Summa Teologica - I

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Articolo 4 - Se il nome persona possa essere comune alle tre persone

In 1 Sent., d. 25, q. 1, a. 3; De Pot., q. 8, a. 3, ad 11

Pare che il nome persona non possa essere comune alle tre persone.

Infatti:

1. Soltanto l'essenza è comune alle tre persone.

Ma il nome persona non significa direttamente l'essenza.

Quindi non può essere comune a tre soggetti.

2. Comune è l'opposto di incomunicabile.

Ma è essenziale al concetto di persona di essere incomunicabile, come appare dalla definizione di persona data da Riccardo di S. Vittore [ cf. q. 29, a. 3, ad 4 ].

Quindi il nome persona non è comune a tutte e tre.

3. Se [ persona ] è comune a tutte e tre, tale comunanza o è reale o è concettuale.

Ma non può essere reale: perché allora le tre persone non sarebbero che una sola.

E neppure può essere [ soltanto ] concettuale: perché in questo caso persona sarebbe un universale, mentre in Dio non c'è né universale né particolare, né genere, né specie, come si è dimostrato [ q. 3, a. 5 ].

Quindi il nome persona non può essere comune alle tre persone.

In contrario:

Dice S. Agostino [ De Trin. 7, cc. 4,6; cf. 5,9 ] che alla domanda: « Tre che cosa? », si è risposto: « Tre persone », poiché ciò che va sotto il nome di persona è ad esse comune.

Dimostrazione:

Lo stesso modo di parlare dimostra che il nome persona è comune a tutte e tre: infatti diciamo le tre persone; come quando diciamo tre uomini affermiamo chiaramente che uomo è comune a tutti e tre.

Però è chiaro che non si tratta di una comunanza di ordine reale simile a quella per cui l'unica essenza è comune a tutte e tre [ le persone ]: poiché ne seguirebbe che come vi è un'unica essenza per le tre persone, così vi sarebbe un'unica persona.

Circa il genere dunque di questa comunanza gli studiosi proposero diverse opinioni.

Alcuni dissero che è una comunanza di negazione: poiché nella definizione di persona si usa il termine incomunicabile [ cf. q. 29, a. 3, ad 4 ].

Altri invece affermarono che è una comunanza di intenzione [ logica ] [ cf. q. 29, a. 1 ]: poiché nella definizione di persona si pone il termine individuale: come se si dicesse che tanto al cavallo quanto al bue è comune la specie.

- Ambedue queste spiegazioni sono però da rigettarsi, poiché il nome persona non esprime né una negazione né un'intenzione [ logica ], ma una realtà.

Perciò bisogna considerare che anche parlando dell'uomo il nome persona è un nome comune di comunanza concettuale, non però come il genere e la specie, ma come l'individuo indeterminato.

Infatti i nomi dei generi e delle specie, come uomo e animale, sono usati per significare espressamente le essenze [ universali o ] comuni, e non già le intenzioni [ logiche ] di tali nature, intenzioni indicate invece dai termini genere e specie.

Ma l'individuo indeterminato, come p. es. un uomo, significa la natura [ in genere ] con quel modo di essere che conviene ai singolari, cioè come sussistente e distinta da ogni altra, mentre col nome del singolare determinato si indica in particolare ciò che lo distingue: come con il nome Socrate [ si indicano ] questa carne e queste ossa.

Con questa differenza però: che un uomo significa la natura, ossia l'individuo come natura, ma con il modo di essere che compete ai singolari, mentre il nome persona non viene usato per significare l'individuo dalla parte della natura, ma per indicare la realtà che sussiste in tale natura.

Ora, è comune alle tre persone divine, secondo una comunanza concettuale, di sussistere nella natura divina ciascuna distinta dall'altra.

Quindi il nome persona è comune alle tre divine persone secondo una comunanza concettuale.

Analisi delle obiezioni:

1. L'argomento vale per la comunanza di ordine reale.

2. Sebbene la persona sia incomunicabile, tuttavia il modo di esistere incomunicabilmente può essere comune a più soggetti.

3. Sebbene si tratti di una comunanza di ordine logico e non di ordine reale, non ne segue però che in Dio abbiano luogo l'universale e il particolare, il genere e la specie: sia perché neppure parlando dell'uomo la comunanza del termine persona è una comunanza di genere o di specie, sia perché le persone divine hanno un solo [ e medesimo ] essere, mentre il genere e la specie e qualsiasi universale si predicano di più cose differenti nell'essere.

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