mio Cuore, che essi ancora ritornando a me, saranno rivestiti di grazia santificante.
E dono il mio amore a tutti quelli che s'avvicinano a te.
Avrai il piccolo dono, colla semplicità che ti darò, di attirare le anime a gloria del tuo Dio Altissimo, Gesù.
A qualcuno parrà impossibile che un Dio s'abbassi tanto: eppure e così: se amo le anime candide, mi sta molto a cuore di vedere i peccatori far ritorno nelle immense braccio mie del tuo Crocifisso Gesù!
« O bontà infinita di Dio, che ti sento vicino a me! io non dovrei neanche più osar fiatare: lascia che ti dimentichi un momento, che dimentichi che Tu sei vivissimo alla mia presenza, e, per l'amore che ti porto, che ti stringa al mio cuore! ».
Gesù: E perché mai dimenticarmi per stringermi al tuo cuore? Non sai che io, sebbene Dio, sono più umile di te? anzi mi delizio stare con anime che m'amano e conversare come l'Amore degli angioli? non basta; l'amore d'un Dio Crocifisso non si misurai Se tu sapessi, Leopoldo! quando s'avvicina il momento che tu vieni a fare adorazione a Me, nel santuario dedicato alla Mamma, non t'accorgi che io t'aspetto?
« Sì, mio amore purissimo, perché quando sono per finire la cena mi sento rapire e l'anima mia è inquieta; vorrebbe già trovarsi vicino al mio Gesù, ma l'ubbidienza mi trattiene ».
Gesù: Se avessi due Paradisi, te li darei tutt'e due tanto e l'amore che ti porto, perché fai la mia obbedienza, la mia volontà.
« Mio Gesù Dolcissimo, il lavoro che Tu mi fai fare non è fatica, ma gaudio; e chi non ama di scrivere? è una continua conversazione con Dio! chi mi fa scrivere? chi mi detta? Gesù Crocifisso! oh, Amore infinito, si starebbe un'eternità a fare il segretario per il mio Gesù! ».
Gesù mi disse: Bacia il mio Costato: domani il tuo Gesù bacia il tuo cuore, quando tu mi ricevi nella Santa Comunione.
Non mancare mai, Leopoldo, di venire a visitarmi nel SS. Sacramento la sera, prima di andare in cella a prendere riposo.
Gesù soggiunge: Scrivilo subito, affinché gli altri ti imitino.
Gesù mi disse: Ricordati, Leopoldo, d'amarmi tanto collo scritto e coll'esempio.
Gesù: Vedi, figlio mio, quanto ti amo!
Quanta soavità, mio Dio, m'infondi sempre nello spirito!
Come io posso ringraziarti di tanto amore che infondi nel cuore mio?
Colla scusa che non sei capace, non mi lasciare lì, amami con tutte le tue forze, con tutta l'anima tua; così saprai amarmi: comprendi, figlio quanto ti amo?
Oh, se lo comprendo!
Ebbene abbi sempre di mira il tuo Cristo Gesù, vero figlia di Dio vivo e di Maria SS.ma.
Il mio Gesù mi disse, appena ricevuta la Santa Ostia, queste parole: Cibato, o mio figlio, del Pane degli Angioli, l'anima tua sia in tutta la mia potenza inebriata d'amore e di grazia nel gaudio eterno del tuo Crocifisso Gesù, e nel Santissimo Sacramento: il tuo cuore e il Mio sono così intimamente uniti che nessuno può separarci.
Se tentano rubare te rubano Me, se tentano rubare Me, rubano te: ciò che non avverrà mai.
Il mio buon Gesù si fece promettere di nuovo che ogni sera nelle ore silenziose andassi a salutarlo, e lasciò intravedere la maestà di un Dio, la sua potenza, nello stesso mentre il rispetto che si deve avere al Creatore.
Per dir il vero, io non osavo neanche più fiatare: che momenti solenni! quanto rispetto dovremmo avere per il nostro Signore, se sapessimo che ci sta davanti; se ne facessimo la considerazione, ci umilieremmo nella polvere profondamente.
E certuni in chiesa si vergognano di piegare il ginocchio: meno ancora! si vergognano di scoprirsi il capo passando davanti a una chiesa! e i reverendi sacerdoti con quale divozione recitano il S. Uffìzio?
Amici cari, ricordiamoci che sempre siamo alla presenza di Dio, che vede tutte le nostre azioni buone e non buone!
Ah, non ci burliamo di Dio! non sappiamo se poi ci resterà il tempo di far riparazione: approfittiamo del tempo, così prezioso, per spenderlo tutto per Gesù nel lavoro e nella preghiera!
Poi il mio SS. Crocifisso Gesù vuole, quando mi reco ai piedi del Santissimo Altare, che io porti la veste bianca, che mi ha indossata, sempre netta dalla polvere; cioè che, finito il giorno, avvicinandomi a Gesù, faccia un atto d'umiliazione, un atto di pentimento delle imperfezioni commesse nel corso della giornata.
Il mio Gesù mi fece gustare come un minutissimo saggio, grosso quanto la punta di un ago, la potenza, la dolcezza, la gloria, l'immenso gaudio di un'anima, che, dopo la morte, vola in seno al suo Dio che tanto amò, assistita dallo Spirito di Dio.
Si direbbe che tali anime sono tanti piccoli Gesù!
Non voglio più separarmi dal mio Dio, né giorno né notte, né in vita né in morte, né nell'eternità!
Che l'occhio mortale veda la veste bianca avuta dal tuo Gesù è impossibile! sarebbe accecato: l'anima è avvolta in un mare di luce!
Il mio Gesù mi disse: Mi vuoi bene, Leopoldo?
Tanto, mio buon Gesù, e Tu?
Vedi bene che ti cibo ogni giorno delle mie carni Sacrosante e cosa vorresti di più?
Ah, l'intimità regna fra Me e te! Per la tua semplicità di vedere, non sai l'edificio che si presenta davanti a te: le tentazioni ti serviranno per meritare e umiliarti.
Dopo d'aver fatto la preghiera di Adorazione al Dio degli eserciti, mi rivolgo di nuovo al mio Signore, perché si ricordi del Santo Padre e non lo dimentichi mai.
Il mio buon Gesù mi disse: Sappi, Leopoldo, che io amo tanto il mio Vicario.
Il mio Gesù: Spargerai grazie e favori colla mia potenza; avrai sempre più in avvenire il mio amore e la grazia mia.
Ma non sai che sebbene tu sia persona umana e lo tuo Dio non resisto se non sono sempre con te?
Ti ho fatto segnare ciò, perché molti non credono che un Dio si abbassi, secondo la mente dei poco sapienti e di poca fede; mentre il tuo Gesù si rende famigliare nel conversare colle sue creature, che senza misura amano il Creatore.
Quanto scrivi si può chiamare anche il libro della sapienza: voglio che nella tua mente, e nel lavoro e altrove, il mio nome di Gesù e quello di Maria sia sempre impresso come effige.
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.
N. d. R.
Il Rev. P. Francesco Maccono O.F.M., Postulatore, ci prega di far conoscere ai lettori de « L'Amore a Gesù Crocifisso » che la causa di Fra Leopoldo è ferma per la mancanza di fondi necessari all'inizio di essa.
Chi l'aiuterà? Certo tutti gli ammiratori del servo di Dio.
Specificare però l'offerta con la dicitura: « Pro causa di Fra Leopoldo ».