Arma/i
1) Qualsiasi strumento predisposto per ferire o uccidere
improprie, oggetti utilizzabili come strumenti di offesa
porto d'armi, licenza data dalle autorità di polizia di tenere un'arma
passare per le armi, fucilare
deporre le armi, chiedere una tregua o la pace
figg. arma a doppio taglio, elemento, fattore controproducente
2) Corpo dell'esercito
Diventare un fedele seguace di Cristo implica il fatto di vivere in una lotta costante per superare i nostri desideri e le nostre passioni terrene.
Giorno dopo giorno dobbiamo optare per tutto ciò che ci avvicina alla santità, che è il massimo proposito per il quale siamo stati creati.
Questo, però, implica una continua battaglia spirituale di fronte alle tentazioni che il mondo ci presenta, e forse potremo subire alcune cadute nell'intento.
Ciò che conta, però, è preservare e non perdere di vista la nostra meta: il Cielo.
Grazie alla testimonianza di molti santi, possiamo identificare le armi spirituali che Dio ci ha donato per condurre una profonda vita di fede.
Ne condivido sette che ritengo molto importanti:
La nostra è purtroppo la lotta contro un nemico molto astuto che cercherà sempre di farci cadere, anche lavorando dentro di noi.
Per questo, dobbiamo identificare quali sono le occasioni che ci orientano verso il peccato, stando attenti ai nostri pensieri e alle nostre azioni.
Santa Faustina Kowalska ha affermato in uno dei suoi scritti che "la misericordia di Dio è infinita per quanti si pentono".
Teniamolo sempre a mente e non dubitiamone, e di fronte a una qualsiasi caduta corriamo a confessarci e a riconciliarci con Dio.
E quando la caduta persiste, avviciniamoci a chi può offrirci il suo aiuto, un sacerdote o un amico vicino alla fede.
Ricordiamo che quando condividiamo i nostri problemi diventano meno pesanti.
Questa è una delle cose più importanti.
Diceva San Filippo Neri che "chi nelle tentazioni ha più coraggio dell'impurità riesce a fuggire da esse", ovvero che il vero coraggioso è quello che non si avvicina nemmeno alle occasioni che possono portarlo a peccare.
Dobbiamo a ogni costo rifuggire il dialogo con il nostro nemico, come ha fatto Gesù in occasione delle tentazioni nel deserto.
Gesù stesso ci ha dato l'esempio di queste armi per combattere il nemico: il digiuno e la preghiera continua.
Sant'Agostino diceva: "Il digiuno non è una questione di stomaco, ma di cuore", e quanto aveva ragione!
Il digiuno non è solo una mortificazione, ma un modo per mettersi nei panni del fratello bisognoso e ravvivare il nostro amore per gli altri.
Oltre a questo, ci aiuta a distaccarci dalle nostre necessità terrene e ci ricorda quello che conta davvero, cioè cercare il senso della nostra vita in vista della santità.
La preghiera continua, del resto, è decisiva.
Padre Pio diceva che "con il Rosario si vincono battaglie".
Dio ascolta sempre tutte le nostre preghiere.
Tutte.
E allora, di fronte a qualsiasi tentazione, non esitate ad aggrapparvi a Cristo attraverso la preghiera.
Parlate con Lui, raccontategli come vi sentite.
Ricordiamo che Egli ha condiviso la nostra umanità ( fuorché il peccato ) e ci capisce profondamente.
Tenete presente che possiamo cambiare il mondo in ginocchio e con un Rosario in mano.
Santa Teresa ( Cammino di perfezione, 18,8 ) diceva: "Con un bravo direttore spirituale si avanza più rapidamente nell'unione con Dio".
È un fatto che viviamo in un mondo pieno di pericoli, e in mezzo a tanto rumore a volte non ascoltiamo chiaramente la voce di nostro Signore.
Per questo abbiamo bisogno di altre persone convinte nella fede che ci aiutino a guidare i nostri passi verso la santità.
In base alla testimonianza di molti altri santi, la direzione spirituale è moralmente necessaria per raggiungere la santità, perché migliora il nostro rapporto con Dio.
Ci aiuta a conoscerci e ci spinge ad approfittare dei nostri talenti in favore dell'opera del Signore.
Santa Gianna Beretta ha detto una volta che "guadagniamo il Paradiso con i nostri compiti quotidiani", e aveva perfettamente ragione.
