Comunione e comunità

Indice

Capitolo II - L'orizzonte degli impegni

Prima di tutto, la vita interiore

69. - Il discorso svolto in quest'ultima parte, è ancora previo all'azione pastorale vera e propria, che deve coinvolgere tutti nella corresponsabilità di affrontare i problemi relativi al vivere la comunione e al costruire la comunità con tutti i suoi risvolti e in tutte le sue conseguenze.

Eppure, quanto è stato detto è premessa indispensabile al lavoro che ci attende, perché l'impegno di una Chiesa che sia « in Cristo quasi un sacramento di intima unione con Dio e di unità di tutto il genere umano »,158 richiede anzitutto conversione sincera e dedizione appassionata all'ideale di comunione per il quale Cristo ha vissuto, ha predicato e pregato, è morto ed è risorto.

In attesa dei programmi che, secondo la logica intrinseca al tema e secondo l'ordine delle esigenze pastorali, saranno scelti per i prossimi anni, ogni fedele e ogni realtà comunitaria, qualunque sia la sua collocazione ecclesiale, può occuparsi di quel che più importa per la mentalità e gli atteggiamenti da assumere: la verifica e la riforma interiore.

Nel contempo, tuttavia, è opportuno, a misurare l'ampiezza delle implicazioni e degli appuntamenti, un qualche sguardo complessivo sugli impegni che la comunione potrà comportare nei prossimi anni.

Impegni per la vita interiore della Chiesa

70. - La distinzione tra impegni per la vita della Chiesa e impegni per la sua missione, quando si tratta di comunione, ha solo una ragione pratica, che consente di intendersi con maggiore chiarezza.

a) Per sviluppare organicamente il programma « comunione e comunità », sembra innanzi tutto necessario approfondire il tema generale della comunione secondo le tre articolazioni: come « comunione di fede », « comunione di sacramenti » e « comunione di disciplina ».

Una occasione propizia, per avviare questo approfondimento, è offerta dal Congresso Eucaristico nazionale, che si celebrerà a Milano nel 1983, col tema: L'Eucaristia al centro della comunità cristiana ».

L'Eucaristia è « mistero di fede »,159 sacrificio di alleanza,160 « sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità »,161 il sacramento della comunione per eccellenza.

b) Oltre che sviluppare lo studio del tema nelle sue articolazioni fondamentali, basate sulla fede e sulla grazia sacramentale, non potranno non essere prese in considerazione quelle realtà ecclesiali, che formano il corpo mistico e sono formate dal corpo eucaristico di Cristo: le Chiese particolari e, nell'ottica conseguente, le comunità parrocchiali.

A tutti è nota l'importanza che le Chiese particolari hanno in sé, e il rilievo ad esse dato dal recente Concilio.

Esse sono l'autentica epifania della Chiesa universale.

La vitalità loro è condizione di fecondità per tutta l'opera dell'evangelizzazione.162

A tutti è pure nota, e già è stata sottolineata in riferimento alla Chiesa particolare, l'importanza delle comunità parrocchiali.163

c) Si dovrà, poi, dare attenzione, stante la missione speciale cui sono chiamati e il peso da loro esercitato nell'attività pastorale, alla presenza e all'attività dei religiosi e delle religiose, e delle loro comunità nella vita della Chiesa, per intensificare rapporti di cordiale comprensione, di complementare collaborazione e di organica comunione.164

d) Di « comunione e comunità » nella famiglia cristiana, quale « Chiesa domestica », tratta già quest'anno il documento pastorale allegato al presente, elaborato a conclusione della XVIII Assemblea Generale della C.E.I. in seguito al Sinodo dei Vescovi del 1980 sui Compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo ».

e) Per i « gruppi, movimenti, associazioni », la « Nota pastorale della C.E.I., già ricordata, costituisce l'avvio di un altro importante impegno pastorale.165

Organismi e strumenti di comunione ecclesiale

71. - Senza tornare a soffermarci sui campi nei quali l'azione ecclesiale ha da svolgersi, specialmente a motivo dei gravi problemi ecumenico e missionario, è bene richiamare che interessati al tema degli anni '80 sono in maniera particolare gli organismi e gli strumenti di comunione ecclesiale.

a) Dalle Conferenze Episcopali, tanto nazionale quanto regionali, ai Consigli presbiteriali e ai Consigli pastorali diocesani e parrocchiali, e alle altre strutture di partecipazione ecclesiale, quali le Consulte dell'apostolato dei laici, è tutto un insieme di mezzi che, se valorizzati come si conviene, divengono sempre più decisivi, al fine di favorire e di raggiungere la comunione ecclesiale.

