Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
580 Finalità immediata della dottrina sociale è quella di proporre i principi e i valori che possono sorreggere una società degna dell'uomo.
Tra questi principi, quello della solidarietà in qualche misura comprende tutti gli altri: esso costituisce « uno dei principi basilari della concezione cristiana dell'organizzazione sociale e politica ».1217
Tale principio viene illuminato dal primato della carità « che è il segno distintivo dei discepoli di Cristo ( Gv 13,35 ) ».1218
Gesù « ci insegna che la legge fondamentale della perfezione umana, e quindi della trasformazione del mondo, è il nuovo comandamento della carità »1219 ( Mt 22,40; Gv 15,12; Col 3,14; Gc 2,8 ).
Il comportamento della persona è pienamente umano quando nasce dall'amore, manifesta l'amore, ed è ordinato all'amore.
Questa verità vale anche in ambito sociale: occorre che i cristiani ne siano testimoni profondamente convinti e sappiano mostrare, con la loro vita, come l'amore sia l'unica forza ( 1 Cor 12,31-14,1 ) che può guidare alla perfezione personale e sociale e muovere la storia verso il bene.
581 L'amore deve essere presente e penetrare tutti i rapporti sociali:1220 specialmente coloro che hanno il dovere di provvedere al bene dei popoli « alimentino in sé e accendano negli altri, nei grandi e nei piccoli, la carità, signora e regina di tutte le virtù.
La salvezza desiderata dev'essere principalmente frutto di una effusione di carità; intendiamo dire quella carità cristiana che compendia in sé tutto il Vangelo e che, pronta sempre a sacrificarsi per il prossimo, è il più sicuro antidoto contro l'orgoglio e l'egoismo del secolo ».1221
Questo amore può essere chiamato « carità sociale »1222 o « carità politica »1223 e deve essere esteso all'intero genere umano.1224
L'« amore sociale »1225 si trova agli antipodi dell'egoismo e dell'individualismo: senza assolutizzare la vita sociale, come avviene nelle visioni appiattite sulle letture esclusivamente sociologiche, non si può dimenticare che lo sviluppo integrale della persona e la crescita sociale si condizionano vicendevolmente.
L'egoismo, pertanto, è il più deleterio nemico di una società ordinata: la storia mostra quale devastazione dei cuori si produca quando l'uomo non è capace di riconoscere altro valore e altra realtà effettiva oltre i beni materiali, la cui ricerca ossessiva soffoca e preclude la sua capacità di donarsi.
582 Per rendere la società più umana, più degna della persona, occorre rivalutare l'amore nella vita sociale - a livello politico, economico, culturale - facendone la norma costante e suprema dell'agire.
Se la giustizia « è di per sé idonea ad "arbitrare" tra gli uomini nella reciproca ripartizione dei beni oggettivi secondo l'equa misura, l'amore invece, e soltanto l'amore ( anche quell'amore benigno, che chiamiamo "misericordia" ), è capace di restituire l'uomo a se stesso ».1226
Non si possono regolare i rapporti umani unicamente con la misura della giustizia: « Il cristiano sa che l'amore è il motivo per cui Dio entra in rapporto con l'uomo.
Ed è ancora l'amore che Egli s'attende come risposta dall'uomo.
L'amore è perciò la forma più alta e più nobile di rapporto degli esseri umani tra loro.
L'amore dovrà dunque animare ogni settore della vita umana, estendendosi anche all'ordine internazionale.
Solo un'umanità nella quale regni la "civiltà dell'amore" potrà godere di una pace autentica e duratura ».1227
In questa prospettiva, il Magistero raccomanda vivamente la solidarietà perché è in grado di garantire il bene comune, aiutando lo sviluppo integrale delle persone: la carità « fa vedere nel prossimo un altro tè stesso ».1228
583 Solo la carità può cambiare completamente l'uomo.1229
Un simile cambiamento non significa annullamento della dimensione terrena in una spiritualità disincarnata.1230
Chi pensa di conformarsi alla virtù soprannaturale dell'amore senza tener conto del suo corrispondente fondamento naturale, che include i doveri di giustizia, inganna se stesso: « La carità rappresenta il più grande comandamento sociale.
Essa rispetta gli altri e i loro diritti.
Esige la pratica della giustizia e soltanto essa ce ne rende capaci.
Essa ispira una vita che si fa dono di sé: "Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà" ( Lc 17,33 ) ».1231
Ne la carità può esaurirsi nella sola dimensione terrena delle relazioni umane e dei rapporti sociali, perché deriva tutta la sua efficacia dal riferimento a Dio: « Alla sera di questa vita comparirò davanti a Tè con le mani vuote; infatti non ti chiedo, o Signore, di tener conto delle mie opere.
Tutte le nostre giustizie non sono senza macchie ai tuoi occhi.
Voglio perciò rivestirmi della tua giustizia e ricevere dal tuo amore l'eterno possesso di tè stesso … ».1232
Indice |
1217 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 10 |
1218 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 40 |
1219 | Gaudium et Spes 38; Lumen Gentium 42; Cat. Chiesa Cat. 826 |
1220 | Cat. Chiesa Cat. 1889 |
1221 | Leone XIII,
Rerum novarum; Benedetto XV, Pacem Dei |
1222 | San Tommaso d'Aquino De cariiate, a. 9, e: San Tommaso d'Aquino, Le Questioni Disputate. Testo latino di S. Tommaso e traduzione italiana, v. Quinto; 1 - Le Virtù ( De virtutibus in communi. De cariiate. De correctione fraterna. De spe. De virtutibus cardinalibus) 2 - L'unione del Verbo incarnato ( De unione Verbi incarnati ), Introduzione di P. Abelardo Lobato, O.P., trad. di P. Pietro Lippini, O.P. ( Le virtù ) e P. Roberto Coggi, O.P. ( L'unione del Verbo incarnato ). Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2002, pp. 368-381; Pio XI, Quadragesima anno; Giovanni XXIII, Mater et Magistra; Paolo VI, Discorso alla FAO ( 16 novembre 1970 ), 11; Giovanni Paolo II, Discorso ai mèmbri della Pontificia Commissione « Justitia et Pax » ( 9 febbraio 1980, 7 ) |
1223 | Paolo VI, Octogesima adveniens 46 |
1224 | Apostolicam Actuositatem 8; Paolo VI, Populorum progressio 44; Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 42; Cat. Chiesa Cat. 1939 |
1225 | Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 15 |
1226 | Giovanni Paolo II, Dives in misericordia 14 |
1227 | Giovanni Paolo II, Messaggio per la
Giornata Mondiale della Pace 2004, 10; Giovanni Paolo II, Dives in misericordia 14; Cat. Chiesa Cat. 2212 |
1228 | San Giovanni Crisostomo, Homilia De perfecta caritate, 1, 2: PG 56, 281-282 |
1229 | Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte 49-51 |
1230 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 5 |
1231 | Cat. Chiesa Cat. 1889 |
1232 | Santa Teresa di Gesù Bambino, Atto di offerta all'Amore misericordioso: Preghiere: Opere complete, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1997, pp. 942-943, citato in Catechismo della Chiesa Cattolica; Cat. Chiesa Cat. 2011 |