Dobbiamo organizzare la nostra vita dando priorità a quello che lo merita davvero.
Chi riesce a raggiungere la santità conduce una vita di preghiera continua in cui cerca di far sì che tutte le sue azioni e i suoi pensieri siano volti a dar gloria a Dio.
Da questo punto di vista, ricordate anche di vivere i comandamenti, la più grande guida per raggiungere la santità.
Chi li rispetta arriverà senz'altro in cielo.
La pigrizia è "la madre di tutti i vizi", diceva San Giovanni Bosco.
Quando il nostro pensiero è vago, il nemico ne approfitta per assillarci, e allora dobbiamo imparare a combatterla impiegando il nostro tempo in cose utili, e come dice Papa Francesco vivere con gioia le piccole cose della vita.
La Vergine Maria è il massimo esempio di santità, e in quanto nostra Madre ci ascolterà, accompagnerà e proteggerà sempre da ogni male.
Chiedete il suo consiglio e la sua guida, e sono certa che sarà molto felice di ascoltarvi.
Il miglior consiglio è questo: mettere la nostra piena fiducia in Dio.
La verità più grande per l'umanità è che siamo stati creati nell'amore di Dio, per amare ed essere amati come Egli ci ama.
Per questo, sappiamo che quello che Egli cercherà per noi sarà sempre il bene.
Crediamo che ogni lotta sulla Terra avrà la sua ricompensa in Cielo.
Aggrappiamoci alla sua Parola, e con l'aiuto dei santi cerchiamo sempre la santità.
* * *
Siamo consapevoli che ogni giorno noi cristiani affrontiamo una battaglia spirituale?
La stessa Parola di Dio ci insegna che la nostra vita sulla terra è una lotta costante contro il Maligno, e ricorda a tutti noi che abbiamo deciso di seguire Cristo di essere sempre preparati ad affrontare i colpi del diavolo.
In primo luogo, presta molta attenzione alla preghiera, che è la base della tua vita spirituale.
Trova tempo anche per leggere la Bibbia.
Ti suggeriamo di soffermarti sul Vangelo di San Matteo, ( Mt 25,35-40 ).
Dall'altro lato, devi essere saldamente radicato nella tua vocazione.
Potrebbe essere la vita matrimoniale, il sacerdozio, la vita consacrata, ecc., ma qualunque sia, devi essere fedele in ogni cosa alla chiamata che Dio ti ha rivolto.
Dedica infine del tempo alla Chiesa.
Sappiamo che non tutti siamo stati chiamati a tempo pieno al ministero nella Chiesa, ma tutti possiamo collaborare in qualche modo, nella misura delle nostre possibilità.
Un problema nella lotta spirituale è la risposta lenta e debole alla tentazione, ma con la grazia di Dio puoi rafforzare la tua volontà per respingere con decisione e fermezza la tentazione fin dall'inizio.
Dall'altro lato, spesso abbiamo delle tentazioni perché ci mettiamo in una situazione vicina al peccato.
Ricorda sempre questo proverbio: "Chi gioca con il fuoco prima o poi si brucia".
Quando cadiamo nella tentazione, è molto utile ammetterlo in questo modo: "Il diavolo, il nemico di Dio, mi sta tentando".
In tal caso pronuncia preghiere brevi e sentite per chiedere l'aiuto del Signore.
Alcuni esempi di preghiere brevi ma potenti sono:
"Gesù, confido in te",
"Dolce Cuore di Maria, sii la mia salvezza",
"Signore, salvami",
"Signore, vieni in mio aiuto",
e ovviamente invocare con fede e fiducia i santi nomi di Gesù, Giuseppe e Maria.
La desolazione spirituale si sperimenta come l'oscurità di fronte alla verità divina, l'insensibilità davanti alla Parola, la pigrizia nel fare il bene, la lontananza dal Signore.
Può avere una forza inaspettata e far vacillare le buone intenzioni che avevi appena un giorno prima.
Sant'Ignazio diceva che nello stato di desolazione è importante pregare e meditare di più, esaminare la propria coscienza ( capire perché si è in uno stato di desolazione ) e poi applicarsi qualche pena adeguata.
Se non hai niente da fare, allora il Diavolo ti darà molti compiti.
