Manuale sulla fede, speranza e carità
1.1 | Compiacimento per la cultura di Lorenzo, con l'auspicio che consegua la sapienza conforme alle sacre Scritture |
1.2 | La pietà, come culto di Dio, è la sapienza dell'uomo |
1.3 | Il culto che si deve rendere a Dio |
1.4 | Le richieste di Lorenzo |
1.5 | La fede e la visione: Cristo fondamento autentico della fede cattolica e solo nominale degli eretici |
1.6 | La richiesta di un manuale e la difficoltà di parlare a favore della fede, speranza e carità |
2.7 | Fede, speranza e carità racchiuse nel Simbolo e nel Padre nostro |
2.8 | Fede, speranza e carità si implicano reciprocamente, pur essendo diverse |
3.9 | La fede cristiana non riguarda il mondo naturale, ma la bontà del Creatore |
3.10 | La somma Trinità ha creato solo cose buone |
3.11 | L'ordine del male e la sua nozione |
4.12 | Genesi e forme di corruzione in ogni natura creata buona dal sommo bene |
4.13 | Non c'è alcun male senza bene, come ci avverte anche la Scrittura |
4.14 | I limiti della logica dinanzi alla corruzione e alla genesi del male dal bene |
4.15 | Dire che il male viene dal bene non contraddice l'insegnamento del Signore |
5.16 | La scienza delle cause naturali non fa conseguire la felicità |
5.17 | Come guardarsi dall'errore |
6.18 | Un problema molto difficile: il giusto in qualche caso ha il dovere di mentire? |
6.19 | I confini tra l'inganno e il peccato |
7.20 | Equivoci e valutazioni errate |
7.21 | Quando l'errore non è peccato, ma solo espressione di fragilità terrena |
7.22 | Ogni menzogna è peccato, anche se veniale, quando viene commessa per il bene di un altro |
8.23 | Le cause delle cose buone e di quelle cattive |
8.24 | Il primo male nella creatura razionale e le sue conseguenze |
8.25 | La morte del corpo come pena propria dell'uomo |
8.26 | La trasmissione del peccato originale |
8.27 | La massa condannata del genere umano in mezzo ai mali sconta, insieme agli angeli ribelli, giuste pene che non sconfessano la bontà del creatore |
9.28 | La beatitudine eterna degli angeli fedeli |
9.29 | Gli uomini subentreranno agli angeli ribelli, confermando il numero dei beati che solo Dio conosce |
9.30 | La liberazione del genere umano avviene per opera del figlio di Dio |
9.31 | Anche la fede, da cui provengono le opere buone, è opera della grazia |
9.32 | L'Apostolo e tutta la Scrittura insegnano che Dio suscita in noi il volere e l'operare |
10.33 | La giusta condanna del genere umano prima della venuta del Salvatore |
10.34 | Il mirabile sacramento del mediatore |
10.35 | Due nature nell'unica persona del Figlio di Dio |
11.36 | La natura umana di Cristo manifesta la sovrabbondanza della grazia divina |
11.37 | La nascita dallo Spirito Santo, ulteriore testimonianza della grazia |
12.38 | In che senso Cristo è figlio dello Spirito Santo e della Vergine Maria |
12.39 | Nascere ed essere figlio non sempre si equivalgono |
12.40 | Il modo in cui è nato Gesù Cristo testimonia che la sua umanità s'è congiunta al Verbo di Dio solo in virtù della grazia |
12.41 | Con la sua morte e risurrezione Cristo s'è fatto peccato per noi senza contrarre alcun peccato |
13.42 | La morte e la risurrezione di Cristo segni del sacramento del battesimo |
13.43 | Il battesimo di Cristo è necessario in ogni età |
13.44 | Differenza fra i peccati dei più grandi e il peccato dei più piccoli |
13.45 | Sono tanti i peccati inclusi nell'unico peccato entrato nel mondo attraverso un unico uomo |
13.46 | I peccati dei progenitori che gravano sui figli e il soccorso della grazia e della misericordia divina |
13.47 | Come intendere la trasmissione dei peccati fino alla terza e alla quarta generazione |
14.48 | Solo in virtù di Gesù Cristo, mediatore fra Dio e gli uomini, è possibile salvarsi dal peccato originale |
14.49 | Valore del battesimo di Giovanni, accettato da Cristo per umiltà |
14.50 | La grazia di Cristo ha cancellato anche gli altri peccati, aggiuntisi a quello originale |
14.51 | Chi è nato da Adamo è mantenuto nella condanna, chi è rinato in Cristo ne è liberato |
14.52 | Il mistero universale di salvezza del battesimo nella croce di Cristo raccomandato dall'Apostolo |
14.53 | La morte, risurrezione e ascensione al cielo di Cristo figura della vita cristiana sulla terra |
14.54 | La fede in Cristo che verrà dal cielo a giudicare i vivi e i morti non riguarda questa vita |
14.55 | Due interpretazioni del giudizio finale |
15.56 | La fede nello Spirito Santo, al quale la Chiesa è congiunta come a Dio il suo tempio |
15.57 | La Chiesa celeste senza macchia |