Sono scuole e palestre che educano al senso e al servizio della comunione e contribuiscono - nella misura della loro natura e delle loro finalità - non solo a creare una mentalità nuova, ma a costruire la realtà e a rivelare la fisionomia nuova della Chiesa conciliare.

Ed è dovere di tutti, perciò, dedicarvi un momento di riflessione, perché abbiano a svolgere la loro funzione con profitto e soddisfazione comune.

b) Non proprio nella medesima linea, ma sempre nel genere degli strumenti, non possono non formare oggetto della nostra considerazione gli strumenti della comunicazione sociale.

La loro funzione è notevolissima e può esercitare un influsso decisivo a favore della comunione.

Impegni per la missione della Chiesa

72. - La Chiesa è nel mondo e per il mondo, e la comunione, in cui lo Spirito Santo la costituisce, è per la missione, nell'unità e nella pace, nella solidarietà e nella fratellanza, cui aspira il mondo intero.

A buon diritto il Concilio fa risaltare il suo ruolo di « segno e strumento di unità di tutto il genere umano ».166

Non è certo possibile passare in rassegna, pur rapida, i principali di tali impegni.

Basti qualche accenno, per prendere coscienza che bisogna assolutamente confrontarsi con le nuove situazioni, misurarsi con le nuove difficoltà, dare la nuova testimonianza cui il Signore chiama oggi la sua Chiesa.

73. - Ecco, ad esempio, alcune annotazioni:

a) La Chiesa è oggi chiamata ad essere segno e strumento di comunione nel pluralismo culturale, ideologico, sociale e politico della società attuale.

Occorre pertanto pensare soprattutto agli impegni che nascono per favorire l'adesione all'unica fede e per assicurare le mediazioni necessarie a presentarla; occorre riflettere sulle modalità diverse che possono esprimerla autenticamente e che consentono di viverla nella molteplicità e complessità delle situazioni, delle tentazioni, e delle circostanze le più svariate in cui si articola e scorre l'esistenza degli uomini ai nostri giorni.

b) Chiamata ad essere Chiesa di comunione, con l'offerta franca e coraggiosa di quanto le è specifico prestare, nella consapevolezza e nel rispetto delle competenze proprie e altrui, in tutti i settori della vita pubblica, la Chiesa deve più che mai battersi oggi per l'uomo, per la sua dignità, per i suoi diritti, la sua libertà.

Oltre alla responsabilità di ordine strettamente politico, l'impegno dei credenti dovrà dirigersi alle nuove forme di presenza nei consigli di quartiere, per una politica del territorio, nelle strutture sanitaria e scolastica, nel mondo del lavoro, nelle organizzazioni di volontariato, ecc.167

c) Per essere Chiesa di comunione, anche la Chiesa italiana deve oggi partecipare con nuova consapevolezza alla strategia dell'evangelizzazione della Chiesa universale, con particolare riguardo al contesto europeo - c'è da favorire il processo di unificazione di tutta l'Europa occidentale e orientale - e nel più vasto contesto dei rapporti intercontinentali.

74. - Sono esemplificazioni sobrie ed essenziali, da appprofondire e sviluppare insieme, in vista di una organica azione che la Chiesa italiana è chiamata a intensificare sul piano del servizio e della promozione umana.

L'impresa è grandiosa, le diflicoltà non mancano.

Ma la forza divina viene in soccorso alla nostra debolezza, e il cuore conosce la speranza.

Indice

158 Lumen gentium, n. 1
159 Sacrosanctum Concilium, n. 48
160 Cfr. Sacrosancturn Conciliurn, n. 10
161 Sacrosancturn Conciliurn, n. 47;
cfr. anche S. Agostino, in Joannis Evangelium, Tractatus XXVI, cap. VI, n. 13
162 Cfr. Lumen gentium, n. 23
163 Cfr. i nn. 42-46 ( La comunità parrocchiale )
164 Cfr. L'Istruzione delle Sacre Congregazioni per i Religiosi e gli Istituti Secolari, e per i Vescovi: « Notae directivae pro Mutuis relationibus inter Episcopos et Religiosos in Ecclesia » del 14 maggio 1943;
cfr. C.E.I., Commissione mista Vescovi e Religiosi, « Comunione e corresponsabilità ecclesiale nelle ' Mutuae relationes ' in Italia », Convegno nazionale per Responsabili diocesani dei Religiosi e i rappresentanti della CISM e dell'USM1. Roma, 27-30 aprile 1981
165 Cfr. C.E.I., Criteri di ecclesialità.., doc. cit., n. 22
166 Lurmen gentium, n. 1
167 Si rimanda ancora una volta alla rilettura del documento del Consiglio Permanente della C.E.I.: Presentazione degli Atti, nn. 8-18