San Giovanni Bosco non amava il periodo delle vacanze per i suoi ragazzi dell'Oratorio perché sapeva che troppo tempo libero era accompagnato da molte tentazioni.
La preghiera sentita e prolungata, la mortificazione costante ( il digiuno ) e la familiarità con la Parola di Dio, sia meditandola che mettendola in pratica, sono armi efficaci per combattere e per vincere satana.
Sant'Ignazio ci avverte del fatto che il diavolo ama il segreto, per cui se una persona si trova in un profondo stato di desolazione e si apre con un direttore spirituale può vincere la tentazione.
Il silenzio totale è come un taglio o una ferita profonda che si nasconde sotto i vestiti.
Fin quando quella ferita non viene esposta al sole e non si disinfetta, non solo non guarirà, ma si infetterà ancor di più e ci sarà il rischio di cancrena, o peggio ancora di amputazione.
Una volta che la tentazione viene rivelata a un direttore spirituale, si acquisisce potere su di lei.
Molto efficace nella lotta contro il Diavolo può essere l'uso adeguato dei sacramentali, soprattutto questi tre:
scapolare di Nostra Signora del Monte Carmelo,
Medaglia di San Benedetto
e acqua benedetta.
Nella nostra battaglia contro satana, dobbiamo utilizzare tutte le armi.
Dio ha scelto San Michele Arcangelo come l'angelo fedele, il Principe della Milizia Celeste, per gettare all'inferno Lucifero e gli altri angeli ribelli.
San Michele, il cui nome significa "Chi come Dio", è potente oggi come in passato.
Maria è la persona umana che Satana teme di più, secondo quello che hanno riferito molti esorcisti basandosi sulle parole dei demoni stessi.
Maria ha molte invocazioni; invocarne una è molto utile per allontanare il Maligno.
Il vecchio serpente, il diavolo, può scatenarsi contro di te sputando veleno, ma se chiedi aiuto a Maria lei gli schiaccerà la testa.
Magistero |
|
Enciclica Gregorio XVI - Le armi valorose | 12-7-1831 |
Le armi valorose che Noi invocammo dal sempre pio ed augusto monarca austriaco Francesco I | |
Messaggio Pio XII | 18-4-1954 |
Qui, in luogo della serena gioia, il cui segreto fu rivelato già da Cristo, aumenta di anno in anno l'ansia e quasi lo sgomento dei popoli nel timore di un terzo conflitto mondiale ei di un tremendo domani, posto alla mercè di nuove armi distruggitrici, di inaudita violenza. | |
Messaggio Paolo VI | 1-1-1976 |
Le vere armi della pace | |
Messaggio Francesco | 7-12-2014 |
Le armi nucleari sono un problema globale, che colpisce tutte le nazioni, e avranno un impatto sulle generazioni future, come pure sul pianeta, che è la nostra casa. | |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
|
… scientifiche e crudeltà della guerra | GS 79 |
GS 80 | |
Come mezzo per assicurare la pace | GS 81 |
Per la giusta difesa | GS 79 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
|
Arma - Armamento |
|
Accumulo delle armi | 2315 |
Armi minaccia alla pace | 2317 |
Condizioni per il ricorso alle armi | 2243 |
-- | 2309 |
Corsa agli armamenti | 2315 |
-- | 2329 |
-- | 2438 |
Produzione e commercio delle armi | 2316 |
Rifiuto dell'uso delle armi | 2311 |
Uso indiscriminato delle armi | 2314 |
Compendio della dottrina sociale |
|
Bambini in conflitti armati | 245; 512 |
Resistenza al potere e ricorso alle armi | 401 |
Lotta armata e tirannia | 401 |
Famiglia umana e forza delle armi | 432 |
Ambiente, poveri e conflitti armati | 481 |
Mondo attuale e profeti non armati | 496 |
Conflitto armato e danni | 497 |
Stato aggredito, difesa e uso delle armi | 500 |
Legittimazione internazionale e forza armata | 501 |
Legittima difesa e forze armate | 502 |
Forze armate e diritto delle genti | 503 |
Coscienza e rifiuto di usare le armi | 503 |
Accumulo delle armi e pace | 508 |
Armi e dissuasione | 508 |
Armi di distruzione di massa | 509 |
Armi con effetti traumatici | 510 |
Armi leggere e individuali | 511 |
Verità sui crimini e conflitti armati | 518 |