15.58 | Come intendere le differenze tra gli angeli buoni e considerare la natura degli astri |
15.59 | Il difficilissimo problema relativo al corpo degli angeli |
16.60 | L'importanza di discernere, per grazia di Dio, i travestimenti di satana |
16.61 | La piena manifestazione della Chiesa celeste e il senso in cui Cristo è morto anche per gli angeli |
16.62 | Gli Angeli santi conoscono da Dio il numero degli uomini che integreranno la città celeste |
16.63 | Come intendere la pace di Dio che sorpassa ogni intelligenza e che condivideremo con gli angeli |
17.64 | Con la remissione dei peccati, necessaria anche per i battezzati, gli angeli sono in concordia con noi |
17.65 | La penitenza nella Chiesa cattolica |
17.66 | La remissione dei peccati in vista del giudizio futuro e la condizione dei bambini battezzati |
18.67 | La presunzione di salvarsi nei cristiani che persistono nel peccato |
18.68 | Che cosa pensare di chi edifica sopra il fondamento e si salva attraverso il fuoco |
18.69 | Il fuoco che purifica dopo questa vita quanti si salvano |
19.70 | L'elemosina non basta a cancellare delitti inauditi nei quali si persevera |
19.71 | La preghiera del Padre nostro cancella i peccati quotidiani e le colpe gravi passate |
19.72 | Sono molti i generi di elemosina |
19.73 | L'elemosina più grande è il perdono |
19.74 | Dio non rimette i peccati a quanti a loro volta non li rimettono di cuore agli altri |
20.75 | La vita scellerata di quanti disattendono l'invito del Signore a fare elemosina |
20.76 | Chi vuol fare elemosina deve cominciare da se stesso, secondo l'insegnamento del Signore |
20.77 | L'illusione di chi crede di comprare con le elemosine l'impunità |
21.78 | Differenza fra peccati lievi e peccati gravi e necessità della preghiera |
21.79 | Peccati apparentemente lievissimi che la Scrittura considera gravi |
21.80 | Peccati gravi minimizzati o negati dall'abitudine |
22.81 | Ignoranza e debolezza cause di peccato |
22.82 | La misericordia divina è necessaria per respingere la vergogna che impedisce di fare penitenza |
22.83 | Il peccato imperdonabile contro lo Spirito Santo |
23.84 | La risurrezione della carne |
23.85 | Il caso dei feti abortiti |
23.86 | Quando inizia la vita umana |
23.87 | Il caso degli individui deformi |
23.88 | Come viene reintegrato il corpo dell'uomo risorto |
23.89 | L'analogia con la fusione di una statua |
23.90 | Statura e fisionomia dei corpi risorti |
23.91 | Come risorgeranno i corpi dei santi |
23.92 | La risurrezione di quanti appartengono alla massa condannata |
23.93 | Il peccato all'origine della prima e della seconda morte e la pena lievissima dei bambini |
24.94 | La pena dei dannati e la consapevolezza della grazia dei santi |
24.95 | Ciò che ora è nascosto sarà svelato |
24.96 | Dio opera il bene anche quando permette che accada il male |
24.97 | S. Paolo e la volontà di Dio che tutti si salvino |
25.98 | Una misericordia gratuita all'origine della scelta fra Giacobbe ed Esaù |
25.99 | L'interpretazione paolina dei giudizi di Dio |
26.100 | Mirabili le opere di Dio, che attua la sua volontà attraverso le volontà cattive degli uomini |
26.101 | Le buone volontà degli uomini possono non coincidere con quelle di Dio e coincidervi quelle cattive |
26.102 | È in ogni caso invincibile la volontà di Dio |
27.103 | Come interpretare la volontà di Dio che tutti si salvino |
28.104 | La prescienza di Dio e il peccato di Adamo |
28.105 | La condizione originaria e futura dell'uomo |
28.106 | L'immortalità persa con il libero arbitrio e riconquistabile con la grazia |
28.107 | La vita eterna come grazia divina e la morte come salario del peccato |
28.108 | L'unico Mediatore che poteva riconciliare con Dio il genere umano |
29.109 | Le anime dei defunti prima della risurrezione |
29.110 | Sacrifici ed elemosine in suffragio di tutti i defunti battezzati |
29.111 | Due città dopo la risurrezione |
29.112 | I misericordiosi che non credono all'eternità delle pene |
29.113 | Eterne, anche se differenziate, la pena e la beatitudine |
30.114 | La buona speranza dei credenti nasce dalla fede |
30.115 | Le invocazioni del Padre nostro riportate da Matteo |
30.116 | Analoghe le invocazioni riportate da Luca |
31.117 | Il primato della carità |
31.118 | I quattro stadi attraverso i quali Dio ha chiamato a sé il suo popolo |
31.119 | Ma ciò che conta è la grazia della rigenerazione |
31.120 | La morte è inoffensiva per chi è stato rigenerato con il battesimo |
32.121 | La carità di Dio e del prossimo, culmine di ogni comandamento, nel secolo presente e in quello futuro |
33.122 | Conclusione |